piero bragliaLECCE (di Tommaso Micelli) – L’aveva detto Piero Braglia nel corso della conferenza stampa di presentazione da neo-allenatore del Lecce: “Bastano due o tre vittorie di fila e la classifica cambia radicalmente”. Anche se sembrano passati anni, si tratta invece solo di poche settimane fa quando il Lecce sprofondava nei bassifondi della classifica navigando a braccetto con i mostri che indicavano la via dei play-out dove, non a caso, si trovano ancora formazioni che nelle stagioni passate hanno recitato il ruolo di dirette concorrenti dei giallorossi per la promozione, Catanzaro e Matera in primis. Adesso i salentini aspettano il Monopoli contro il quale, questa sera, cercheranno di conquistare i tre punti necessari per fare un altro importante salto in avanti e portarsi a ridosso della zona play-off ed a tre punti dalla vetta.

Si tratta di un campionato fortunatamente equilibrato dove sarà fondamentale mantenere i nervi saldi perché basterà davvero poco per cambiarne le sorti: l’Andria con tre sconfitte di fila (Messina, Foggia e Ischia) rischia di aver già dismesso i panni di squadra-rivelazione del campionato cedendo questo pesante ruolo a Casertana e Messina appollaiate in vetta alla classifica in compagnia di un Foggia che non accenna a voler interrompere il filotto di risultati positivi iniziato proprio con la goleada rifilata al Lecce che costò la panchina a mister Asta.

Il Lecce, d’altro canto, ha l’opportunità d’oro per tornare prepotentemente nel cuore della corsa verso la Serie B. La squadra che, almeno rispetto alle aspettative di avvio stagione, inizia a mostrare qualche segno di debolezza è il Catania che, nelle ultime 5 partite, ha portato a casa due vittorie, un pareggio e due sconfitte, l’ultima delle quali rifilata da una Juve Stabia in crescita dopo una partenza di stagione shock. È senza ombra di dubbio presto per parlare di crisi per questa squadra costruita con il chiaro intento di puntare alla promozione, nonostante la forte penalizzazione ma, a queste latitudini, sappiamo bene che, anche quando hai una squadra fortissima costruita per ammazzare il campionato, la crisi di risultati può arrivare ad essere ancora più forte e la presa di coscienza di essere non extraterrestri ma semplici umani, come tutti gli altri, può essere rigenerante o devastante. Non esistono vie di mezzo.esultanza lecce gol

Vincendo la sfida con il Monopoli, il Lecce potrebbe ritrovarsi a pari punti con il Benevento subito dopo Casertana, Foggia e Messina riproponendo al pubblico della Lega Pro un avvincente testa a testa con i sanniti che è stata una costante delle ultime stagioni. Una cosa è certa: chi vincerà questo campionato potrà dire di aver vinto un torneo che, almeno fino ad ora, è tra i più avvincenti degli ultimi anni e che, quasi sicuramente, si deciderà sul rettilineo finale, a pochi metri dalla bandiera a scacchi.

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