SQUINZANO – (di Carmen Tommasi) Non c’è due senza tre. Dopo le due promozioni di fila in B con Spezia e Carpi, Romeo Papini è alla ricerca della tripletta. Vuol conquistare la tanto desiderata ed ambita serie cadetta ma, questa volta, con la maglia del Lecce: “Nelle ultime due stagioni ho centrato l’obiettivo della promozione con Spezia e Carpi e quest’anno ho accettato questa sfida con il Lecce. Per me – esordisce il centrocampista romano, classe ’83 – è stato importante venire in giallorosso anche perché questa è una piazza con un bel blasone e con una curva così bella. Nella mia carriera ho sempre accettato e mi sono piaciute le sfide. Essere a Lecce è un motivo in più per fare qualcosa di importante”.

IN CRESCITA – Con l’arrivo del tecnico Franco Lerda e con la ritrovata condizione fisica, l’ex Carpi sta diventando una pedina importante negli undici iniziali giallorossi: “Per quando mi riguarda, posso dire che la mia condizione fisica sta crescendo e questa è la cosa più importante. Non credo di essere ancora al massimo, ma sto migliorando settimana dopo settimana e spero di riuscire a dare un contributo importante alla squadra ed aiutare i miei compagni”.

IL MODULO – Il 4-2-3-1 sembra essere il modulo in cui il 30enne mediano giallorosso si trova più a suo agio: “Nella mia carriera ho giocato spesso con il sistema di gioco che il mister ci sta facendo adottare in quest’ultimo periodo e mi trovo molto bene. L’ho fatto a Pescara in serie B, a Terni e l’anno scorso anche con il Carpi. Giocando a due davanti alla difesa, riesco ad esprimere al meglio le mie caratteristiche, ovvero rubare palloni e far ripartire in velocità l’azione. Dove mi vedrei meglio in un possibile modulo a tre? Sicuramente davanti alla difesa. Con questo modulo, però, per ripartire servono giocatori di qualità e secondo me qui a Lecce può portare degli ottimi frutti”.

IL CAMPIONATO – Quello in cui milita il Lecce non è di certo un girone dei più facili: “Il girone B è difficile, molto di più di quello A che ho comunque disputato in passato. Qui ci sono almeno sette, otto squadre che hanno le caratteristiche per puntare alla promozione. Poi, quest’anno non ci sono retrocessioni e ci sono quelle squadre che non hanno nulla da perdere e che possono dare fastidio. Con il Pontedera la possibile gara della svolta? Sarà una partita importante, perché affronteremo la prima in classifica e dico che per noi in questo momento possono essere tutte gare della svolta. Loro sono una squadra che ha entusiasmo ed è organizzata, con un bravo allenatore. Però noi proveremo a vincerla”.

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