LECCE – A volte ritornano e lo fanno con ancora più entusiasmo di prima. Con la stessa voglia di ripartire da quel discorso improvvisamente interrotto qualche anno addietro. Erminio Rullo ha lasciato il Lecce nel gennaio del 2006 per andare ad indossare la maglia del suo amato Napoli, quella dei sogni, ma poi qualcosa non è andata e ora riparte proprio dal Salento: “Non so cosa non sia andato per il verso giusto nella mia carriera dopo che me ne sono andato da Lecce.
Da napoletano – spiega il terzino sinistro giallorosso, classe ’84 – il mio sogno era di giocare con la maglia della mia città, poi c’era mister Reja che faceva il 3-5-2 che non avevo mai fatto. Sono stato preso alla sprovvista e poi il mister ha fatto altre scelte (11 presenze, ndr). Dopo sono stato nella Triestina, nel Modena e ho sempre giocato, ma anch’io mi aspettavo qualcosa in più da me stesso”.
IL RITORNO – Ora, però, l’ex Napoli ha voglia di ripartire con il Lecce e di rilanciarsi in una piazza importante come quella salentina: “Già l’anno scorso c’era stato qualche piccolo contatto col club giallorosso, poi con l’arrivo di mister Moriero, che si è messo in contatto con il mio procuratore, la trattativa è andata a buon fine. Ho voglia di ricominciare tutto daccapo e farlo con il Lecce, dopo un anno in cui sono stato fermo per un problema fisico (al flessore, ndr) e anche per la regola dell’età, problema attuale, avevo voglia di rimettermi in gioco. Sono andato via da Lecce nel gennaio 2006, ora sono nuovamente qui, con tanta voglia di rimettermi in gioco. Il Lecce ha la stessa voglia che ho io di ripartire”.
ALUNNO IN “PROVA” – Prima della firma del contratto il difensore napoletano è stato in prova per qualche settimana con la comitiva giallorossa: “Credo che la società e il mister avranno voluto fare le proprie valutazioni prima di prendermi in rosa (ha firmato un annuale, ndr), anche se lo scorso anno mi ero sempre allenato. La mia condizione? Sto bene e ho fatto tutto il ritiro con la squadra, ma poi è naturale che più si gioca più si arriva alla forma fisica migliore”.
SPIRITO DA LEADER – Bisogna essere da esempio ad una rosa composta da giovani alle prime armi: “Mi chiedete se mi sento un leader? Insieme a Miccoli e a qualche altro mio compagno più grande d’età mi sento responsabile di fare conoscere ai nuovi la piazza ed è importante trasmettere ai più giovani, la mentalità di un ambiente importante come Lecce. La Salernitana alla prima? Non è male partire contro una squadra del calibro di quella che incontreremo il primo settembre, per iniziare subito a capire lo spirito da avere in questo campionato”.
IL RUOLO – L’importante, insomma, è mettersi a disposizione del gruppo e del tecnico per il bene del Lecce: “A Parma mister Moriero mi ha impiegato sulla destra della linea difensiva, mentre a Terni, dopo l’infortunio di Diniz, ho giocato da centrale. Da parte mia posso assicurare che non c’è alcun tipo di problema a ricoprire più ruoli, perché dopo un anno che stai fermo hai voglia di giocare in qualsiasi ruolo, anche in porta (sorride, ndr). Comunque in difesa siamo sempre con quella a quattro, a volte a tre, ma con il mister stiamo provando bene tutti i meccanismi per non rimanere scoperti e ripartire a dovere”.
PICCOLI TALENTI CRESCONO – In rosa ci sono molti giovani con un futuro roseo secondo il 29enne difensore giallorosso: “Lo scorso anno mi sono allenato per 4-5 mesi con la formazione ‘Berretti‘ giallorossa ed ho avuto modo di apprezzare le qualità di giovani come Tundo, Nunzella e Luperto, che considero giocatori con una prospettiva importante”.