LECCE (di M. Cassone) – Antonino Asta, detto Tonino, ex centrocampista del Torino e della Nazionale ed ex allenatore della Virtus Bassano, è il nuovo condottiero dell’U.S. Lecce. Classe 1970, nato ad Alcamo (in provincia di Trapani), ma trasferitosi da piccolo a Milano, ha il volto del sogno, quello agguantato col sudore della fronte. Fino a 22 anni Tonino fa il barista ed insieme rincorre quel pallone che è tutta la sua vita. Fa la gavetta, è un centrocampista che parte dalla Prima Categoria e riesce ad arrivare in Serie A ed anche in Nazionale (a 32 anni). Una vita da mediano la sua, una vita di sacrifici, lavoro e sudore. Un uomo che viene dalla semplicità e non conosce altra via per raggiungere i risultati prefissati se non quella del lavoro.
Una volta appese le scarpette al chiodo decide di diventare allenatore e anche qui il suo percorso è in salita. Trascorre sette anni nel settore giovanile del Toro, allena Allievi Regionali, Allievi Provinciali ed i ragazzi della Primavera, poi nel 2012 decide di dire sì al Monza in seconda divisione del campionato di Lega Pro e lo trascina in Lega Pro Unica. Poi passa al Bassano ed arriva ad un passo dalla Serie B perdendo la finale play-off contro il Como.
Come giocano le sue squadre – Predilige il modulo 4-2-3-1. Ama i trequartisti. Riesce però a cambiare il volto del suo gioco in base ai calciatori che ha a disposizione. La quota percentuale sulle sue panchine pende sostanzialmente dalla parte delle vittorie: 52,9% vittorie, 23,1% pareggi 24% sconfitte. Il Lecce cercava un allenatore giovane, grintoso e di prospettiva, possiamo ben dire che Antonino Asta risponde fedelmente al profilo ricercato. Ricomincia con lui la corsa del Lecce per fuggire via dal pantano della Lega Pro.