LECCE (di Italo Aromolo) – Un Lecce cinico e concreto supera per 1-0 il Grosseto di Leo Acori e continua a far sognare i propri tifosi, sempre più fiduciosi in quella promozione diretta del tutto inimmaginabile fino a qualche mese fa. Con i 3 punti conquistati in Maremma, i giallorossi si portano a quota 58 punti in classifica, alle calcagna delle capolista Frosinone (59), fresco del turno di riposo, e Perugia (59), anch’esso vittorioso nella sfida casalinga contro il Viareggio di Cristiano Lucarelli (2-1). Mancano solo tre giornate al termine del campionato e, nel segno del più thriller dei finali di stagione, per ogni tifoso è tempo di mettersi a tavolino, prendere carta e penna e iniziare a scervellarsi con calcoli e ipotesi sugli incroci che il calendario propone. Avventuriamoci anche noi, tra il serio delle reali possibilità promozione del Lecce e il faceto di semplici congetture che non facciano indispettire gli scaramantici, nella selva dei numeri e dei punti in classifica che a fine torneo potrebbero finalmente fare esultare il popolo giallorosso.
Un breve sguardo al calendario: destini incrociati per Frosinone, Perugia e Lecce. Gli ultimi 270′ prospettano un cammino irto di insidie per le tre contendenti, ciascuna delle quali affronterà esclusivamente avversari d’alta quota (in particolare, nessuno che attualmente occupi una posizione inferiore all’8° posto). Il compito più arduo spetterà sicuramente ai ciociari del Frosinone, attesi da due crocevia di importanza capitale contro le dirette concorrenti, per giunta lontano dalle mura amiche: tra sette giorni al “Via del Mare” contro i salentini e nell’ultima giornata al “Curi” contro gli umbri. Nel mezzo, la gara casalinga contro L’Aquila, reduce dal sonoro successo in casa del Gubbio (0-4), che conferma come la squadra di mister Pagliari sia stata foggiata ad arte per giocare in trasferta (30 punti in 15 partite, record nel girone): gli abruzzesi, ormai certi della partecipazione al post season, saranno ad ogni modo motivati nel cercare di migliorare il proprio piazzamento in vista della composizione della griglia-spareggi.
Prima di ospitare il Frosinone nella fatidica gara del 4 maggio, il Perugia dovrà fronteggiare due squadre in lotta per i play-off come Pontedera e Salernitana, per vincere contro le quali agli uomini di Camplone potrebbero non essere sufficienti le scialbe prestazioni recentemente offerte contro Paganese (2-1), Ascoli (0-1) e Viareggio (2-1). I granata toscani, reduci da tre vittorie di fila, hanno un tesoretto di 6 punti di vantaggio sul decimo posto (occupato dal Grosseto a quota 40 punti), ma non possono abbassare la guardia in virtù del turno di riposo ancora da osservare. In impennata anche le quotazioni dei campani, levatisi a quota 45 e rigenerati dall’arrivo in panchina dell’ex Lecce Angelo Gregucci, che nella sfida con il “Grifone” avranno dalla loro il non irrisorio vantaggio di giocare sulla spinta del caloroso pubblico dell’”Arechi”.
Il Lecce, che saluterà la regular season con una giornata di anticipo (riposo all’ultima), dopo il big-match contro il Frosinone si giocherà le ultime chance di promozione nella tana del Pisa; per i nerazzurri del neo-tecnico Menichini valga lo stesso discorso del Pontedera: 46 punti in classifica, +6 dal Grosseto decimo, ma nessun margine di errore a causa della sosta forzata che, come i granata, i rossocrociati devono ancora effettuare e che impone loro la vittoria nelle rimanenti due gare a disposizione.
Il toto-campionato: sconfitta con il Frosinone? Lecce fuori dai giochi. Il peso specifico della sfida-verità contro il Frosinone cresce esponenzialmente in considerazione del fatto che un malaugurato, eventuale kappaò dei salentini suonerebbe come sentenza tombale per i loro sogni di promozione: i ciociari si porterebbero a +4, quando agli uomini di mister Lerda resterebbe da giocare soltanto la trasferta di Pisa.
Il presupposto fondamentale perché il Lecce possa ancora sperare nella promozione diretta, dunque, è fare bottino pieno nelle ultime due gare contro Frosinone e Pisa (salvo clamorosi black-out delle rivali, risulterebbe insufficiente anche la conquista di 4 punti nelle due gare in questione): così i giallorossi raggiungerebbero quei 64 punti in classifica indicati dal tecnico di Fossano come sufficienti per centrare la B diretta. A quel punto, il destino dei giallorossi dipenderà dai risultati di Perugia-Pontedera, Salernitana-Perugia, Frosinone-L’Aquila e Perugia-Frosinone. Per rendere vano il doppio successo del Lecce, il Frosinone avrebbe come unica alternativa quella di vincere le due gare contro L’Aquila e Perugia, portandosi così a 65 punti in classifica (con il Lecce impossibilitato ad andare oltre i 64). Meno problematico, il fabbisogno anti-Lecce del Perugia, che per tenere lontano i salentini (contro cui è in vantaggio negli scontri diretti) necessita di appena 5 punti nelle 3 partite contro Pontedera, Salernitana e Frosinone. In termini strettamente probabilistici, sulle 81 combinazioni possibili dei risultati delle gare di Frosinone e Perugia, 30 promuoverebbero il Lecce direttamente in Serie B (il 37%, percentuale che crollerebbe drasticamente non escludendo dal calcolo la probabilità della doppia imposizione salentina).
Presentiamo, infine, un’ipotesi che da sola sintetizza l’incertezza e il pathos che stanno dominando questo emozionante campionato di Lega Pro, che, proprio in virtù di una corsa al primato tanto indecifrabile quanto al contempo spettacolare, sta trascinando ed emozionando moltissimi appassionati: se, nelle prossime due giornate, Perugia e Frosinone conquistassero soltanto 3 punti (rimanendo imprescindibile la premessa che il Lecce ne conquisti 6), la classifica isserebbe il Lecce al comando con 64 punti, davanti a Perugia e Frosinone a quota 62: qualsiasi risultato della sfida finale del “Curi”, quindi, promuoverebbe alternativamente una delle tre pretendenti, in uno scenario che lascia soltanto ipotizzare la tensione nei cuori delle tre tifoserie.