Il Grosseto s’impone 1-0 a Salerno, di fronte a 9300 spettatori, contro la squadra di mister Perrone che registra l’ennesimo stop casalingo in una giornata in cui doveva vincere per fugare le ombre di una crisi che sembra sempre più consistente. I padroni di casa non riescono a costruire gioco e di fronte all’incisività dei grifoni di Grosseto sembrano smarriti già dai primi minuti.

Perrone manda in campo una squadra offensiva con Foggia a ridosso delle due punte Ginestra e Guazzo, con Montervino, Perpetuni e Volpe a centrocampo e la difesa a 4 formata da Luciani, Molinari, Tuia e Piva. In porta Iannarilli.

Cuoghi risponde al 4-3-1-2 salernitano con un 5-3-2 molto accorto che in fase propositiva si trasforma in 3-5-2: Lanni; Burzigotti, Terigi, Legittimo, Formiconi, Ricci sulla folta linea dei 5; con Obodo, Onescu, Dicuonzo a centrocampo e Montalto coadiuvato da Gioè in attacco.

Nel primo tempo i grossetani tengono bene il campo e concedono pochissimo e al 8° potrebbero passare in vantaggio ma la bomba di Dicuonzo è smanacciata sopra la traversa da Iannarilli. Due minuti dopo arriva lo squillo dei padroni di casa; Foggia su punizione telecomanda la sfera sulla testa di Ginestra ma Lanni prima e la difesa poi si liberano dall’insidia. I minuti scivolano verso la mezzora registrando tanta fatica dei padroni di casa a costruire gioco e il faro dell’attenzione dei grifoni che cercano di capire il momento giusto per colpire; al 31° con Onescu potrebbero passare in vantaggio ma Iannarilli è attento e con i pungi sventa via. La prima frazione di gioco termina 0-0.

Nel secondo tempo l’arbitro manderà anzitempo negli spogliatoi un calciatore per parte: al 61° Molinari commette fallo su Ricci lanciato a rete e per somma di ammonizioni va sotto la doccia anticipatamente; dieci minuti dopo, Onescu lo segue sempre per doppia ammonizione.

Al 75° il Grosseto passa in vantaggio con un bel colpo di testa di Ricci che non lascia scampo all’estremo Iannarilli.

La Salernitana non farà nulla per meritare un pareggio che sarebbe valso oro colato in uno stadio, l’Arechi, che sta diventando un tabù.

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