MATERA (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Matera-Lecce vedono uno stratosferico Marco Mancosu primeggiare sui suoi compagni nella vittoriosa trasferta al “XXI Settembre”. Insieme al mediano giallorosso si distinguono Filippo Perucchini che compie due “miracoli” e nega il gol ai lucani ed Andrea Arrigoni, sempre più leader del centrocampo salentino.
PERUCCHINI: Nel primo tempo è prodigioso nel neutralizzare un colpo di testa a botta sicura di Casoli a pochi metri dalla porta giallorossa. Un intervento che vale quanto un gol e che impedisce ai lucani di sbloccare subito il match. Stessa situzione nella ripresa, quando dice di no ad un’inzuccata di Sernicola che devia d’istinto in corner e su cross tagliato di Angelo in chiusura di match che smanaccia impedendo a Casoli di colpire da pochi metri. VOTO: 7,5
LEPORE: Sulla sua fascia imperversa per larghi tratti Sernicola che lo costringe a badare più a coprire che a spingere in avanti. Prova la conclusione da fuori area che in altre occasioni aveva avuto migliore sorte, ma i suoi tiri non sortiscono gli effetti sperati. Con l’ingresso nel finale di Ciancio viene spostato a centrocampo per garantire comunque copertura e porta a compimento l’incarico con grinta. VOTO: 6,5 —> (dal 94′) MEGELAITIS: S.V.
RICCARDI: Pulito e attento all’esordio da titolare in campionato con la maglia del Lecce, concede pochissimo agli attaccanti del Matera. Rimedia allo scadere del primo tempo un cartellino giallo troppo severo, visto che falli ben più vistosi e gravi erano stati sino ad allora tollerati dal direttore di gara. Dimostra carattere e freddezza fino al triplice fischio non concedendo palle-gol a nessuno. VOTO: 7
MARINO: Orfano del collega Cosenza, guida con accortezza la difesa giallorossa, vincendo duelli su duelli con gli avanti di Auteri, soprattutto sulle palle alte che spiovono in area leccese. VOTO: 7
DI MATTEO: Molto mobile nel primo tempo pur avendo come dirimpettaio l’ex Angelo che si porta con frequenza in attacco alla ricerca del cross e delle sovrapposizioni. Nonostante lo scomodo cliente da controllare, si disimpegna bene, peccando però di precisione nei traversoni. Nella ripresa tira un po’ il fiato anche perché il diretto avversario si vede molto meno. VOTO: 6
ARMELLINO: Fischiato dai suoi ex tifosi ad ogni tocco di palla dimostra di non soffrire di nostalgia o condizionamenti e svolge con disinvoltura gli incarichi affidatigli da Liverani. Argina ogni tentativo di inserimento dei mediani biancazzurri e dà una mano alla difesa a tenere lontani i pericoli. VOTO: 6,5
ARRIGONI: Si ripete sui livelli a cui ci sta ormai abituando. È lui il metronomo del centrocampo leccese che detta i tempi di gioco e gli inserimenti dei compagni, non disdegnando il tiro in porta non appena se ne presenta l’opportunità. Recupera un numero enorme di palloni e fa ripartire la manovra giallorossa con tocchi mai banali. VOTO: 7,5
MANCOSU: L’eroe di serata è lui. Si riprende con gli interessi quanto la sorte gli aveva tolto sabato scorso con l’Akragas quando centrò una clamorosa traversa. Insuperabile nei duelli in mezzo al campo, cerca con insistenza e caparbietà la botta da fuori finché non arriva il super-gol che regala al Lecce 3 punti preziossimi per allungare in classifica sul Catania. VOTO: 7,5
PACILLI: Si muove bene tra le linee alla ricerca del guizzo vincente e della giocata di fino che possa sbloccare il match. Va vicino a segnare un gran gol dopo uno slalom tra diversi avversari e la conclusione che gli viene deviata in angolo da Golubovic. Esce esausto. VOTO: 6,5 —> (dal 63′) COSTA FERREIRA: Le dinamiche dell’incontro lo portano ad agire dietro Di Piazza nei 35′ che gioca, ma commette ancora leggerezze che da uno tecnicamente dotato come lui non ci si aspetterebbe: perde banali palloni a centrocampo, o sbaglia l’assist al momento clou in piena area di rigore materana. L’approccio al match non è apparso neppure stavolta il migliore. VOTO: 5,5
CATURANO: Soffre maledettamente la prestanza fisica di Mattera che gli concede solo le briciole negli ultimi venti metri e, quando accade, non trova di meglio che sparare la palla alle stelle come fa una volta per tempo. Gira a vuoto pur aiutando i compagni di centrocampo in fase di non possesso ma deve tornare ad essere cinico e spietato davanti al portiere avversario. VOTO: 6 —> (dal 63′) DI PIAZZA: Appare un po’ abbacchiato per l’iniziale panchina dove Liverani lo fa accomodare. Entrato in campo ci mette però pochi minuti a lasciare il segno: dapprima calcia in diagonale una palla che termina a lato di poco, poi su una veloce ripartenza va a stampare un pallone sul palo a Golubovic battuto che poteva chiudere il match. VOTO: 6,5
TORROMINO: Torna titolare e gioca in coppia col gemello del gol Caturano. Stasera i due attaccanti non mostrano però la solita intesa che altre volte ha fruttato gol e occasioni da rete. Disputa tuttavia una buona prova, cercando la porta con continuità e servendo a Mancosu l’assist per il gol-vittoria. VOTO: 6,5 —> (dal 76′) CIANCIO: Finalmente è tornato in campo dopo un’assenza durata quasui due mesi per infortunio. Si disimpegna con efficacia ed eleganza sul pressing alla cieca dei biancazzurri che cercavano il pareggio. VOTO: 6
All. LIVERANI: Se a Matera voleva vedere una prova di carattere da parte della sua squadra, beh la risposta è stata sicuramente entusiasmante. Nella serata in cui il Lecce doveva fare i conti con le assenze in difesa, la retroguardia ha risposto alla grande e perr la seconda gara consecutiva ha chiuso senza subire reti al passivo. I cambi effettuati al momento giusto hanno stroncato le velleità dei lucani di Auteri e la sua squadra ha ampiamente legittimato il successo con una condotta che ha rispettato alla perfezione le indicazioni che aveva auspicato alla vigilia. Questo Lecce sempre più coriaceo e combattivo potrà dire la sua eccome in chiave promozione, soprattutto se la crescita del gruppo continuerà ancora. Intanto si gode il +4 su Catania e Monopoli. VOTO: 7