LECCE – C’è anche Lecce (assieme a Cagliari, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena) tra le città scelte dalla giuria europea presieduta da Steve Green tra le 6 candidate per Capitale Europea delle Cultura 2019.
Il commento del sindaco Paolo Perrone: “Più volte, nella mia vita, mi sono chiesto cosa sia la felicità. Ecco, forse stasera riesco a dare una risposta, seppure approssimativa, a questo dilemma: la felicità è ciò che provo questa sera. Quella gioia individuale e insieme collettiva che ti connette a tutti gli altri cuori on line su un’idea, un progetto, una battaglia. Quella sensazione che ti mozza il respiro e non ti fa trovare neppure le parole per esprimere il senso di contentezza che ti dà quasi la voglia di fare le capriole. La felicità è Lecce che supera il primo vaglio della commissione internazionale che deciderà della Capitale Europea della Cultura 2019, è sapere che si rimane solo in sei a contendersi questo primato. Sì, sono davvero felice – fatemelo dire – seppur consapevole del fatto che questo sia solo il primo step di un percorso che d’ora in poi si farà davvero difficile. Perché, da questo momento, la concorrenza sarà spietata, in tutti i sensi: di sei città ne resterà una. Noi, naturalmente, speriamo sarà Lecce: non nascondo, però, che il cammino adesso si fa davvero impervio. Ma ora non ho voglia di pensarci. Voglio pensare come se ce l’avessimo fatta, come se avessimo già tagliato il traguardo finale in un tripudio di festa, applausi, colori. Ora è tempo di festa e di ringraziamenti: grazie a tutte le istituzioni che ci hanno dato una mano, grazie alla Provincia, all’Università e alla Camera di commercio; grazie al sindaco Mimmo Consales e alla gente di Brindisi che hanno scelto di essere accanto a noi in questa battaglia, grazie allo staff e agli uffici comunali che hanno fatto sì che questo sogno si realizzasse. Ma grazie soprattutto alla città di Lecce, a quella società civile che per raggiungere questo traguardo si è riscoperta comunità di vincoli saldissimi, sensibilità culturale, senso di appartenenza, capacità di progettazione, città campionessa di lancio del cuore oltre l’ostacolo. Una città che, sognando, mi fa sognare: grazie, Lecce”.
Per Raffaele Parlangeli, direttore di candidatura di Lecce 2019, è una “soddisfazione europea e contagiosa. Lecce va avanti con forza. Ci ha sempre creduto ma con passo umile e deciso. Lecce sta cambiando volto grazie ad i finanziamenti europei. E’ un’onda positiva che ci ha galvanizzato sin dal 2000 con il programma Urban che ha trasformato l’immagine della città. Ora dovremo rafforzare i servizi ed un’offerta culturale internazionale per amplificare ricadute sul nostro territorio e divenire una città Smart ed una città delle opportunità per i giovani. Bisogna crederci sempre di più: ora è il successo di una comunità che vuole essere sempre più europea e che lavora da anni per far conoscere Lecce in Europa e nel mondo. Grazie a tutti. E’ il successo di tutti!”
La giuria europea tornerà a riunirsi nell’ultimo trimestre del 2014 per valutare i progetti modificati delle città pre-selezionate sulla base delle indicazioni e delle raccomandazioni formulate dalla giuria stessa.
Anche Confindustria Lecce si associa agli auguri e formula i più vivi complimenti all’Amministrazione Comunale per aver centrato l’obiettivo dell’inserimento di Lecce tra le sei candidate italiane a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Confindustria Lecce ha sempre creduto nella forza della cultura, quale volano per lo sviluppo e, per tale motivo, ha espresso profonda soddisfazione per il risultato ottenuto, che la vede al fianco di città affascinanti e cariche di suggestioni quali Cagliari, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena.
“Un successo che premia non solo la nostra bella città – afferma il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris – ma anche tutti gli attori pubblici e privati e lo staff che hanno lavorato in maniera costante e convinta alla redazione dello splendido dossier che ha superato il primo scoglio dell’esame della giuria presieduta da Steve Green. Ora si apre un cammino altrettanto importante, nel quale il Territorio tutto dovrà impegnarsi per rendere davvero Lecce centro propulsore di cultura e, con essa, di crescita civile, sociale ed economica. Un anno nel quale migliorare la città, rendendola maggiormente fruibile, vivibile e, soprattutto, collaborare per fare di Lecce il punto di riferimento imprescindibile per il mondo dell’arte e della cultura. Tutti – imprese, cittadini, istituzioni politiche, economiche, sociali, mondo accademico, delle professioni, sindacati, ecc. – sono chiamati ad essere protagonisti di questo cambiamento“.