ROMA (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce gioca un buon primo tempo ma cede i 3 punti alla Lazio che trova nel secndo tempo la rete della vittoria con Felipe Anderson. Giallorossi autorevoli per 45 minuti ma nella ripresa manca lo spunto vincente sotto porta per tornare a casa con un risultato positivo che avrebbe meglio rispecchiato l’andamento della partita. Bene Gendrey, Baschirotto ed Almqvist. Non brilla neppure stavolta Krstovic, al pari di Strefezza e Gonzalez.
FALCONE voto: 6
Beccato dai tifosi laziali per la sua fede romanista, si oppone al 12° ad Isaksen che gli tira addosso da pochi passi. Resta quello l’unico episodio degno di nota del primo tempo. Nella ripresa il primo campanello d’allarme è un tiro a giro di poco alto di Zaccagni al 53′, poi Felipe Anderson trova al 58′ la rete del vantaggio su triangolazione con Luis Alberto. Nel finale Immobile lo stuzzica subdolamente con la curva nord laziale che lo fischia fino al rientro negli spogliatoi.
GENDREY voto: 6,5
Per niente intimorito dal blasone dei dirimpettai, gioca un gran primo tempo fatto di anticipi, punizioni conquistate, inserimenti nella metà campo dei capitolini e continui falli subiti soprattutto da Zaccagni che allo scadere di frazione lo provoca ripetutamente fino a fargli sventolare un cartellino giallo immeritato per reciproche scorrettezze ed accenno di reazione. Esce zoppicante dopo 10 minuti del secondo tempo per problemi fisici ed il Lecce perde in dinamismo e spinta.
→ (dal 57′) VENUTI voto: 5,5
Paga la differenza di passo e velocità con Zaccagni che lo mette in crisi appena ne ha la possibilità. Al 76′ si fa ammonire pure lui proprio per un fallo sul numero 20 della Lazio. Con l’uscita dell’esterno d’attacco avversario rifiata un minimo nel finale di match.
BASCHIROTTO voto: 6,5
Gioca con la fascia da capitano al braccio e guida con autorevolezza la retroguardia giallorossa che nel primo tempo offre solo una possibilità ai padroni di casa di concludere nello specchio della porta di Falcone. Per il resto, controlla bene gli avanti di Sarri e partecipa attivamente alla costruzione dal basso con cui il Lecce fa trascorrere il cronometro. Tiene alta la concentrazione fino al trplice fischio, evitando il raddoppio di Immobile da distanza ravvicinata.
PONGRACIC voto: 5,5
Con il continuo giro palla dal basso contribuisce ad aumentare i minuti di possesso palla del Lecce. In marcatura è ineccepibile per tutti i primi 45 minuti. Al 33′ ha sulla fronte un’ottima chance per colpire sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma l’occasione sfuma di poco. Nel secono tempo si fa prendere d’infilata dagli attaccanti della Lazio nell’azione del gol in cui si perde colpevilmente Felipe Anderson. Perde di lucidità e nel finale assiste passivamente ad un altro scambio ravvicinato tra Luis Alberto e Immobile su cui Baschirotto ci mette una pezza in extremis.
GALLO voto: 6
Puntiglioso e attento in cpertura, non disdegna qualche sortita nella metà campo avversaria a portare palloni dalle parti di Almqvist. Si distingue nei recuperi sui portatori di palla biancocelesti e non sfigura affatto all’Olimpico. Dà tutto quel che aveva nelle gambe fino all’ingresso del compagno di reparto.
→ (dall’85’) DORGU voto: S.V.
KABA voto: 6
Troppo compassato palla al piede, sbaglia diverse volte la misura del passaggio per gli esterni d’attacco. Al 33′ non finalizza una buona percussione di Almqvist che dalla sinistra mette un invitante pallone in area. Clamorosa l’indecisione al 43° quando cerca di sistemarsi il pallone recuperato da Gonzalez al limite anziché calciare di prima intenzione. Al 62′ reclama un possibile rigore per spinta di Pellegrini ma il VAR lascia preoseguire. Al 70′ è ancora lui protagonista di una deviazione al volo su cross basso di Gallo ma il pallone termina abbondantemente a lato in quella che risulta la sua ultima giocata prima della sostituzione.
