BOLOGNA (di Pierpaolo Sergio) – Nelle pagelle di Bologna-Lecce spiccano i voti insufficienti di gran parte dei giallorossi che giocano la peggiore partita di questa prima parte di stagione. I ragazzi di Baroni si ritrovano con molti interrogativi a cui dover trovare al più presto risposta e soluzione se non si vuol rischiare di perdere tempo e ulteriore terreno in classifica. Un secondo tempo appena, appena accettabile non cancella una prestazione complessivamente deludente. E per i rossoblù arriva la prima vittoria in campionato con conseguente scavalcamento del Lecce in graduatoria.
FALCONE voto: 5,5
Da quando è a Lecce non è ancora riuscito a neutralizzare un rigore. Non intuisce infatti neppure la battuta del penalty di Arnautovic che lo spiazza e porta in vantaggio i felsinei in apertura di match. Il Bologna lo tiene costantemente sulla corda e commette anche qualche errore di troppo come su un’uscita a vuoto, anche se compie anche qualche buona parata. Al 34′ arriva però anche il raddoppio di Ferguson sugli sviluppi di un calcio d’angolo e per i giallorossi si fa notte fonda. Nella ripresa si vede all’90’ quando nega a Posch il possibile terzo centro in contropiede.
GENDREY voto: 4,5
Baroni gli affida ancora una maglia da titolare dopo la panchina di lunedì scorso. Ingenuo in occasione del fallo da rigore che col penalty che viene concesso dopo l’on field review su chiamata del VAR. Il fallo su Aebischer è frutto di una giocata avventata in piena area in cui palesa tutta la sua inesperienza. Per il resto si affaccia nella metà campo avversaria sporadicamente senza mai andare al cross e più volte finisce con l’essere preso in mezzo dai raddoppi dei rossoblù.
BASCHIROTTO voto: 5,5
Gioca di nuovo al centro della difesa dopo essere tornato nello scorso turno sulla fascia destra. Palesa qualche affanno di troppo in marcatura su Arnautovic che è un attaccante che ha pure lui un fisico possente. Perde qualche duello di troppo e concede ampi spazi sulle ripartenze dei padroni di casa a cui sopperisce con il solito ardore. In avvio di secondo tempo ha sulla fronte un’ottima palla per accorciare lo svantaggio ma la conclusione finisce di poco a lato. Termina la gara con un cartellino giallo per reciproche scorrettezze con Arnautovic.
PONGRACIC voto: 5,5
La scorsa sontuosa prova offerta contro la Fiorentina non è pienamente replicata contro gli uomini di Thiago Motta. Neppure lui sembra garantire la necessaria protezione alla porta di Falcone col Bologna che arriva troppo facilmente alla conclusione e al fraseggio in piena area leccese, anche se ad avercene di giocatori del genere sarebbe già un bel punto di partenza.
PEZZELLA voto: 4,5
Riproposto titolare per la squalifica di Gallo sull’out mancino, fatica e non poco a farsi vedere in avanti ed a contrastare le incursioni avversarie su quel versante. Primo tempo anonimo e scialbo, senza sussulti, ma in questo non è per lo meno e purtroppo il solo. Stessa musica anche nella ripresa. Mai uno spunto o una giocata pulita, ma solo errori di misura e chiusure fin troppo allegre. L’auspicio è che si tratti solo di uno stato di forma da migliorare.
ASKILDSEN voto: 5
Il suo match è tutto e solo una lunga sequela di snervanti stop e retropassaggi al proprio portiere. In copertura è alquanto leggerino e nella fase di possesso non ha la lucidità di aprire varchi nell’attenta retroguardia del Bologna che controlla senza problemi le velleità offensive degli ospiti negli ultimi trenta metri del terreno di gioco. All’intervallo viene così avvicendato per dare più peso e inventiva al centrocampo.
→ (dal 46′) DI FRANCESCO voto: 5
Inizia a spron battuto facendosi vedere in area avversaria a più riprese ma poi si spegne via via senza incidere. Spreca un paio di occasioni in area avversaria per andare in gol sbagliando la scelta della giocata.
