LECCE (di Massimiliano Cassone) – Nell’ultima uscita dell’anno al “Via del Mare”, il Lecce di Franco Lerda vince 2-0 contro il Pisa di Dino Pagliari che fino ad oggi aveva perduto soltanto due gare, di cui una fuori casa (Gubbio).
Il tecnico di Fossano ha dovuto, per l’ennesima volta in stagione, fare i conti con un’infermeria piena. Fuori Bencivenga e D’Ambrosio infortunati, la corsia destra è affidata a Sales con Vinetot al centro al posto dell’assente Martinez per infortunio, insieme a Diniz con W. Lopez padrone della fascia sinistra; a centrocampo sorpresa Salvi accanto ad Amodio a supportare i trequartisti Bogliacino, Melara e Doumbia; in avanti capitan Miccoli. In porta Perucchini.
Dino Pagliari deve rinunciare a Mingazzini e manda in campo un 4-4-2 con: Provedel in porta; Pellegrini a destra, Goldaniga e Kosnic centrali, Rozzio a sinistra; Napoli, Sampietro, Favasuli, Cia a centrocampo; Bollino ed Arma in avanti.
Il Lecce parte fortissimo e, dopo appena 60 secondi, conquista un calcio d’angolo; batte Miccoli calibrando la sfera sulla testa di Diniz che incorna e batte inesorabilmente Provedel. Uno a zero e palla al centro. Partita in salita per i pisani che si ritrovano a rincorrere i salentini da subito.
Stordito, il Pisa rischia il secondo gol al 10°, su rinvio sbilenco di Provedel, Melara ci prova dai 35 metri ma la sfera termina di poco a lato. Stesso copione dopo un minuto, il numero nerazzurro sbaglia ancora e dai 30 metri è Doumbia a sferrare un missile che lo stesso portiere devia miracolosamente in angolo. Al 22° Salvi ruba palla a centrocampo, la cede a Miccoli che s’invola ma subisce un bruttissimo fallo da Rozzio che finisce sul taccuino dell’arbitro con un giallo che sarebbe potuto essere tranquillamente un rosso. La punizione battuta dal capitano giallorosso viene attutita dalla barriera, la sfera potrebbe essere messa nel sacco da W. Lopez che però cincischia e non conclude. Capovolgimento di fronte ed il Pisa prende coraggio; Napoli mette in mezzo, Diniz devia di testa e mette in difficoltà Perucchini che però si supera, vola alto e smanaccia lontano.
Al 25° Pagliari sposta Rozzio al centro della difesa (mossa che sarà fatale per il calciatore) ed a sinistra manda Kosnic. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia e in campo si vede tanto Lecce e poco Pisa. Anche se la dura legge del calcio insegna che la squadra in difficoltà può segnare da un momento all’altro e l’episodio c’è: è il 34° quando Napoli (buona la sua partita) mette in mezzo per Cia che con il piattone colpisce il palo e grazia i giallorossi.
La gara si riscalda e diventa un batti e ribatti a centrocampo con le due squadre che cercano la ripartenza giusta. E su una di queste, al 38° Rozzio commette fallo al limite dell’area di rigore su Salvi e viene espulso per il secondo giallo. Sulla sfera va Miccoli, calcia la palla a giro che termina di pochissimo fuori.
Dino Pagliari al 45° manda in campo Sabato (difensore) al posto di Bollino (attaccante) per tentare di mettere una pezza all’espulsione di Rozzio. Il Lecce però pigia ancora sull’acceleratore e raddoppia con Bogliacino dopo pochi secondi; l’uruguagio scatta tra le linee e raccoglie l’invito di Miccoli e di destro batte Provedel. I salentini, però, non sono domi e trenta secondi dopo potrebbero portare a tre le segnature con Miccoli ma il suo tiro dal limite sfiora la parte esterna del palo per la deviazione dell’estremo pisano.
Il primo tempo termina dopo 3 minuti di recupero consegnando ai tifosi uno dei primi tempi più belli del Lecce di quest’anno.
Il Pisa riparte determinato, vorrebbe riacciuffare la gara e si riversa nella metà campo giallorossa in modo disordinato e nervoso. Al 51° Vinetot si guadagna il giallo per un fallo sulla trequarti ai danni di Sabato. Al 58° è il Lecce a regalare una buona giocata: Miccoli serve Melara ma Provedel riesce ad anticiparlo. I toscani ci credono e continuano a guadagnare metri e al 61° Arma ci prova da fuori ma Perucchini controlla a terra senza problemi. Un minuto dopo il Pisa rimane in nove uomini per simulazione di Pellegrini in area leccese su un presunto contatto con W. Lopez. I nerazzurri non gradiscono e si spazientiscono, inveendo contro il direttore di gara e succede di tutto; Pagliari chiama subito la sostituzione ma è qui che i toscani rimangono addirittura in otto per l’espulsione di Cia che, mentre si avvia a lasciare il campo a Martella (che entrerà successivamente), dice qualcosa all’arbitro che lo espelle.
Subito dopo comincia il valzer delle sostituzioni: Lerda cambia Melara con Ferreira Pinto al 65° e Doumbia per Beretta al 68°, mentre Pagliari richiama in panchina Napoli e fa entrare Martella. Al 75° esce Bogliacino ed entra Zigoni.
I giallorossi diventano a trazione anteriore, con Miccoli, Zigoni e Beretta insieme, per cercare qualche gol in più che sarebbe utile come differenza reti in vista dei probabili Play Off, ma producono poco. Da segnalare c’è soltanto un tiro di Beretta (87°) e successivamente (88°) un gol annullato a Zigoni che, in evidente posizione di fuorigioco, ribatte in porta un tiro di Vinetot.
La gara termina dopo 4 minuti di recupero con il Lecce che nel primo tempo ha giocato una grande gara ma nel secondo tempo non è riuscito ad approfittare dell’esagerata superiorità numerica (11-8) per “rimpinguare” un bottino che per come si è svolta la gara è abbastanza magro: 2-0 e zona play-off a portata di mano. Mercoledì ci sarà il recupero contro la Nocerina prima della sosta natalizia. Da segnalare un episodio curioso e singolare: Miccoli richiama in campo i compagni, che erano tornati negli spogliatoi, per salutare i tifosi; che dire… il buon Fabrizio è un grande capitano.
TABELLINO
LECCE (4-2-3-1): Perucchini; Sales, Vinetot, Diniz, Lopez; Salvi, Amodio; Melara (65° Ferreira Pinto), Bogliacino (75° Zigoni), Doumbia (68° Beretta); Miccoli. A disposizione: Bleve, Ferrero, Papini, Rullo. Allenatore: Franco Lerda.
PISA (4-4-2): Provedel; Pellegrini, Goldanica, Kosnic, Rozzio; Napoli (69° Martella), Sampietro, Favasuli, Cia; Bollino (45° Sabato), Arma. A disposizione: Pugliesi, Lucarelli, Melis, Giovinco, Forte. All. Dino Pagliari.
ARBITRO: Juan Luca Sacchi di Macerata.
MARCATORI: 2° Diniz (L), 45° Bogliacino (L)
AMMONITI: 22° e 38° Rozzio (P), 36° e 62° Pellegrini (P), 51° Amodio (L)
ESPULSI: per doppia ammonizione al 38° Rozzio (P), per doppio cartellino giallo al 62° Pellegrini (P), 63° rosso diretto Cia (P)
SPETTATORI: 3668