LECCE (di Italo Aromolo) – In comune, per ora, hanno di per certo solo i colori sociali. Identità di gioco, ruolo in questo campionato e obiettivi da raggiungere sono ancora un’incognita: nella fase embrionale di questo campionato dalle mille variabili, Lecce-Catanzaro è una sfida tra due squadre ancora in via di sviluppo, che aspettano di mettere in atto ciò che per ora hanno solo in potenza, esponendo ben in vista il cartello “work in progress” davanti ai propri cantieri di lavoro. Del Lecce si è detto di tutto e di più, forse anche troppo. Il Catanzaro, invece, è una possibile sorpresa del campionato, tutta da scoprire.
I precedenti storici- Lecce e Catanzaro si incontreranno domenica per la dodicesima volta, la settima in Serie C: il bilancio è favorevole ai salentini, con 5 vittorie, 4 pareggi e 2 sole sconfitte, 16 gol fatti e 9 subiti. L’ultimo confronto si è disputato nel campionato di Serie B 1987/’88 ed ha visto il Lecce guidato da Carletto Mazzone salire in Serie A: il 2-0 per il Lecce (gol di Pasculli e Vincenzi) sancì la quasi matematica promozione a tre giornate dalla fine, per la gioia di un “Via del Mare” stracolmo di gente (di seguito il link per vedere la sintesi: http://www.youtube.com/watch?v=jcDAgEsjhfQ). Una curiosità: in quell’occasione, la prima rete salentina nacque da un cross di Moriero e fu siglata da Pasculli; i due si ritrovano oggi ad allenare rispettivamente la prima squadra e la “Berretti”. Quattro anni prima, nel 1984, il Catanzaro aveva espugnato il “Via Del Mare” imponendosi con un secco 3-0 in una gara di Coppa Italia. L’altra sconfitta (un 2-1 con un gol del più prolifico goleador della storia dell’U.S. Lecce, Anselmo Bislenghi) riporta alla Serie C degli anni ’50, periodo a cui risalgono anche le più nette affermazioni salentine (3-0; 3-1; 3-0).
Il Catanzaro oggi- Sistema di gioco ed interpreti. Dopo una serie di incolori stagioni in Lega Pro Seconda Divisione, il Catanzaro è stato acquistato nel 2011 dall’attuale proprietario, Giuseppe Cosentino. L’imprenditore del settore dell’arredo ha subito condotto la squadra in Prima Divisione: lo scorso anno le “Aquile del Sud” (il nome fa riferimento all’immagine presente sullo stemma della città e della squadra) hanno raggiunto un dignitoso decimo posto, sotto la guida tecnica prima dell’ex Lecce Francesco Cozza, poi di Fulvio D’Adderio, che raggiungerà la salvezza matematica alla penultima giornata.
Partito senza particolari ambizioni, nelle prime 3 giornate di questa stagione il sodalizio calabrese sta costruendo le basi per un buon campionato (5 punti, frutto di 1 vittoria e 2 pareggi): il giovane tecnico Oscar Brevi, attraverso continui esperimenti (già 2 cambi di modulo e 20 giocatori utilizzati), sta elaborando la giusta soluzione tecnico-tattica che permetta ai suoi uomini almeno il raggiungimento del nono posto, con licenza di poter “volare” ancora più in alto.
E’ un Catanzaro piuttosto ambizioso, se non temerario, quello che sfida il Lecce: la speranza, ben nutrita, è quella di portare a casa la piena posta in palio; e i calabresi sembrano molto fiduciosi a riguardo, ma soprattutto consapevoli di presentarsi al “Via Del Mare” ancora imbattuti, in una condizione fisica in netta crescita, con una difesa molto solida (1 solo gol subito in 3 partite) e di fronte ad un avversario allo sbando.
Dietro questi buoni risultati ovviamente non c’è improvvisazione, ma una rosa molto ben costruita, che consta di giocatori molto giovani (età media 23,9 anni) e altrettanto validi (nella speciale classifica del sito transfermarkt sul valore di mercato delle squadre, il Catanzaro è al 4° posto, davanti a compagini date per più attrezzate come Salernitana e Pisa): tra i 29 componenti della rosa spiccano il talentino Andrea Russotto, centrocampista offensivo 25enne con dei trascorsi nel Napoli, nel Crotone e nel Livorno e più volte vicino al Lecce in passato; i suoi colleghi di reparto Alessio Benedetti, appena 23 anni ma già con una buona esperienza della categoria, e l’ex Cittadella Riccardo Martignago, autore di entrambi i gol segnati dalle aquile in questo campionato; il portiere, scuola Inter, Giacomo Bindi, che ha dimostrato grande affidabilità nelle ultime annate al Latina e al Crotone e sta confermando i buoni propositi anche in questa stagione; infine l’attaccante romano Giordano Fioretti, al Catanzaro già dalla scorsa stagione, in cui ha siglato 11 reti.
Assolutamente top secret il sistema di gioco che adotterà Brevi, vecchia conoscenza del “Via del Mare”, dove da coach della Cremonese ha già assaporato il gusto amaro della sconfitta (3-2, lo scorso anno). In settimana, allenamenti blindati per il tecnico milanese, che non vuole concedere alcun vantaggio agli avversari: dopo una sgambata nella mattinata di sabato, la banda Brevi raggiungerà Lecce in serata, con la rosa al completo (ad eccezione di Bacchetti). Il mister potrebbe riproporre il 4-4-2 vincente di domenica scorsa, ma non è escluso l’impiego del 4-3-3. Di fronte a Bindi, i quattro di difesa saranno l’ex Frosinone Fabio Catacchini, Sergio Sabatino, giallorosso già dalla scorsa stagione, e il giovanissimo centrale napoletano Michele Rigione, affiancato dall’esperto difensore classe ’83 Salvatore Ferraro, originario proprio di Catanzaro. A centrocampo, per affiancare Benedetti e Martignago, è certo l’utilizzo di Alessandro Marchi, centrocampista 23enne con un passato nel Frosinone e nel Piacenza, mentre per completare lo schieramento è ballottaggio tra Leandro Vitiello, in grande evidenza contro il Frosinone e per questo favorito, e Francesco Uliano, ex Sud Tirol; Nicola Fiore e Riccardo Casini sono i gregari del reparto. In attacco agirà la coppia Russotto-Fioretti, con il 26enne trevigiano Domenico Germinale pronto a subentrare. In caso di 4-3-3, Martignago sarà avanzato per formare il terzetto d’attacco.
Arbitra l’incontro il signor Stefano Giovani della sezione di Grosseto: è alla prima direzione sia per il Lecce sia per il Catanzaro. Calcio d’inizio domenica alle ore 15:00 quando la lupa tenterà di tarpare le ali alle aquile.