squadra-lecce-al-mentiLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Partita incredibile al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia con il Lecce capace di offrire due volti completamente diversi di sè e portare a casa un successo in rimonta che vale oro in termini di classifica e morale. Le pagelle di Juve Stabia-Lecce per i giallorossi andrebbero divise in due sezioni: primo e secondo tempo. Nella prima frazione di gioco, la squadra salentina stava subendo la seconda sconfitta stagionale, perdeva lo scontro diretto con una concorrente nella lotta alla promozione e proseguiva nella propria involuzione tecnico-tattica. Troppe lacune ed un atteggiamento tutt’altro che irreprensibile. Poi, come d’incanto, vuoi anche per alcuni episodi favorevoli, ecco che la formazione giallorossa sfodera una prestazione tutta grinta e concentrazione, ribaltando il doppio svantaggio e vincendo allo scadere la contesa che regala 3 punti di platino agli uomini di Padalino. Si pensi che in trasferta il segno “2” mancava da due mesi (vittoria a Siracusa)… Ad ogni modo, restano gli interrogativi legati ad un centrocampo che non fa filtro e non imposta e ad un assetto difesivo che nel primo tempo ha scricchiolato quasi su ogni pallone messo in mezzo; in attacco segnali di ripresa per Pacilli e Caturano, andati in gol con il più che positivo Tsonev per un successo che si spera possa segnare la svolta in positivo di questo campionato. Padalino pur con tutta la rosa a diposizione, ha fatto fatica a trovare il bandolo della matassa, ma i cambi effettuati gli han dato ragione ed alla fine si gode l’abbraccio dei suoi ragazzi.

GOMIS: Riconfermato titolare anche contro i gialloblù di Fontana, subisce due reti sulle quali francamente poteva fare poco. A tradirlo sono stati i suoi compagni che non lo hanno protetto a sufficienza. Per il resto, amministra con sicurezza pur palesando qualche impaccio di troppo comn la palla tra i piedi. VOTO: 6.5

VITOFRANCESCO: In grande sofferenza in avvio di gara sullo sgusciante Sandomenico, impiega oltre un tempo per recuperare lucidità e determinazione che poi mette al servizio della squadra nella seconda frazione di gioco in cui si rifà alla grande. VOTO: 6.5

COSENZA: Centralmente la Juve Stabia non ha creato preoccupazioni particolari anche grazie alla sua prova tutta grinta. Si macchia tuttavia dell’errore in apertura su Sandomenico che lo salta con eccessiva facilità e va a crossare per il gol di Kanoute. Il secondo neo è l’ammonizione rimediata che gli costerà la squalifica ed il non poter giocare la prossima trasferata a Taranto, ma lo spirito gladiatorio mostrato anche a partita conclusa è servito per mettere la museruola agli avversari. VOTO: 6

GIOSA: Preciso e puntuale in marcatura, ha trovato spesso e volentieri l’anticipo lasciando ai padroni di casa cghe gravitavano nella sua zona solo le briciole. VOTO: 6.5

CONTESSA: Ha tirato un bel sospiro di sollievo al minuto 83 quando Kanoute ha lasciato il terreno di gioco. La mossa a sorpresa di Fontana di inserire il senegalese nel tridente d’attacco era legata proprio all’inserimento tra i titolari del Lecce dell’ex stabiese. La velocità dell’attaccante campano lo ha mandato spesso fuori giri, facendo sì che lo si sia apprezzato solo in fase di spinta, con la fascia sinistra arata fino all’ultimo minuto di gioco. VOTO: 6

FIORDILINO: Altra prestazione non certo da ricordare in un periodo in cui dovrebbe essere contento per il fatto di giocare titolare ma che lo vede avulso dalla manovra, perdere un’infinità di palloni nella zona nevralgica del terreno in sintetico e troppo lezioso in copertura. Fa da spettatore per larghi tratti dell’incontro e  non incide come potrebbe e dovrebbe. VOTO: 5

