LECCE (di Pierpaolo Sergio) – “La gara di Frosinone è stata pesantemente condizionata dalle decisioni di un arbitro a tratti irritante. Per questo, dopo le dichiarazioni rilasciate da Diniz nel dopo-gara, abbiamo inevitabilmente deciso di presentare un esposto alla Procura Federale e, ovviamente, anche all’AIA, poiché non si può non intervenire dopo le frasi riportate dal difensore“. È quanto ha dichiarato stasera il diesse Antonio Tesoro, raggiunto telefonicamente nel corso della trasmissione “Terzo tempo sera” trasmessa in diretta sulle frequenze di TgNorba24.
A scatenare le ire della società giallorossa è stata l’intera gestione del match tenuta dall’arbitro Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo: “Non si tratta di un singolo episodio, ma di tutta la partita che è stata pesantemente condizionata dal metro di giudizio adottato dal direttore di gara – ha aggiunto il dirigente salentino -. Chiediamo che non arbitri più il Lecce visto che ha palesato di avere qualche problema quando dirige un match della nostra squadra, come dimostra anche il precedente dello scorso torneo (Lecce-SudTirol 0-1, ndr) quando cacciò dal campo mister Lerda, il dottor Palaia e Foti“.
Antonio Tesoro ha analizzato la dinamica che ha portato il fischietto siciliano a decretare un incredibile calcio di rigore in favore dei ciociari: “Nell’occasione Diniz non solo subisce fallo dall’attaccante Daniel Ciofani, ma il contatto avviene addirittura fuori dall’area di rigore. Un errore madornale e clamoroso da parte dell’arbitro, tanto che neppure i calciatori del Frosinone credevano al fatto di aver ricevuto un rigore a favore“.
Ma non è mancata una valutazione neppure sul presunto rigore non concesso al Lecce: “Se ha fischiato quel penalty, non poteva non fischiare quello a nostro favore sul tiro di Miccoli che era diretto in porta. Invece non ha applicato lo stesso metro di giudizio ed ha per di più ammonito il nostro capitano. Mi riesce difficile commentare ulteriormente la serie di decisioni che hanno alterato il risultato finale della gara. Non tolgo i meriti dei nostri avversari, che si sono dimostrati squadra forte ed attrezzata per lottare per la promozione diretta, ma senza gli aiuti dell’arbitro non so come sarebbe finita la partita. Il Lecce se la stava giocando alla grande“.
Il direttore Tesoro ha poi concluso con un paio di considerazioni: “Allo stadio ‘Matusa’ ci giocavamo una partita importante che, alla luce dei fatti accaduti, per come si è chiusa, potrebbe arrivare a compromettere l’andamento di una stagione, con conseguenti perdite economiche in caso di mancata promozione finale in Serie B. Ma noi non ci abbattiamo e già da domenica contro il Pisa ricominceremo il nostro cammino“.
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[…] di per sé anomalo. Dopo Frosinone-Lecce, l’avvocato Saverio Sticchi Damiani depositò un dossier in cui denunciavamo l’atteggiamento poco imparziale tenuto dall’arbitro stando alle […]
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Non vorrei soffermarmi sulle polemiche del post-partita ma piuttosto consiglierei al D.S. Tesoro di acquistare un giocatore per ogni ruolo senza aspettare la fine del mercato, ma già all’inizio di gennaio per completare l’organico con giocatori affidabili che ci consentano di fare il salto di categoria.
Per adesso cerchiamo di battere Pisa e Nocerina per finire degnamente il 2013.
Vorrei inoltre sentire meno critiche e vedere un maggiore afflusso di pubblico che inciti la squadra oltre il 90° minuto.
Forza Lecceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.