“Il Frosinone ha giocato con un uomo in più perchè l’arbitro ha condizionato pesantemente la partita”: così si è espresso, a toni accesi, un arrabbiatissimo Franco Lerda dopo la gara persa 3-1 in casa del Frosinone che interrompe la striscia di otto risultati utili di fila del suo Lecce anche a causa della direzione di gara di Rosario Abisso della sezione di Palermo.
“La nostra sconfitta? Sembra banale, ma è arrivata perchè abbiamo subito tre gol e fatto uno solo. Io non parlo mai degli arbitri, ma dico che quello di oggi non era in forma. Per 35’ del primo tempo c’eravamo stati solo noi in campo. L’arbitro ci ha negato un calcio di rigore e se n’è inventato uno contro di noi. Questa partita è stata totalmente falsata. Nella prima parte del primo tempo siamo stati in campo solo contro una squadra forte. Non voglio togliere meriti al Frosinone o accampare scuse, ma hanno giocato con un uomo in più. Il loro portiere Zappino è stato il migliore in campo ed anche Curiale. Nel primo tempo il Frosinone non ha mai tirato in porta. Quando però si condiziona una partita così non mi sta bene. Oggi la mia analisi è per l’arbitro e, ripeto, l’ha condizionata lui. Cosa devo dire alla mia squadra? Nulla. Il Frosinone è una squadra importante e costruita per vincere”, conclude un amareggiato tecnico giallorosso.
Della stessa idea è il difensore brasiliano Marcus Diniz contro cui l’arbitro Abisso di Palermo ha fischiato il rigore: “Per me è inaccettabile aver sentito che l’arbitro ha detto a Ciofani ‘Ti fidi di me?’ e dopo pochi minuti ha fischiato un rigore inesistente e fuori area. Se ho toccato o non toccato la palla con la mano non lo so, ma se anche l’ho toccata, ero fuori area. Questa è stata una partita regalata. C’era pure un rigore a nostro favore per una ‘parata’ di mano del loro difensore su Miccoli. Nel primo tempo abbiamo fatto una grande partita, ma nel secondo tempo eravamo molto nervosi perché non ci fischiava mai nulla a favore. Il Frosinone è una grande squadra, non togliamo il merito alla squadra di Stellone. Domenica abbiamo il Pisa e dobbiamo vincere per continuare la nostra ‘corsa’ in classifica. Se non fosse stato per l’arbitro, oggi non ci saremmo fermati. Comunque se loro sono secondi è perché lo meritano”, conclude il difensore ex Milan.
A fine gara, invece, capitan Miccoli non è solo deluso ed arrabbiato, ma letteralmente “inviperito” per l’arbitraggio e l’ex Palermo non le manda certo a dire: “Non ha fischiato un rigore a mio favore che era netto, mai vista una cosa del genere. Non so cosa devo fare o dire. Poi mi ha anche ammonito, allora, se non posso nemmeno parlare, che faccio? Dovrei smettere di fare il capitano. In settimana parleremo di ciò che oggi non è andato nella nostra prestazione. Ma ora di che vogliamo parlare? Questa è stata una partita che doveva finire 2-0 oppure 3-0 per noi già nel primo tempo. Sono incaz… perché è una partita che non dovevamo perdere. Noi siamo il Lecce e meritiamo rispetto. Io spero che qualcuno della Lega Pro, o non so chi, veda la partita per capire quello che è successo oggi. Io non sono venuto qui per farmi prendere per il c… Così non mi sta bene. Ciofani non so quante volte ha preso la palla con le mani. Nel secondo tempo loro stavano meglio di noi, anche perché sono una buona squadra e se stanno quasi in vetta vuol dire che ambiscono a vincere il campionato. Ma ripeto non so che dire, giochiamo a Lecce e non c’è pubblico, vedo le altre Curve piene. Se la Lega Pro è questa, ci penso un attimo… Davanti a simili direzioni di gara in Serie A gli arbitri vengono puniti e restano fuori uno o due mesi, in Lega Pro invece non succede nulla”.
[…] aggroviglia quindi la matassa e si intreccia intorno a tante dichiarazioni tipo quelle rilasciate dal difensore leccese Marcus Diniz nel dopo-gara proprio contro il Frosinone […]