LECCE (di Tiro di Tacco) – È questo il Lecce di “Carletto” (stavolta sì!) Braglia, concentrato e caratterialmente sul pezzo, è questo che da tifoso mi aspetto da ragazzi allenati da un mister che esalta determinate caratteristiche. Non lo siamo stati nelle ultime due trasferte e credo che i primi a saperlo siano loro stessi. Quando l’impatto sulla partita e la concentrazione è quella giusta, viene facile essere compatti tra i reparti, o riunirsi quando si è in difficoltà. Il Surraco di ieri, al di là del gol o delle giocate che ha nel suo potenziale tecnico, ha lottato sulla sua zona di competenza per tutta la partita impegnandosi in moltissimi contrasti aerei e non ha consentito neppure giocate semplici all’avversario, quelle che possono rompere gli equilibri.
Il sudamericano, contro la Juve Stabia, è stato molto utile per lo sviluppo tattico della partita, magari perdendo qualcosa a livello personale perché si può non essere appariscente in una gara, ma essere poi determinante tatticamente quando si ha un alto livello di concentrazione e di carattere. È il carattere che personalmente ritengo l’arma migliore del Lecce (non che tecnicamente siamo messi male, anzi…), quell’arma che può fare la differenza, ma si deve essere al massimo ogni minuto di ogni partita. Reputo che il Lecce la partita con i campani l’abbia vinta già nel sottopassaggio, al di là degli aspetti tattici.