
LECCE (di Massimiliano Cassone) – Franco Lerda e Checco Lepore, due nomi che iniziano con le stesse lettere della parola Lecce: una coincidenza che accomuna i due tesserati giallorossi, nel giorno del ritorno sui campi da gioco, dopo le lunghe squalifiche che hanno dovuto scontare; è inutile tornare sui motivi di quelle sanzioni, perché è “trapassato remoto”.
Lerda potrebbe decidere di schierare Lepore, anche se il “cuore leccese” di San Pio non ha i 90 minuti nelle gambe, in una delle sfide più affascinanti del Girone C di Lega Pro. Messina e Lecce si sono affrontate in tutte le categorie, dalla vecchia serie C negli ultimi anni 30, passando per la serie cadetta, fino alla Serie A e ritornando a questa nuova Lega Pro; una sfida affascinante che riporta alla mente gli anni più belli dei due sodalizi calcistici.
Messina e Lecce sono squadre che, ritrovandosi, si guarderanno negli occhi, un momento particolare per i siciliani che sono in crisi di risultati e rischiano di toccare il fondo; i salentini vogliono incominciare a vincere in trasferta per continuare il filotto positivo. Entrambe le formazioni hanno voglia e bisogno di invertire la propria rotta: il Lecce vuol farlo in trasferta, mentre il Messina in campionato.
I padroni di casa sono scivolati in un inizio di stagione choc e giocheranno la gara della vita contro la squadra di Lerda. Il tecnico di Fossano rompe le sbarre della “gabbia” della squalifica e torna a ruggire in panchina, cercando di fare bottino pieno. Gli ingredienti ci sono tutti perché venga servito uno spettacolo degno della parola “calcio”.
Peccato non ci sia Miccoli; il capitano leccese ha dovuto alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare. Ci sarà invece, per il Messina, il 40enne “Re” Giorgio Corona; il combattente proverà ad incidere ancora.
L’attesa è quasi terminata, oggi il San Filippo sarà teatro di una bellissima partita di calcio e, se fosse un film, oppure un’opera teatrale, potrebbe tranquillamente avere per titolo: “A volte tornano”, sia per Messina e Lecce, sia per Lerda e Lepore, che per Corona; un incrocio di emozioni dal quale solo la squadra più motivata passerà.