Arriva, o quasi, il periodo della merce scontata. Avviare da subito ufficialmente la stagione dei saldi, magari anche da domani, per evitare che, come sta accadendo in queste ore, partano in modo “camuffato” a macchia di leopardo. Questa la richiesta di Adusbef e Federconsumatori che, in una nota, invitato le amministrazioni ad anticipare ulteriormente la data del 3 gennaio.
“Se fossimo un Paese, non diciamo normale, ma semplicemente razionale potremmo evitare di avere una settimana di ‘limbo’ in cui nessuno compra in attesa della data fatidica”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. E si darebbe più spazio e tempo nei giorni festivi per fare acquisti, nella speranza di risollevare il commercio. Le stime dei consumatori sono infatti di un nuovo calo delle vendite durante il periodo dei saldi, pari a -5,6% rispetto allo scorso anno con un giro d’affari di circa 1,6 miliardi di euro.
“Anticipare i saldi invernali al 3 gennaio è una misura inutile, che non influirà in alcun modo sugli acquisti degli italiani per gli sconti di fine stagione”. Lo afferma il Codacons, secondo il quale le vendite nel periodo di sconti diminuiranno quest’anno dell’8% con una spesa media che non supererà i 184 euro a famiglia. Allo stato attuale solo il 35% delle famiglie italiane prevede di fare qualche acquisto durante i saldi, mentre numerosi sono i negozi che già in questi giorni hanno avviato saldi mascherati, attraverso l’invio di messaggi e mail ai consumatori con promozioni personalizzate e sconti praticati direttamente alla clientela.