LECCE (di Carmen Tommasi) – Salutato obbligatoriamente lo “sfortunato” Francesco Moriero, il Lecce riparte ancora una volta da Franco Lerda. Il 46enne tecnico di Fossano, ex Toro, ha ora l’arduo e imminente compito di far risalire i giallorossi in classifica, e di dare delle nuove certezze a una squadra distrutta moralmente e a una tifoseria che da troppo tempo non riesce ad esultare per un successo della propria maglia. E domenica, per la prima volta, dopo la sconfitta casalinga con il Catanzaro dalle tribune del Via del Mare sono arrivate le prime timide contestazioni per la famiglia Tesoro, oltre che i fischi per Miccoli e soci.

leccezionale.itI NUMERI – Classifica triste quella del Lecce, inaspettatamente inchiodata a zero punti. Ultimo posto solitario per il club di Piazza Mazzini che dopo quattro partite di campionato ha collezionato quattro sconfitte di fila con il salentino doc Francesco Moriero sulla panchina giallorossa. Dieci gol incassati dalla retroguardia pugliese, otto dall’estremo difensore Perucchini, scuola Milan e ex Como, e due dal salentino e “subentrante” Bleve nell’ultima gara contro il Cantanzaro. Reti, queste, frutto soprattutto di errori individuali, ma anche di numerose disattenzioni sulle palle inattive. Sono, invece, solo 4 i gol fatti da Zigoni e soci. Tre dei quali messi a segno da capitan Miccoli, l’altro dall’ex Lumezzane Dario D’Ambrosio.

IL GIRONE B – In estate, a fine agosto, il patron della Lazio e della Salernitana Claudio Lotito aveva già messo in guardia sulle difficoltà del girone B di Lega Pro, sostenendo senza mezzi termini che “Il Lecce è una squadra forte e rispettabile come tutte quelle inserite nel Girone B di Prima Divisione. La differenza fra girone A e B è abissale. C’è una disomogeneità incredibile tra i due gironi. In quello B ci sono grandi squadre, attrezzate per campionati importanti e di alto livello. Paragonerei il raggruppamento ad una sorta di B2. Il Girone A invece è qualitativamente inferiore, simile ai Dilettanti, concludeva il presidente. L’inizio shock del Lecce e la classifica attuale, la dice lunga sulle difficoltà di questo campionato che riserverà tante sorprese come già sta facendo. In cima al girone, ci sono Pisa e Benevento a 10 punti (seguite dal Catanzaro a otto) e sembra un campionato molto equilibrato con squadre, quasi tutte, attrezzate per fare una stagione da protagoniste.

IL REGOLAMENTO – La novità di quest’anno, come risaputo, è che non ci saranno retrocessioni in Seconda Divisione. La formula delle promozioni dirette farà sì che vadano in serie B le prime classificate del girone A (16 squadre) e del B. Per quanto riguarda i playoff, invece, vi accederanno le squadre dal secondo al nono posto: quarti di finale a tabellone (2^-9^; 4^-8^; 3^-7^; 5^-6^) in casa della meglio classificata in campionato, le vincenti si affronteranno in semifinali e finali con gare di andata e ritorno. La prima partita sempre in casa della peggio classificata. Come ha dichiarato mister Franco Lerda, il giorno della sua presentazione, “questo è un girone atipico in cui non ci sono retrocessioni e per sperare nella promozione puoi arrivare anche nono. Speranza primo posto per il Lecce persa? Non voglio pensare a questo. Ora c’è il Perugia”.

OCCHIO AL PERUGIA –Lerda, leccezionale.it Insomma, il nuovo Lecce di Lerda bis sarà ospite domenica allo stadio “Curi” di Perugia, della squadra allenata da Camplone che viene da una sconfitta a Grosseto per 2-0. La formazione umbra, con 4 punti in classifica, ha collezionato in tre gare disputate: una vittoria, un pareggio e una sconfitta (osservando già il turno di riposo). Koprivec e soci hanno incassato cinque gol e ne hanno fatti quattro. Inizio non esaltante, ma gli umbri rimangono sempre nel gruppo di squadre attrezzate per la promozione diretta. Lo sa bene il tecnico di Fossano che sta preparando nei minimi dettagli il match di domenica e in cui con molta probabilità farà scendere i suoi in campo con il 3-5-2 con la possibile coppia d’attacco Bellazzini-Zigoni. Miccoli e Bogliacino sono rimasti nel Salento per infortunio ma non solo loro, perché il Lecce non potrà contare sugli acciaccati Rullo, Papini, Bencivenga e Parfait, e sugli squalificati D’Ambrosio e Ferrero.

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