SQUINZANO – (di Carmen Tommasi) – Il Lecce per tornare nel calcio che conta e per fare un campionato di vertice. Il difensore centrale francese Kevin Vinetot ha scelto il Salento con la consapevolezza di essere arrivato in una piazza importante, con l’obiettivo della serie B: “Il calcio si gioca in campo e quindi dove potrà arrivare questa squadra lo sapremo a fine campionato. Noi, però, – spiega l’ex Crotone arrivato in giallorosso a titolo temporaneo via Genoa – vogliamo vincere, fare gruppo e giocare un grande campionato. Il girone B? Personalmente non conosco benissimo le squadre del nostro girone, ma Benevento e Salernitana sono ben attrezzate per un campionato di alto livello“.

LA SCELTA – Per il 25enne giocatore di Villiers-le-Bel l’arrivo in giallorosso è stata una piacevole sorpresa: “Già l’anno scorso avevo pensato di venire a giocare nel Lecce e poi alla fine non si è fatto niente. Ho giocato con tanti giocatori che mi hanno parlato sempre bene di questa piazza e poi sapevo che Lecce voleva fare un campionato di vertice. Abruzzese, Mazzotta e Caccavallo mi hanno detto che qui mi sarei trovato bene. Mi sono ambientato subito con i miei nuovi compagni, poi sono tranquillo e molto socievole quindi è stato tutto più facile. Come sto? L’anno scorso ho giocato poco e poi a gennaio mi sono fatto male (problema muscolare alla coscia, ndr), ma ora ho recuperato e sono tornato quello di prima“.

IL MISTER – Il tecnico Moriero sta cercando di dare una mentalità vincente a Miccoli e compagni: “Il nostro allenatore mi ha fatto subito una buona impressione, perché si vede che è attaccatissimo alla maglia del Lecce e alla piazza. Ci tiene a farci giocare a calcio ed è molto bravo a farci capire quello che vuole. Miccoli? Lo conoscevo solo dalla tv e sul suo valore tecnico non si discute, è di un altro livello e si vede che ha giocato tanto in serie A. Quello che mi è piaciuto di lui in queste prime uscite è che, anche se non è riuscito a fare gol, ha giocato per la squadra e ha fatto gli assist“.

LE CARATTERISTICHE – Le palle alte sembrano essere la caratteristica migliore del neo-giallorosso: “Io, essendo un difensore centrale, punto sulle palle aeree e ad aiutare i compagni in questo. Martinez? È importante avere un giocatore come lui in difesa, ci parla sempre e ci dà dei consigli. Non ci impone le sue idee, ma ne parliamo insieme. Il mister ci spiega cosa vuole da noi in difesa e ci aiuta sempre su queste cose: vuole un gruppo che faccia partire il gioco dalla difesa, che non butta mai via la palla e che poi punti alle finalizzazioni. Ferrero? A Parma ho giocato in coppia con lui e mi sono trovato bene, ma è chiaro che poi dobbiamo affinare i meccanismi e questo avverrà con il tempo“.

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