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Saverio Sticchi Damiani, presidente onorario dell’U.S. Lecce

LECCE – Il presidente onorario dell’U.S. Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto in diretta a Leccezionale TV per parlare del reclamo presentato dalla Casertana a seguito dell’1-1 di sabato, caratterizzato dall’infortunio del guardalinee Meozzi con conseguente ruolo di secondo assistente decretato ai dirigenti delle due squadre: “Parliamo di una vicenda unica nel panorama calcistico professionistico, si fa fatica a dire come stanno le cose perché non ci sono precedenti. In un caso del genere dovrebbe trovare un sostituto anche tra le file del pubblico, e non l’ha fatto. Questo è il contesto generale, e c’è da dire che il direttore di gara non ha tentato questa carta. La norma – continua l’avvocato Sticchi Damiani – parla di soggetti aventi titolo. Il magazziniere Giovanni Fasano era in distinta ed ha dato il documento al direttore di gara. Se poi avere titolo vuol dire essere tesserati, è un’interpretazione lontana. Da qui a comminare la sconfitta a tavolino ce ne vuole, in tal caso saremmo davvero alla fine del calcio. La Casertana – afferma – non ha avuto nessun danno da quest’evento accidentale. L’arbitro, qualora l’avesse desiderato, avrebbe dovuto render noto l’ulteriore requisito dell’essere tesserato. Di fatto, poi, durante la partita il fischietto non ha mai interpellato i due ‘sostituti di parte’

Il ricorso della Casertana è sottile nei termini: “L’unico cavillo – sentenzia il presidente onorario – è considerare la parola ‘avente titolo’ alla stregua di ‘tesserato’, ma andando a leggere la norma si nota che il soggetto deve essere calciatore o regolarmente. Il soggetto che era lì per conto del Lecce è regolarmente autorizzato a fare quest’attività. Non è un soggetto pescato dalla tribuna, era regolarmente in distinta. L’errore dell’arbitro – continua – è non aver cercato un arbitro tra i presenti allo stadio. Ha deciso di andare avanti da solo e la partita si è conclusa. Rimaniamo perplessi per la condotta della Casertana, non legata alla lealtà sportiva. Non credo che la Casertana abbia pareggiato la partita per colpa dell’infortunio dell’arbitro. Se proprio queste società cominciano a cavillare sul nulla, i fatti mi fanno rimanere perplesso. Sono basito da questa poca sportività, la Casertana ha messo prima una persona e poi un’altra. Non hanno ricevuto nessun danno, il direttore ha gestito il match da solo“.

Sticchi Damiani attende la decisione del Giudice Sportivo per poi programmare il da farsi: “Non voglio pensare alla sconfitta a tavolino, sarebbe una colossale ingiustizia. Nei prossimi giorni il Giudice Sportivo deciderà se omologare o no, sulla base di ciò poi ci saranno i ricorsi delle società alla Corte di Giustizia“.

Al “Pinto” di Caserta il Lecce non ha potuto poi contare sull’apporto dei propri tifosi, impossibilitati a raggiungere il centro campano nonostante la Tessera del Tifoso. Il presidente onorario però evidenzia che l’U.S. Lecce avrebbe potuto far poco: “Evitare la trasferta ai tifosi tesserati denota l’inutilità della Tessera del Tifoso. Su questo tema la società è impotente, se un Prefetto decide che la partita è a rischio non si può fare niente. Avevamo proposto, a nostre spese, di portare i nostri steward ma non è valso a nulla. A Catania vedremo cosa si deciderà“. 

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