LECCE (di Carmen Tommasi) – Derby “atipico” tra ultime della classe. Lecce e Barletta, dopo aver sorriso per il passaggio al secondo Coppa Italia di Lega Pro, sono pronte al testa a testa fra “poveri” del girone B in Prima Divisione con un inizio di campionato tutt’altro che roseo per le due formazioni pugliesi.

Dopo ben 26 anni, era in serie B l’ultima gara disputata tra i due club, giallorossi e biancorossi si incontrano al “Via del Mare” entrambi con l’esigenza di conquistare punti in classifica e di cambiare le sorti di una stagione storta che però può ancora dirottarsi verso traguardi migliori, attesi e sperati in estate e a inizio campionato. Esonerato il leccese doc Francesco Moriero dopo quattro debacle di fila, il subentrante Franco Lerda, richiamato nel Salento dalla famiglia Tesoro, non è riuscito nel miracolo di invertire la rotta e così è arrivata anche la quinta sconfitta contro il Perugia al “Curi”.

La “mano” e le idee dell’ex allenatore del Torino in una squadra stravolta psicologicamente e già a corto di fiato si iniziano ad intravedere: dal 3-5-2 della gara in campionato in Umbria, si è passati in Coppa al 4-4-2 e ora domenica il Lecce potrebbe scendere in campo sempre con il 4-4-2 di base che poi si potrebbe trasformare in altri “dettami” tattici a seconda delle varie fasi e situazioni di gioco, ma la difesa a quattro sembra la certezza su cui Lerda si sta soffermano (12 i gol subiti dai giallorossi in 5 gare).

Il tecnico del Barletta, Nevio Orlandi, prepara invece un 4-3-3 spiccatamente offensivo, perché dopo le cinque gare disputate, le relative zero vittorie e nessun gol segnato il penultimo posto con un solo punto non va proprio giù all’ambiente biancorosso.

Fischio d’inizio alle ore 15:00, arbitra Sacchi di Macerata. Capitan Miccoli ci sarà, l’uruguaiano Bogliacino è tornato a lavorare a ritmi elevati. Con loro due in campo, in piena forma, il tasso tecnico dei salentini si eleva notevolmente. Tornando entrambi titolari, servirebbe quindi solo la vittoria, la “medicina” migliore (come direbbe Lerda) per guarire da tutti i suoi misteriosi ed oscuri mali il Lecce.

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