NARDÒ (di Gabriele De Pandis)– Dalle pennellate geniali alle giovanili del Lecce al sogno del ritorno in D del Nardò, passando per Padova con il giallorosso sempre nel cuore. Potrebbe sembrare un’Odissea moderna ma è il percorso annuale di Matteo Montinaro, esterno offensivo classe 1996 al primo anno con i “grandi” dopo la trafila giovanile spesa sui campi di Villa Convento con la maglia del Lecce. Il “genio”, epiteto guadagnato lo scorso anno grazie ai colpi di gran classe che hanno fatto le fortune della “Berretti” leccese, è stato decisivo domenica scorsa a Mazara con il gol che ha aperto la partita dando l’iniziale 0-1 al Toro dopo neanche un minuto.
“Peccato per le ingenuità”– La prima segnatura di Montinaro con la maglia del Nardò però non distoglie la testa da qualche rimpianto nell’andamento del match che ha poi portato il punteggio al 2-2 finale: “E’ stata comunque una bella partita, peccato per qualche ingenuità che ci ha impedito di tornare a casa con una vittoria. L’espulsione a metà ripresa è pesata molto a mio parere, dato che eravamo sull’1-2 e stavamo raccogliendo buone palle-gol per l’eventuale 1-3, ma alla fine è andata così ed è pesato il nostro errore al 90’. Il 2-2 è comunque un buon risultato in vista della partita davanti al nostro pubblico”. Il ragazzo di Castromediano tesse le lodi del Mazara ma affila le armi per il ritorno di domenica alle 18:00, da affrontare in condizioni favorevoli per il Nardò: “Si sono dimostrati una bella squadra, giocavano veloce, ad un tocco, e si vedeva che sapevano gestire al meglio ogni angolo del campo, leggermente più piccolo rispetto al nostro. In casa nostra troveranno delle difficoltà” – chiosa Montinaro – “il nostro campo più largo darà più spazio ad esterni ed attaccanti per puntare l’uomo e per attaccare la profondità. Il mister, attento ad ogni minimo dettaglio, saprà cogliere il massimo da tutto”.
“Ripagare la fiducia”– La rete siglata sul campo del Mazara ha in qualche modo contraccambiato gli enormi sacrifici di Montinaro, sbarcato a dicembre al Nardò non in perfette condizioni: “Sono felice per il gol. All’inizio non è stato semplice, quando sono arrivato non avevo una buona condizione fisica ed inserirmi nei meccanismi di una squadra forte non è stato facile. Nelle prime partite ho fatto panchina, ma poi il mister pian piano mi ha dato fiducia ed io l’ho ripagato con questa rete”. L’esterno offensivo leccese è arrivato dal Padova, squadra che comunque ha regalato una grande esperienza al ragazzo nonostante le poche presenze: “Di Padova non posso avere un ricordo negativo. La prima esperienza da ‘grande’ in una piazza importante, con 7000 tifosi ad ogni partita: cosa chiedere di più? A livello personale sono cresciuto tanto, ho acquisito ritmo e fisicità. Le opportunità? Poche, all’inizio ho fatto qualche presenza ma poi, anche per la scelta del mister di schierare gli under in porta e difesa, ho avuto poco spazio. Davanti avevamo gente che come Petrilli e Ferretti, calciatori che hanno calcato i campi della B e che con i loro gol hanno regalato la promozione in Lega Pro; sono molto contento per loro.”
“Occhio ai calci piazzati”– Montinaro è un calciatore versatile su entrambe le corsie offensive, ma tra le posizioni in campo predilette rientra anche quella di trequartista: “Mi piace molto giocare sulla trequarti, molto più vicino alla porta e con molte più chance di dettare l’ultimo passaggio”. Tra le specialità del 18enne rientrano anche i calci piazzati, fondamentale che a Nardò è curato dal maestro Carlo Vicedomini: “Spero di avere qualche opportunità di dire la mia anche da calcio piazzato. In queste partite dove si decide tutto le situazioni più interessanti nascono proprio dalle palle ferme. Vicedomini? È una guida per noi, come tutti i senatori; veder certa gente giocare accanto a te è un onore”.
“Futuro incerto”– Il gruppo dello scorso Lecce Berretti guidato da Pedro Pablo Pasculli merita un posto d’onore nel libro dei ricordi dell’ala granata: “L’anno passato ho vissuto l’ultima stagione con un gruppo ‘storico’ ben saldo da 4-5 anni. Peccato per la finale persa contro l’Albinoleffe ma la stagione, con tante presenze, mi ha dato quella continuità che mi ha fatto raggiungere certi picchi di rendimento”. Sul futuro Montinaro non si sbilancia: “Spero di conquistare la Serie D con il Nardò, potrebbe essere un’ottima possibilità per migliorare le mie performance. Il mio contratto con il Lecce scade il 30 giugno, ad oggi non ho nessuna idea su quello che si potrà raggiungere con la società. Un ritorno in giallorosso? Magari.” Dopotutto, il cuore del “genio” non può che essere pieno di ricordi per la squadra che finora lo ha guidato nella crescita sportiva e non. Ma prima di pensare agli obiettivi c’è una D da conquistare, perché no con un colpo di classe che faccia stropicciare anche gli occhi dei tifosi neretini.