→ (dal 72′) BLIN voto: 6
Mossa per ridisegnare tatticamente il Lecce chiamato a rincorrere il pareggio senza offrire il fianco alle ripartenze boancocelesti.
RAMADANI voto: 6
In mezzo al campo si danna l’anima per chiudere le linee di passaggio alla Lazio. I dirimpettai provano più volte con tocchi di prima o finezze tecniche per eludere il pressing asfissiante ma lui tiene botta. All’81’ commette un fallo su Rovella che viene sanzionato con un’ammonizione anche se gli avversari volevano l’espulsione per entrata violenta che il VAR non conferma.
GONZALEZ voto: 5,5
Per tutto il primo tempo è utile nei rovesciamenti di fronte che i salentini propongono non appena tornano in possesso del pallone. Fa filtro come occorre a centrocampo e da raccordo con l’attacco alla bisogna. Poi si inceppa e inizia a girare a vuoto, perdendo qualche contrasto di troppo in mezzo al campo e cercando di farsi fischiare punizioni inesistenti. Allora viene richiamato in panchina.
→ (dal 72′) STREFEZZA voto: 5
Una scivolata, tre aperture fuori misura e tanta confusione palla al piuede fotografano il suo passaggio sul prato dell’Olimpico. Neppure in un Lecce a trazione avanazata con 4 attaccanti in campo trova il modo di rendersi pericoloso. Partire ancora dalla panchina è un segnaale chiaro che il suo allenatore gli manda ma lui resta abulico alla chiamata in causa.
OUDIN voto: 5,5
Suo il primo tentativo do battuta a rete del match ma la mira non è quella delle giornate migliori. Gli verrebbe da mangiarsi le mani quando manca l’impatto col suo sinitro in piena area laziale su assist al bacio di Almqvist sprecando una ghiotta chance per sbloccare la gara. In fase di costruzione è a tratti elegante e concreto allo stesso tempo. Come spesso però gli succede, col passare dei minuti cala di intensità fino al cambio per modificare il modulo in campo.
→ (dall’85’) PICCOLI voto: S.V.
Finale di gara con il 4-4-2 a far coppia con Krstovic nella disperata ricerca del pareggio. Scelta apparsa un po’ tardiva.
KRSTOVIC voto: 5,5
Gioca ancora titolare per scelta tecnica a dimostrazione che D’Aversa e la società credono in lui e aspettano il suo ritorno al gol. All’11° ha sul destro la prima occasione per battere a rete dell’incontro ma calcia tra le braccia di Provedel che sventa la minaccia. Alla mezz’ora arriva invece con un pizzico di ritardo su ottimo cross dal fondo di Gendrey. Dà il proprio contributo in pressione alta sui difensori avversari. Al 67′ conferma il momento-no non inquadrando lo specchio dello porta su incornata susseguente un cross dalla destra di Almqvist. Non gli capitano più occasioni buone neppure quando gioca con Piccoli accanto nel finale di match.
ALMQVIST voto: 6
All’andata decise la sfida insieme a Di Francesco. Oggi era invece al rientro dal 1° minuto tra i titolari dopo lungo tempo. Cerca di sfruttare la propria velocità inizialmente lungo la fascia sinistra. I compagni lo servono poco e male per tutti i primi 45 minuti, allora tenta di trasformarsi in uomo-assist e per due volte offre palloni invitanti ai colleghi di reparto. Dopo lo svantaggio viene dirottato sulla destra e offre un paio di buoni spunti in cui però non trova la via del tiro o del passaggio vincente.
All. D’AVERSA voto: 5,5
Gran bel primo tempo per il Lecce che tiene botta agli attacchi iniziali dei laziali e poi sale in cattedra tenendo in mano il pallino del gioco. Il gioco di Sarri soffre davanti all’aggressività dei giallorossi che fanno del pressing la loro arma in più. Si pecca, tuttavia, ancora di scarsa incisività negli ultimi 18 metri e questo “vizio” si dimostra difficile da eradicare. La sua squadra paga a caro prezzo il golletto incassato nella ripresa e resta a rimuginare sulle occasioni non concretizzate che avrebbero portato almeno un punto meritato. La china intrapresa dalla squadra preoccupa, al pari dei prossimi impegni in calendario.