LECCE – Non si placano le polemiche e le schermaglie tra le città e le tifoserie di Lecce e Frosinone dopo la contestatissima finale dei play-off di sabato scorso, culminata con la promozione in Serie B del club ciociaro. Sulle pagine del sito internet Atuttapagina.it è stato pubblicato un articolo che riporta una ricca galleria fotografica relativa ai danni in Curva Sud che avrebbero provocato alcuni tifosi giallorossi presenti nel Settore Ospiti dello stadio “Matusa“.
Tra i commenti dei lettori presenti a fondo pagina, un navigatore cita esplicitamente Leccezionale dicendo: “…leggo sul sito Leccezionale articoli ancora offensivi nei riguardi della tifoseria e delle nostre istituzioni… nel calderone mettono anche la foto della densa fumata nera (non c’era nessun papa da eleggere) tra Distinti e Curva Sud”.
Ebbene, quell’immagine mostrata nella diretta di RaiSport, compare in numerosi siti internet italiani e le testimonianze raccolte tra coloro che a Frosinone c’erano parlano di responsabilità non certo attribuibili ai sostenitori leccesi. Ad ogni modo, in attesa e nella speranza forse vana che si faccia chiarezza e vera giustizia sui misfatti del “Matusa“, riportiamo anche la versione della testata frusinate.
L’articolo, intitolato “Macalli, come definisci i danni in Curva Sud?“ (LEGGI QUI) riporta un attacco al presidente della Lega Pro, Mario Macalli reo, a detta del redattore del pezzo di aver “gettato fango su Frosinone ed il Frosinone” e di non aver preso posizione sui danneggiamenti provocati dai supporters salentini e dalla squadra giallorossa negli spogliatoi.
Ad ogni modo, se da Frosinone ci si lamenta, figurarsi cosa si dovrebbe fare o dire a Lecce nei confronti del “Palazzo” dopo le lievissime sanzioni sportive comminate alla società laziale, pari ad appena 15.000 euro di multa e nessun provvedimento disciplinare nei confronti di chi ha dato sfogo ad atteggiamenti ben poco sportivi e sicuramente censurabili, che solo la maturità dei tifosi leccesi presenti al “Matusa” ha evitato che sfociassero in una vera e propria guerriglia come purtroppo è accaduto troppe volte negli stadi italiani o attorno ad essi. E non intendiamo tornate sull’odiosa caccia all’uomo messa in atto nei confronti di mister Franco Lerda…
Esistono le immagini televisive che parlano chiaro. Le riprese mostrano la vera e propria caccia all’uomo perpetrata ai danni di chiunque fosse un tesserato, tifoso, addetto ai lavori collegabile al club della famiglia Tesoro. La proditoria ed insensata scorribanda degli invasori di campo sotto la Curva Sud dov’erano ospitati (si fa per dire…) i supporters giallorossi. Il “trattamento di riguardo” riservato poi ai giornalisti leccesi ha dello scandaloso (minacce, strattoni, impossibilità di avere un posto in Tribuna Stampa e svolgere regolarmente il proprio lavoro a fine match), come l’assoluta inadeguatezza del servizio d’ordine predisposto (?) per la importante occasione.
Riportiamo, dunque, per dovere di cronaca anche “l’altra campana“, quella che giunge dalla Ciociaria, e non esitiamo un solo attimo a censurare anche gli atti teppistici eventualmente commessi da qualche spettatore presente in quello stadio sabato sera.
Allo stesso tempo, Leccezionale ha pubblicato in questi giorni e mandato in onda ieri sera durante la trasmissione televisiva Leccezionale TV ben altre testimonianze dirette ed interventi di autorità, tifosi, colleghi giornalisti (compresi quelli che lì c’erano per conto di questa testata) o semplici sportivi che a Frosinone c’erano e che hanno vissuto una bruttissima giornata, a prescindere dal risultato finale.