MANCOSU: Spaesato rispetto alle ultime uscite, stenta a trovare la giusta posizione in campo. Tuttavia si conferma l’elemento di maggior caratura tecnica, provando la conclusione da fuori area che col Cosenza era valsa il pareggio e tentando di fare pressing sui portatori di palla gialloblù troppe volte da solo. VOTO: 6 —> (dal 52′) TSONEV: Entra e cambia volto alla partita. Determinato, freddo e sempre nel vivo della manovra dapprima segna il gol del pareggio, poi avvia l’azione del terzo gol giallorosso, confermandosi calciatore di sicuro avvenire. VOTO: 8

LEPORE: Il capitano soffre e non poco, in perenne ricerca di una zona di campo in cui riuscire ad essere incisivo e determinante come gli capitava fino all’anno scorso. Morde il freno trotterellando a destra e a manca, ma si esprime al meglio solo quando viene spostato nel finale di gara sulla fascia destra dell’attacco giallorosso. Ci mette lo zampino in due delle tre reti leccesi, servendo assist sporchi, ma vincenti. VOTO: 6

TORROMINO: Si danna l’anima pur di trovare palloni giocabili e sfruttare le rare occasioni che si costruisce. Troppo spesso finisce però in fuorigioco e mastica amaro in avvio di ripresa quando il guardalinee gli annulla la rete del possibile 2-1 proprio per off-side. Esce lasciando il terreno di gioco con mille pensieri che gli frullano nella mente, ma con la soddisfazione di aver imbeccato Pacilli nell’azione del primo gol salentino.  VOTO: 5.5 —> (dal 68′) DOUMBIA: Stavolta entra in campo col coltello tra i denti e partecipa fattivamente al secondo gol del Lecce. La sua spinta sull’out mancino mette alle corde i difensori campani che avevano speso tanto fino ad allora e che stentano a tenerne il passo. VOTO: 6.5

CATURANO: Riecco il bomber. Torna dalla squalifica e segna il gol meno spettacolare dei nove realizzati finora in campionato, ma che probabilmente è il più importante per il significato ed il valore intrinseco che ha. Suo il merito di farsi trovare al posto giusto al momento giusto anche al 90° e regalarasi la gioia di una rete che non assaporava da quasi due mesi. VOTO: 7

PACILLI: Il genietto del tridente leccese sguscia e corre finchè il fiato gli regge. Inizia male la sua gara perdendo non pochi palloni e finendo puntualmente oltre la linea dei difensori stabiesi, poi si inventa un diagonale millimetrico che si insacca dopo aver toccato il palo più lontano a Russo battuto e da lì inizia tutta un’altra partita. VOTO: 6.5 —> (dal 75′) ARRIGONI: Il suo tecnico lo manda a piazzarsi davanti alla difesa per creare densità nella zona più calda e per permettere gli sganciamenti dei compagni sulle corsie esterne. Esegue il compito con diligenzam, arrivando anche al tiro dal limite, pur senza strafare. VOTO: 6

tifosi-del-lecce-a-castellammare-di-stabiaAll. PADALINO: Oggi chissà quanto gli saranno fischiate le orecchie dopo il primo tempo giocato dalla sua squadra, andata all’intervallo con due reti sul groppone e tanti interrogativi in cerca di risposte che non arrivavano. Ha il merito di azzeccare i cambi giusti al momento giusto e ribaltare una disfida che vedeva il Lecce complicarsi la vita oltre ogni immaginazione; in caso di sconfitta si sarebbe parlato di crisi aperta. I risultati dell’ultimo mese hanno fatto suonare più d’un campanello d’allarme, ma le soluzioni non sono poi arrivate. Stasera è giusto festeggiare e gonfiare il petto per un succcesso pesante, frutto dell’orgoglio e della caparbietà di alcuni calciatori. Urge tuttavia trovare la quadratura del cerchio perchè ci sono ancora due terzi di campionato da giocare ed il Lecce è chiamato a dimostrare di che pasta è fatto, proprio come profetizzato da lui alla vigilia della partita di Castellammare. VOTO: 6.5

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