LECCE – È toccato al centrocampista del Lecce Marco Mancosu tenere la prima conferenza stampa settimanale tra i tesserati giallorossi. Il mediano, tra i più positivi nelle recenti apparizioni della squadra allenata da Pasquale Padalino, ha parlato del momento che il gruppo sta attraversando e dell’immediato futuro che attende lui ed i suoi compagni: “La vittoria sulla Vibonese è stata importantissima, sono queste le gare che io trovo più pericolose perché la Vibonese aveva già fatto sudare Matera e Juve Staia e, alla fine, abbiamo ottenuto tre punti fondamentali davanti al nostro pubblico. Il mio record personale di marcature è di 8 reti con Benevento e con il Siracusa. Sinceramente mi interessa proprio zero questo dato perché davanti a tutto metto il risultato della squadra. Lo dimostra il fatto che volevo tirare il rigore e poi ho lasciato il tiro a Pacilli. Siamo persione intelligenti e sappiamo che è brutto fare scenette davanti al pubblico per decidere chi calcia. Voglio sottolineare quel che, in proposito, ha fatto Simone Ciancio fornendio l’assist a Marconi quando poteva tirare lui in porta. Tutti vogliamo raggiungere il risultato per la squadra e lo stiamo facendo spaccandoci la schiena dal 10 luglio. Lecce è in questa categoria da diversi anni e sarebbe una cosa fantastica riuscire a regalare ai nostri tifosi, e a noi stessi, una gioia grandissima. Il ko a Caserta, dove penso che un pareggio sarebbe stato più giusto, ci ha fatto scattare qualche molla, ci ha fatto bene e siamo riusciti a fare 9 punti dopo quella sconfitta. Il Matera? Io non mi fido di nessuno, neanche della Juve Stabia… Il prossimo mese sarà fondamentale. Questo è un campionato strano, diverse squadre si sono alternate al vertice e per questo bisogna tenere alta la guardia. Il Francavilla e la Juve Stabia hanno un grosso vantaggio quando giocano in casa perché giocano sul sintetico e lo conoscono, ma noi la affronteremo comne fosse una finale dei play-off per dare un segnale forte al campionato e poi vogliamo dare continuità a ciò che stiamo facendo grazie ad un gruppo fantastico dove chi gioca o sta in panchina ha una bellissima unità d’intenti. È bello stare in questo spogliatoio dove chiunque arrivi, arriva perché la società ne valuta prima l’aspetto umano e caratteriale, bnasta guardare Marconi“.
Mancosu: “Non mi fido di nessuno…”
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