LECCE (di Massimiliano Cassone) – In una sala stampa “Sergio Vantaggiato” gremita oltremodo per l’occasione, questa mattina è stata scritta una pagina di storia sicuramente importante dell’U.S. Lecce. A cancellare il passato a volte basta un colpo di spugna, basta una speranza, un’illusione, o chissà anche un sogno.
Savino Tesoro è apparso visibilmente emozionato nel passare il testimone all’avv. Sticchi Damiani, coordinatore dell’operazione, traghettatore fino alla presentazione del bilancio, e comunque investitore con una piccola quota. E nel salutare tutti, perché poi è andato via per lasciare la scena ai nuovi, ha detto che nel caso in cui, per tentare il ripescaggio in B, servisse il suo milione di euro non si tirerebbe indietro e sarebbe lì pronto ad aiutare il Lecce a fuggire via da questa categoria.
Possiamo affermare con certezza che oggi la nuova società dell’U.S. Lecce si è presentata in una situazione completamente inversa rispetto a quello che accadde ai Tesoro tre anni fa. Gli imprenditori originari di Spinazzola infatti chiusero la trattativa con una squadra di A retrocessa in B e si ritrovarono in C a causa della tentata combine (mai avvenuta sul campo, dove il Lecce vinse meritatamente); di fronte a quella realtà non abbandonarono la nave, anzi si fecero carico di tutto gestendo (seppur con gli errori e le finali perse) tutto in una maniera così regolare e precisa da consentire ora ai nuovi proprietari di iniziare un percorso a bordo di una macchina chiavi in mano.
La cordata di Saverio Sticchi Damiani rileva una squadra di Lega pro che può sperare nel ripescaggio in serie B (e sarebbe un atto dovuto dopo tutti i torti subiti). L’entusiasmo è tanto nell’ambiente perché è normale ed è ovvio che si pensi ad un futuro più roseo.
A guardarla da fuori, quella di oggi, sembra una favola… Un gruppo di amici, Saverio Sticchi Damiani, Corrado Liguori (insieme ad altri suoi amici), Stefano Adamo, Enrico Tundo, Salvatore De Vitis e Fernando Aiello, deputato del PD, decidono di fare calcio in una terra meravigliosa, il Salento. C’è Lecce, c’è il Lecce; si sente il profumo del mare, il rumore del vento e la musica dei cori che si alzano da uno stadio, il Via del Mare, che seppur fatiscente conserva comunque il fascino del tempo antico, e decidono che è tempo di muoversi, è tempo di valorizzare un patrimonio che potrà essere volano per il territorio salentino. Salgono su un “traghetto” con a capo Sticchi Damiani e salpano verso orizzonti sconosciuti. A supportarli c’è uno che di navi se ne intende, l’armatore Vincenzo Onorato, che sarà lo sponsor principale di questo viaggio che punta a toccare le coste del massimo campionato calcistico nazionale. A bordo sono già saliti altri sponsor (Massimo Pessina?), il nuovo diesse Stefano Trinchera e Romualdo Corvino, che potrebbe essere il nuovo direttore generale, e strada facendo potranno salire altri imprenditori che vogliono arrivare alla stessa destinazione del gruppo appena nato.
Ma come ogni favola è bene iniziare con un “C’era una volta la vecchia gestione…” e non dimenticarsi di dire grazie alla famiglia Tesoro, che oggi ha permesso a questo nuovo gruppo di trovare un traghetto pronto a salpare.
L’augurio è che ora questa barca prenda il largo. Sicuramente si ripartirà con calciatori che quest’anno hanno dato tanto, secondo indiscrezioni, perché di ufficiale è trapelato poco, rimarranno Romeo Papini, Stefano Salvi, Davide Moscardelli, Andrea Beduschi e Checco Lepore, il resto si costruirà in brevissimo tempo, tenendo conto che questa squadra sarà un mix di giovani e vecchi lottatori perché, una volta archiviata la favola, si dovrà scendere nell’arena a combattere e poco importa se sarà l’arena della lega pro oppure della Serie B, proprio per questo il mister potrebbe essere Devis Mangia, uno che di categorie superiori se ne intende.
Benvenuto futuro, che il viaggio abbia inizio!