LECCE (di Gabriele De Pandis e Italo Aromolo) – A Lecce per suggellare il terzo posto, mantenendo il leggero distacco sul treno all’inseguimento del quarto posto formato da Lecce, Casertana, Foggia e Matera. La Juve Stabia ha ripreso la corsa al terzo posto dopo i tre pareggi contro Barletta, Martina e Reggina che avevano paventato una mini-crisi, specialmente dopo l’uscita dalle Vespe dalla zona play-off. La flessione però, dopo le ultime due giornate, è già passata nel libro dei ricordi, ora scritto con le dolci pagine dei due successi consecutivi contro Paganese e Messina.
L’andamento: in serie utile da 6 partite. Dopo la lunga estate passata a seguire il “sogno” del ripescaggio, poi fallito a causa della scelta ricaduta sul Vicenza, la Juve Stabia ha comunque allestito una squadra più che competitiva per cercare sul campo il salto in cadetteria, trovando più di una conferma nei risultati. Fin dalla prima giornata, le Vespe guidate da Giuseppe Pancaro hanno dato l’impressione di poter albergare nella zona play-off, raggiunta alla decima giornata dopo la vittoria al “San Vito” di Cosenza. Da quel momento, fatta salva la sola giornata post-0-0 di Reggio Calabria, la squadra gialloblù ha sempre occupato le zone nobilissime della classifica ed il terzo posto maturato fino ad oggi con 51 punti è sintomatico dell’andamento stagionale. Singolare il dato dei passi falsi: delle quattro sconfitte stabiesi, tenendo da parte il ko all’esordio contro il Catanzaro, tre sono arrivate in partite d’alta quota: due contro le leader Benevento e Salernitana ed una contro il Matera al “XXI Settembre”.
I tre top player: Di Carmine dipendenza. Permettersi di tenere in panchina gente come Bombagi, Caserta, Lepiller, Ripa e Carrozza non fa altro che evidenziare un potenziale offensivo di altra categoria. Gammone-Di Carmine-Nicastro: il tridente offensivo che ha fatto la fortuna delle Vespe (17 gol) è andato a segno in blocco nell’ultima trasferta di Messina, vinta 3-0. Samuel Di Carmine è il pivot dell’attacco gialloblù con 11 gol all’attivo, di cui 3 nelle ultime 4 partite: l’attaccante fiorentino, ariete del Gallipoli 2009/’10 con 34 presenze e 2 gol in Serie B, vanta un buon bagaglio di esperienza internazionale con le maglie di Fiorentina (gol al debutto in Coppa Uefa contro l’Elfsborg) e Queens Park Rangers, club in cui ha militato nel 2008 pochi mesi dopo l’addio di mister Gigi De Canio. Basta riguardare la partita d’andata (1-1 al “Menti”) per conoscere Antonio Gammone, esterno di sinistra nel 4-3-3 di mister Pancaro: il suo ingresso nel secondo tempo cambiò l’andazzo della gara propiziando diverse occasioni da gol e mettendo in crisi il dirimpettaio Mannini. Anche Matteo Pisseri aveva contribuito a quel punto con un paio di riflessi felini sulle conclusioni di Moscardelli: il portiere ex Catanzaro, tra i meno battuti del Girone C con 25 al passivo, è di proprietà del Parma e il suo destino resta appeso al filo del futuro della società emiliana.
Ultime news: assenti ed ex Sarà il festival degli assenti quello tra Juve Stabia e Lecce, visto che ai diversi giallorossi appiedati da infortuni e squalifiche faranno compagnia quattro gialloblù non convocati per problemi fisici (Aveni, Jefferson, Liotti e Maiorano, quest’ultimo ex Catanzaro autore del gol del 2-2 nell’ultima sfida contro il Lecce). E’ probabile un ritorno all’impiego dal primo minuto dell’ex Sandro Carrozza, che a Messina è stato lasciato a riposo per un attacco influenzale. Il tornante gallipolino ha fatto da pompiere su eventuali dissidi con l’ambiente che è stato suo fino allo scorso gennaio: “Il Lecce è una squadra forte, non dobbiamo farci ingannare dalle assenze. Il mio ritorno da ex? Sentirò molto la partita, ma non ho da togliere nessun sassolino dalla scarpa”.