LECCE (di Massimiliano Cassone) – La sconfitta di ieri del Lecce deve far riflettere in positivo. Gli undici scesi in campo a Grosseto non sono gli stessi che stanno recuperando il terreno perduto in campionato. Bisogna riflettere, appunto, sulla questione qualitativa e quantitativa degli uomini a disposizione di un tecnico prima di trarre delle conclusioni ed aggiungere a questi due ingredienti l’amalgama che deve cementare le trame da gioco. La formazione di ieri assomigliava molto di più a una di quelle che nelle prime giornate ha fatto soffrire i tifosi e costretto la società ad esonerare Moriero.
Quando chiedevamo pazienza all’ambiente era perché a quella squadra mancavano i vari Lopez, Amodio, Papini, il Bogliacino attuale ed anche Parfait, se vogliamo spaziare. Inoltre, prima mancava l’anima che, con il passare delle giornate e con l’infermeria che piano piano si svuota, si sta creando.
L’altro rovescio della medaglia positivo del risultato negativo di ieri è che, comunque, nel secondo tempo la squadra (seppur in 11 contro 10) ha avuto un’impennata d’orgoglio ed avrebbe meritato anche il pareggio, come d’altronde la squadra di Moriero non ha meritato tutte le 5 sconfitte accumulate.
Questo non è per dare una giustificazione a qualcuno o la croce addosso ai ragazzi che ieri hanno sudato per tentare di limitare i danni contro il Grosseto, anche perché ognuno di loro è importantissimo per la squadra e lo sarà nel corso della stagione, quando all’occorrenza sarà “intervallato” a qualche titolare indisponibile. E la ciliegina sulla torta della positività di questa riflessione sono i giovani Guadalupi, Monaco e Cicerello che, chiamati in causa, hanno saputo farsi valere anche tra i colleghi adulti; eppure sono ancora tanto giovani. Cicerello potremmo addirittura dire che ha cambiato la piega della gara “rischiando” anche di pareggiare.
Un plauso particolare va a mister Franco Lerda che, nonostante l’inutilità di questa Coppa Italia di Lega Pro nell’economia degli obiettivi annuali della squadra, si è impegnato a darle importanza chiedendo grinta ai suoi ragazzi.
Ora però c’è il Pontedera da affrontare, è la prima della classe per ora, è la rivelazione del campionato ma il Lecce è in netta ripresa e sta per rientrare anche un certo Miccoli. E sul Salento continua a splendere il sole e, nonostante la sconfitta di ieri, i suoi raggi dorano di positivismo il futuro. Il Lecce c’è.