Moscardelli gambe incrociate
Per Moscardelli ancora un altro gol

BARLETTA (di Pierpaolo Sergio) – Nelle pagelle del derby Barletta-Lecce, chiusosi pari (1-1), in casa giallorossa si distinguono le prove del bomber Davide Moscardelli andato in rete nel primo tempo ed autore di una gara gagliarda, il temperamento e la voglia di fare di Checco Lepore e la velocità di Abdou Doumbia, uscito anzitempo dal terreno di gioco a causa di un infortunio muscolare. Dietro la lavagna finiscono invece Luis Sacilotto che si fa ingenuamente espellere da un arbitro non certo in giornata di grazia e per questo da non aiutare a sbagliare più di quanto non avesse già fatto, come pure Alessandro Carrozza e Walter Lopez. L’uruguaiano provoca il secondo rigore consecutivo contro e permette alla squadra di mister Sesia di allungare la propria serie positiva, pur interrompendo la striscia di 5 vittorie di fila. Nel Lecce non è piaciuta la mancanza di cattiveria agonistica che portasse il risultato al sicuro siglando magari il secondo gol e l’aver arretrato eccessivamente il baricentro nell’arco dell’intero secondo tempo. Le ammonizioni e l’espulsione rimediate oggi al “Puttilli” priveranno sabato prossimo Dino Pagliari dei sudamericani Sacilotto e Lopez che erano già in diffida.

1. CAGLIONI: Una sola parata per l’estremo salentino nel finale di un match che per il resto lo ha visto quasi del tutto inoperoso. L’ormai assodato e cronico impaccio nelle uscite aeree stava per concedere ai padroni di casa un’occasione da gol colossale in avvio di ripresa. Sul penalty continua a dimostrare di non essere assolutamente un portiere acchiappa-rigori. VOTO: 5.5

2. LEPORE: Ancora una prova maiuscola per il duttile elemento sempre pronto a dare il massimo in qualunque zona del campo ve ne sia bisogno. Corre, tampona e riparte fino alla chiusura del derby ed è tra i pochi leccesi a non voler mai alzare abbassare la guardia al cospetto degli avversari. VOTO: 6.5

3. LOPEZ: Ahi, ahi Walter. Per la seconda gara di fila finisce sui taccuini per aver provocato un rigore contro la propria squadra. Una punizione forse eccessiva, ma simili ingenuità in presenza di direttori di gara non sempre lucidi andrebbero evitate. Peccato per il fallo veniale che condanna il Lecce a dire addio alla conquista dell’intera posta in palio anche perché, fino ad allora, il suo apporto alla comune causa non era dispiaciuto. VOTO: 5

4. VINETOT: Il bomber biancorosso Fall è un cliente scomodo per qualsiasi difensore. Insieme a capitan Abruzzese il francese gli mette in qualche modo la museruola ma i brividi che la punta di colore procura alla porta di Caglioni non sono stati pochi, sia pur limitati al solo primo tempo. VOTO: 5.5

5. ABRUZZESE: Prova a tener desta l’intera linea difensiva salentina col piglio del capitano. In coppia con Vinetot limita le velleità di segnare anche in questa sfida al goleador di casa e dà ordine alla manovra dei suoi nei minuti in cui il Lecce ha giocato in inferiorità numerica, recupero compreso. VOTO: 6

6. SACILOTTO: Un doppio cartellino giallo per altrettanti falli inutili, quanto poco ravvisabili lascia la formazione giallorossa in 10 uomini per oltre mezz’ora. Una sciagurata leggerezza che ha favorito il pareggio del Barletta e lasciato l’amaro in bocca ai tifosi leccesi. VOTO: 4

7. MANNINI: Svogliato e non al top dopo l’infortunio, l’ex Pisa sconfessa in parte il suo allenatore che in settimana aveva dichiarato di averlo visto tonico ed in grado di scendere in campo fin dal primo minuto. Si va lentamente spegnendo e non lascia traccia significativa della sua presenza. VOTO: 5

8. SALVI: Tanta corsa e tanta grinta per il centrocampista romano chiamato a fronteggiare la rapidità di Venitucci e compagni lì nel mezzo. Aiuta in difesa e prova a proiettarsi in avanti non appena se ne presenta l’opportunità. VOTO: 6

9. MOSCARDELLI: Nona perla stagionale per “il bomber”. Per l’attuale Lecce, non essere Mosca-dipendente è quasi impossibile. Grazie alle sue reti la truppa giallorossa risolleva timidamente il capo dopo il disastroso mese di dicembre e lui pare non soffrire del portare il peso di un attacco che vola proprio per suo merito. Da solo fa ammattire la retroguardia barlettana e sfiora in più occasioni il raddoppio. Se fosse più cinico sotto-porta sarebbe devastante. VOTO: 7 ——- (dal 39′ s.t.) 18. DELLA ROCCA: Avvicendamento buono solo per far trascorrere un po’ tempo e nulla più. VOTO: S.V.

10. BOGLIACINO: Il fantasista uruguaiano è tra i pochi in campo, su entrambi a fronti, a concedere un minimo allo spettacolo grazie al suo tocco di palla vellutato e la precisione nei passaggi. Fino a quando resta nella mischia non delude ed è il solo a tirare verso la porta dei padroni di casa nel secondo tempo. VOTO: 6 ——- (dal 20′ s.t.) 15. PAPINI: Espulso Sacilotto, tocca a lui piazzarsi nella zona nevralgica del terreno di gioco per dar man forte alla retroguardia leccese. Senza infamia e senza lode, si becca un giallo per fortuna senza conseguenze. VOTO: 6

11. DOUMBIA: La sua partita dura poco più di mezz’ora, finché un guaio muscolare al retto femorale destro non lo costringe ad abbandonare il campo. Nel mentre si era lasciato apprezzare per dinamismo ed intraprendenza sulla fascia sinistra offrendo, tra l’altro, a Moscardelli l’assist per il vantaggio giallorosso. L’augurio è che l’infortunio non lo tenga a lungo lontano dal rettangolo verde. Questo è il Doumbia che tutti attendevano durante il deficitario girone d’andata. VOTO: 6.5 ——- (dal 34′ p.t.) 17. CARROZZA: Pagliari lo getta nella mischia al posto dell’infortunato franco-maliano ma il gallipolino dimostra ancora una volta di restare inspiegabilmente avulso dalle dinamiche tattiche del resto della squadra. Poco incisivo e convinto, prosegue la sua marcia all’indietro in termini di rendimento ed impegno. VOTO: 5

All. PAGLIARI: Sarà pure un Lecce in crescita come asserisce e lui si sta impegnando per lavorare sulla psiche dei propri calciatori. Resta però il fatto che questa squadra continui a balbettare ed a non saper chiudere le partite al momento opportuno. Si può consolare con la vena realizzativa di Moscardelli e poco altro. Di lavoro da fare ce n’è e parecchio. VOTO: 5.5

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