LECCE – Il Consiglio di Stato ha dato ieri sera il via libera alla costruzione della Trans Adriatic Pipeline (Tap), il gasdotto che attraverserà il Mare Adriatico per portare il gas dall’Azerbaijan. Nonostante gli appelli della Regione Puglia e dell’Amministrzione comunale di Melendugno contro la sentenza del Tar su Tap (l’udienza di discussione si era tenuta il 9 marzo scorso), i giudici hanno ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) avesse valutato tutte le problematiche naturalistiche evidenziate da chi non è d’accordo con la costruzione di una gigantesca opera che, nonostante le rassicurazione della maultinazionale che la realizzerà, andrà a stravolgere la fisionomia di una delle zone paesaggistiche e naturalistiche più belle del Salento e dell’Italia meridionale, ossia quella che si trova tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri, nel territorio di Melendugno, località che da anni vedono assegnata la Bandiera Blu assegnate dalla Foundation for Environmental Education (Fee). Chi si è espresso sulla materia ha inoltre escluso che l’opera dovesse essere assoggettata alla «Direttiva Seveso», visto che è stato riconosciuto l’avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato italiano nella procedura di superamento del dissenso espresso dalla Regione Puglia sulla realizzazione della Tap. Infine, sempre nella serata di ieri, la Prefettura di Lecce ha trasmesso ai rappresentanti di Tap la risposta del Ministero dell’Ambiente al quesito posto dal Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, sulla procedura in atto per la realizzazione del tunnel. Anche in questo caso, risultano rispettate le prescrizioni e e non vi sono condizioni ostative mentre, per quel che concerne le attività di espianto degli ulivi queste sono sottoposte a specifiche prescrizioni.
Tap, ok dal Consiglio di Stato alla costruzione
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