stelloneLECCE (di Italo Aromolo) – Li chiamano “canarini”, ma sanno volare alto per inseguire un sogno chiamato Serie B: il Frosinone, prossimo avversario del Lecce, è una delle corazzate del girone B di Lega Pro, Prima Divisione; squadra aggressiva, in grado di ammazzare il campionato, ha la vittoria nel DNA ed impone sempre il proprio gioco, perché è la più forte. Allenato dall’ex calciatore giallorosso Roberto Stellone, il club ciociaro mira senza alcuna reticenza alla prima posizione in classifica, l’unica che garantisce l’accesso diretto alla Serie B: obiettivo assolutamente alla portata, visti i 23 punti in classifica che proiettano i laziali ad una distanza di soli due punti dalla vetta, occupata dal Perugia.

La storia recente: corsi e ricorsi del Frosinone. Spesso si parla della ciclicità del calcio come di un alternanza di lunghi periodi floridi e bui nella storia di una squadra. Ebbene, anche il Frosinone è vittima di questo destino “capriccioso”: fino al 2003 infatti, i “canarini” erano nella assoluta mediocrità del panorama calcistico nazionale, mai andati oltre alla Serie C/2 e con un seguito di pubblico prossimo allo zero. Le cose sono cambiate in positivo quando l’attuale patron, l’imprenditore Maurizio Stirpe, ha deciso di rilevare la società frusinate e ha investito per portarla in breve tempo prima in Prima Divisione e poi in Serie B. Dopo 5 prestigiosi campionati di B, nel 2011 il Frosinone è ritornato in Prima Divisione, dove attualmente si appresta a disputare il terzo campionato di fila: nello scorso campionato, sempre con Stellone in panchina, i ciociari hanno ottenuto un buon 7° posto.stemma frosinone

La rosa: giusto mix tra gioventù ed esperienza. In netta controtendenza con quella che è ormai una costante degli avversari giallorossi, l’età media della formazione ciociara non è bassissima (25,3 anni, più giovane solo del Lecce e della Salernitana): c’è anche una buona dose di esperienza dietro ai successi della formazione laziale. Per rendere l’idea, i due esterni titolari, il capitano Alessandro Frara e l’ex Pescara Andrea Gessa, insieme raggiungono i 64 anni, così come pesano anagraficamente le 32 primavere del portiere titolare Zappino, “nonno” della squadra per militanza (al sesto anno in maglia gialloblù), oltre che per età. In aggiunta, si contano ben 11 giocatori che abbiano alle spalle un campionato di Serie B, tra i quali quel Davide Carrus che i tifosi salentini ricorderanno come ex bandiera del Bari, che, in un derby sotto Natale del 2006, gelò l’intero “Via Del Mare” con una magistrale parabola dai 25 metri insaccatasi sotto al sette della porta allora difesa da Francesco Benussi.

ultras frosinoeL’usato sicuro a Frosinone va di moda, ma non meno del prodotto innovativo e fresco di produzione: l’occhio meticoloso del d.t. Marco Giannitti ha scovato fior di giovani in questi anni, allestendo un vivaio capace di vincere il campionato nazionale Berretti 2011/’12 sotto la guida tecnica dello stesso Stellone. Insieme all’allenatore romano, che ricordiamo aver giocato in Salento nella stagione di Serie B 1999/’00, sono stati promossi in prima squadra diversi campioncini under 23, che già in questo campionato stanno esprimendo al meglio le proprie potenzialità: in primis il centrocampista 20enne Daniele Altobelli, mancino puro, che in questo inizio di campionato ha deliziato i palati dei più fini calciofili con veri colpi di genio, come il gol di testa seguito ad un dribbling con sombrero nella gara contro il Barletta, o come il missile terra-aria dalla distanza che ha sbloccato la sfida contro il Gubbio. Al servizio della sua sregolatezza, in mezzo al campo c’è la solidità di un altro giovanissimo, il 22 austriaco Robert Gucher: interdittore, è il classico mastino che segna poco ma che non rinuncia a mordere le caviglie avversarie. Nel reparto difensivo, spicca anche il verde del 22enne Roberto Crivello, terzino sinistro che ha già affrontato il Lecce lo scorso anno con la maglia del San Marino.

