“La riforma delle Province è frutto di un’ondata mediatica populista che sta avendo effetti devastanti sia sul piano occupazionale che su quello dei servizi resi al cittadino. Facciamo appello a tutte le forze politiche, in particolare ai rappresentanti del Governo, affinché si emanino provvedimenti attuativi che restituiscano serenità ai lavoratori e a tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi resi da questi Enti”.
È quanto affermato dal Presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, nell’intervento odierno in VII Commissione che ha affrontato il tema del riordino delle funzioni amministrative regionali nel nuovo sistema delle autonomie locali della Puglia.
“È questo un tema sul quale, come Gruppo Udc, siamo intervenuti spesso in passato, mettendo in guardia dai rischi dell’idea di riformare per soddisfare l’ondata di populismo in atto nel Paese. Infatti, la riforma Delrio, pur avendo lasciato in capo alle Province funzioni di notevole importanza, ha sottratto alle stesse ulteriori risorse tanto che non possono più assicurare servizi essenziali come il riscaldamento degli edifici scolastici e il trasporto dei disabili, solo per citarne alcuni fra i più importanti. Attualmente non si conoscono le competenze di questi Enti né con quali risorse finanziarie devono essere esercitate. Tutto ciò sta comportando conseguenze devastanti con prospettive di licenziamento del personale in esubero, in particolare di quello delle società partecipate o di fondazioni come la Ico Tito Schipa di Lecce che conta 65 orchestrali a cui al momento nessuno può garantire un futuro sereno. Paradossalmente il disequilibrio finanziario di questi enti non è stato cagionato da una cattiva gestione degli amministratori ma da confuse disposizioni normative dello Stato che hanno sottratto risorse indispensabili per il loro funzionamento. Un vero e proprio pasticcio di cui ne fanno le spese, ancora una volta, le categorie più deboli come i giovani o i diversamente abili. L’invito, perciò, è quello di emanare al più presto provvedimenti correttivi e attuativi che abbiano come faro la tutela dell’occupazione e la resa dei servizi da offrire ai cittadini”.
Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente così come è giunto in Redazione . Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione di “Leccezionale”.