LECCE (di Luca Manna) – Vincere aiuta a vincere. Certe vittorie, certe giornate, rimangono impresse per mesi e mesi e forse, se tutto va come deve andare, rimangono nella storia. Partite come quelle di domenica scorsa a Castellammare fanno parte di questa categoria, sono fra quelle che lasciano il segno, esaltano e rimangono scolpite nei ricordi di ogni tifoso, a prescindere da avversario e categoria. Per non parlare poi dell’effetto che possono avere sull’economia di tutto un campionato. Lo ha detto anche il mister in conferenza: gare così, se sfruttate con la giusta mentalità, ti cambiano la stagione, ti lasciano dentro un segno indelebile, creano entusiasmo in ogni componente e ti fanno magari sentire non invincibile, ma forte sì.
Proprio Padalino, a mio avviso, è stato il vero fuoriclasse al “Romeo Menti“. Nonostante una settimana difficile, lontano dal campo per motivi personali che, è bene ricordarlo ai più, non devono interessare i tifiosi e per i quali non si ha alcun diritto di giudizio, e nonostante le scelte iniziali non lo abbiano premiato soprattutto alla luce dell’ indisposizione di Mancosu, il mister ha saputo tirare fuori ben 3 conigli dal cilindro (i cambi), modificando uomini ed assetto tattico in maniera chirurgica e vincendo la partita con una rimonta splendida che ha reso protagonisti anche uomini che fino ad oggi erano considerati ai margini o riserve come Tsonev ed il redivivo Doumbia.
Lepore poi si è dimostrato ancora una volta jolly insostituibile. Molti si ostinano a criticare l’impiego del capitano, ma sinceramente non capiamo come sia ancora possibile una cosa del genere. Oltre all’innegabile impegno ed alla carica agonistica che non manca mai, il numero 10 giallorosso offre a Padalino la possibilità di avere in campo un giocatore che può ricoprire diversi ruoli con la medesima qualità, permettendo così di avere tantissime soluzioni al momento di effettuare le sostituzioni.
Il Lecce ha dunque dimostrato la sua forza, l’importanza del suo organico, la completezza e duttilità di molti elementi chiave presenti in rosa ed è uscito dalla mini-serie senza vittorie nella maniera più bella, più emozionante, vincendo una partita che nessuno avrebbe potuto immaginare finisse così alle 17:20 di domenica e ritrovando il sorriso anche del suo bomber principe, Caturano, che ci ha fatto esplodere di gioia all’ultimo respiro regalando 3 punti ed una vittoria come non ne vedevamo da moltissimo tempo.
Certo, non sono tutte rose… Alcuni limiti rimangono e le due facce viste a Castellammare lasciano spazio al tanto lavoro che ancora c’e’ da fare, ma in giornate come quelle di domenica, negli occhi di tutti resta l’incontenibile esultanza di fine partita, resta la voglia di tornare subito in campo e continuare a vincere sulla scia di quanto fatto, magari in un derby com’è quello col Taranto che da anni non si gioca e nel quale sono gli jonici ad aspettare la squadra forte e di blasone. Vincere aiuta a vincere, farlo in rimonta “clamorosa” poi aiuta anche a farlo da corazzata e demoralizza le rivali; quell’aria pesantissima di crisi e timore che si avvertiva alla fine del primo tempo che tutto fosse, ancora una volta, come gli anni precedenti va via di incanto, trasformandosi in poco tempo in quel buon profumo che ha la vetta della classifica.