In avanti, sta facendo le fortune della banda-Stellone la premiata ditta “D.C.”: Daniel Ciofani e Davis Curiale; i due, che costituiscono una delle coppie più prolifiche del torneo, hanno già garantito un bottino di 10 gol, 5 a testa. Ciofani è un’attaccante di razza, che ha un grande feeling per il gol (va costantemente in doppia da diverse stagioni): prima punta vera, alto 1,91 metri, è molto abile nel gioco aereo e sa sfruttare al meglio i continui rifornimenti che gli arrivano dalle fasce, come confermano i tanti gol di testa realizzati in carriera. Curiale lo completa perfettamente: più funambolico, parte qualche metro indietro per puntare l’avversario in velocità, batte i calci piazzati e ha una grande versatilità tecnica (i suoi 5 gol sono arrivati in ogni modo, dal pallonetto, al “colpo sotto”, all’incornata di testa, passando per il gol di rapina).

Il centro della difesa è presidiato da Adriano Russo e Leonardo Blanchard: è sufficiente dare uno sguardo alle loro medie stagionali (6,5 il primo, 6 il secondo) per rendersi conto di quanto positivo sia il rendimento che stanno mantenendo questi due marcantoni, mai nella loro carriera andati oltre la Lega Pro. Infine, l’ultimo tassello del pool dei titolari è il terzino destro Matteo Ciofani, fratello della punta Daniel, che si è guadagnato il titolo di “cattivo” della squadra, con 5 ammonizioni in meno di 9 partite disputate.

Il cammino fin qui: il Frosinone in casa è super, ma è l’ora di una mini-crisi? I 23 punti conquistati dai ciociari sono frutto di 6 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte: delle 6 vittorie, ben 5 sono arrivate tra le mura amiche, dove il Frosinone ha lasciato due punti al solo Benevento (0-0). Da segnalare, tra i successi casalinghi, il 2-0 sul Gubbio, partita in cui è emersa tutta l’esperienza e la duttilità di una squadra che ha giocato tutto il secondo tempo in doppia inferiorità numerica.

442 frosReduce dal turno di riposo, il Frosinone non sta attraversando un momento di forma particolarmente brillante: in settimana è stato eliminato dalla Coppa Italia con una sconfitta per 2-1 ad Avellino, a cui si somma lo scivolone precedentemente rimediato in campionato sul campo della Salernitana (1-0). Nelle ultime 5 giornate inoltre, la formazione laziale ha conquistato soltanto 6 punti. Un altro dato che pone un’incognita sul cammino dei gialloblù riguarda la caratura degli avversari affrontati: le vittorie sono arrivate quasi esclusivamente contro squadre di bassa classifica (Ascoli, Barletta, Paganese, Nocerina), mentre contro formazioni più attendibili i ciociari hanno evidenziato qualche crepa (pari contro Prato, Pisa e Benevento, sconfitte contro Salernitana e Catanzaro).

La tattica, i reparti, gli interpreti: 4-4-2 a pieno regime. Partito con uno spregiudicato 4-3-3, mister Stellone ha varato in corso d’opera un più coperto 4-4-2, con l’obiettivo di valorizzare, attraverso il gioco sulle fasce, le qualità di Ciofani e di Curiale. Un 4-4-2 per certi versi atipico, visti i frequenti inserimenti dei centrocampisti: dalla mediana sono arrivati ben 8 gol (in particolare, 3 di Altobelli e 3 di Frara). Se il centrocampo dei “canarini” può contare su questa spiccata vocazione offensiva, la difesa e l’attacco non sono da meno: i numeri parlano della terza miglior difesa (10 gol subiti) e del quarto miglior attacco (20 gol fatti).

A livello di interpreti, Stellone potrà fare affidamento sulla quasi totalità della rosa: per la gara con il Lecce, la formazione probabilmente sarà: Zappino; Ciofani M., Russo, Blanchard, Crivello; Gessa, Altobelli, Gucher, Paganini; Curiale; D.Ciofani.

tifosi frosinoneL’ambiente: entusiasmo a mille dopo il rischio beffa della curva chiusa. In settimana, a Frosinone c’è stata una nuova puntata della querelle sulla discriminazione territoriale tra tifoseria organizzata ed istituzioni: stabilendo un precedente importante per il futuro, la Corte di Giustizia Federale ha accolto il ricorso presentato dalla società laziale, che si era opposta alla squalifica della propria curva a seguito di cori discriminatori, o presunti tali, nei confronti dei sostenitori del Benevento. Riesumato il cuore pulsante del tifo gialloblù, a Frosinone l’entusiasmo è a mille, vista anche l’importanza della sfida: contro il Lecce il “Matusa” registrerà il record stagionale di presenze (la cui media per ora si aggira sui 2500 spettatori a partita): complice anche il grande afflusso di tifosi salentini, è probabile che si raggiunga quota 4000, per una cornice di pubblico assolutamente degna di quello che è il match clou della 15esima giornata del campionato di Prima Divisione.

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