POLLA- Un’amichevole in famiglia ha caratterizzato il San Lorenzo del Nardò, alle prese con le fasi finali del ritiro di Polla. Nel test in famiglia si sono sfidate la squadra di mister Ragno e quella del vice De Candia. Il trainer molfettese ha schierato con il 4-4-2 il seguente undici: Liaci; Franco, Puglia, Strumbo, Stranieri; Alemanni, Prinari, Vicedomini, Montinaro; Malcore, Corvino. La risposta del vice, corredata da un 4-3-3 è stata Chironi; Cassano, Balistrieri, Signore, Del Prete; Gigante, Lanzillotta, Caporale; Facecchia, Lattanzio, Palmisano. La sfida tra le due formazioni, giocata su due tempi di 30 minuti, è stata vinta dalla compagine di mister Ragno per 3-1 grazie ai gol di Malcore e Corvino, bravi a ribaltare l’iniziale svantaggio firmato da Facecchia. A calare il tris poi è arrivata la segnatura di Tiziano Prinari. Gli spunti positivi, a giudizio di mister Ragno, sono scaturiti dal grande impegno delle due squadre in entrambe le fasi di gioco, brave a metabolizzare le novità impartite dal tecnico. Lo spostamento del primo turno di Coppa Italia, previsto per il 30 agosto e spostato al 30 di settembre in gara unica, permetterà poi una migliore preparazione alla prima partita di campionato, in programma il 6 settembre.
Un candidato al ruolo di colonna difensiva è Giacinto Allegrini. Jimmi, così è soprannominato il difensore barese, si è presentato al meglio in questo ritiro campano, dimostrandosi sin da subito sul pezzo. “Non ho avuto nessun problema fisico, a parte qualche conseguenza fisiologica del sovraccarico seguito al duro lavoro. Ci stiamo preparando bene sia a livello fisico sia a livello tattico, ma la strada è ancora lunga”, Allegrini è soddisfatto dei suoi primi giorni con la maglia del Nardò.
Tanto da fare– Una prova del buon rendimento delle prime fasi di campionato è stata data dalle amichevoli vinte. I risultati però vanno presi con le pinze secondo il difensore ex Andria: “Le amichevoli in ritiro vanno valutate in base alla situazione. Le squadre non sono al centro percento e i non carichi di lavoro si fanno sentire. Nonostante tutto, sul campo abbiamo fatto vedere già la nostra fisionomia di gioco. Per quello che ci chiede il mister, c’è ancora tanto da fare, dobbiamo acquisire tutti gli automatismi, ma siamo a buon punto”.
Difensore moderno– Allegrini si presenta come un difensore moderno utile anche in fase offensiva: “Le mie qualità non sono quelle tradizionali di un centrale vecchio stampo. Sono un difensore moderno, mi piace impostare l’azione da dietro, gioco molto sull’anticipo. In carriera ho giocato anche da terzino, prima con il Bari e poi nelle serie minori, ma perlopiù per la regola degli under. Sono un centrale”. Gli esperimenti tattici di mister Ragno soddisfano lo stopper granata: “Abbiamo provato più sistemi di gioco, a mio parere il 4-4-2 è quello più adatto alle nostre caratteristiche, soprattutto grazie alle doti dei nostri terzini e ali, rapidissime”.
Francavilla? No, grazie– Il corteggiamento di altre squadre dopo la promozione conquistata con l’Andria (17 presenze e 2 gol per lui con la maglia dei federiciani) non ha schiodato dalla testa di Allegrini la convinzione nello scegliere Nardò: “Avevo la possibilità di andare al Francavilla, ma ho scelto il Toro per una questione di calore. L’anno scorso ho giocato ad Andria e so quanto pesa una tifoseria calorosa nell’economia di un campionato. Questo mi ha spinto a venire qui”. Nardò potrebbe essere un buon trampolino di ritorno nel calcio che conta per il difensore barese, nel giro della prima squadra dei Galletti dopo la trafila giovanile: “Quando a 18 anni ti trovi nel calcio che conta e via via scendi giù per motivi che non dipendono da te, infortuni ed altro, qualche rimpianto c’è. Io però ho sempre fatto quello che dovevo, c’è sempre tempo per ritornare su”.