HJULMAND voto: 5
Al rientro dal turno di squalifica, appare appannato e lento. Perde tanti palloni a centrocampo, come gli sta succedendo nel recente passato, innescando le ripartenze del Bologna. Stenta a dare la carica ai compagni e gioca in apnea rincorrendo i possessori di palla rossoblù. Si fa pure ammonire ed il suo allenatore preferisce richiamarlo in panchina per non correre altri rischi.
→ (dal 73′) BLIN voto: 5,5
Inserimento che non dà e non toglie nulla a questo Lecce apparso oggi pomeriggio alquanto sciatto e sbadato.
GONZALEZ voto: 5,5
Galleggia tra centrocampo e attacco, ma l’inerzia della partita lo tiene più spesso ancorato a ridosso della propria area di rigore a dare manforte alla sua squadra. Ne consegue che in attacco crea molto poco e ciò complica ulteriormente le cose in casa Lecce. Si fa vedere al 75′ con una spizzata di testa su punizione ma non impensierisce il portiere emiliano. Nel finale subisce un fallaccio da tergo da Medel che viene solo ammonito dal salomonico arbitro Sozza ma che avrebbe meritato di sicuro ben altra sanzione per la pericolosità.
STREFEZZA voto: 5
Prova a fare movimento lì in avanti dove il Lecce fa maledettamente fatica a creare occasioni e trame offensive. Anche lui naufraga nel nulla offerto dai salentini e resta a guardare l’impotenza sua e degli altri compagni di reparto nell’arrivare dalle parti di Skorupski. Resta in campo fino ad un quarto d’ora dalla fine dell’incontro ma senza trovare mai uno spunto vincente e viene sostituito.
→ (dal 73′) RODRIGUEZ voto: 6
La sua voglia di spaccare il mondo e la sua generosità non sortiscono effetti se non quello di dare un po’ di da fare alla difesa di Thiago Motta dopo lungi tratti di insperata vacanza.
CEESAY voto: 4,5
Tanti errori tecnici nel controllo della sfera e negli appoggi verso i compagni. Sul corner che porta al raddoppio felsineo si abbassa anziché coprire la traiettoria del pallone che poi va a impattare sulla fronte di Ferguson al suo primo gol in Italia. Nella ripresa non si vede mai recapitare un pallone da sfruttare e, senza lasciare traccia del suo passaggio al Dall’Ara, alla fine esce dal campo per tentare la carta Colombo.
→ (dall’83’) COLOMBO voto: S.V.
Spiccioli di gara per lui in cui non riesce a farsi notare.
BANDA voto: 4,5
Assolutamente inconcludente. Per tutti i primi 45′ cerca più e più volte di sfondare lungo la fascia mancina ma la marcatura avversaria è ferrea e lo stoppa sul nascere. Si agita e si dimena ma non cava un ragno dal buco. Pressoché nullo l’apporto che dà in zona-gol. Resta così negli spogliati alla fine del primo tempo.
→ (dal 46′) OUDIN voto: 6
Ha il merito di dare almeno un po’ di filo da torcere alla retroguardia bolognese. Al 78′ è suo il primo tiro nello specchio della porta dei padroni di casa, replicato cinque minuti più tardi da un altro tentativo ed una botta in pieno recupero che avrebbe meritato ben altra sorte. Tra le pochissime note positive del Lecce in un pomeriggio plumbeo.
All. BARONI voto: 5
Alla vigilia della trasferta in terra bolognese si era detto soddisfatto dell’impegno messo dalla squadra in settimana e che per fare punti al “Dall’Ara” sarebbe servito essere perfetti. Il campo dimostra tutta un’altra verità, pur al netto della ovvia presenza di un avversario quadrato e motivato che ha saputo leggere e preparare alla perfezione il match, irretendo le giocate giallorosse. Più di un passo indietro rispetto alle recenti uscite. Come già avvenuto contro i viola nella ripresa, quando le cose vanno male e c’è da cambiare marcia i problemi si accentuano. Diventa così difficile porre rimedio con i cambi quando ci sarebbe da sostituire mezza squadra. Senza ordine e senza idee il percorso di crescita invocato dopo ogni gara si fa sempre più complicato. Un secondo tempo appena più attento e volitivo del primo era il minimo sindacale da proporre e almeno lo si è avuto. Ad ogni modo, qualche elemento finora relegato troppo a lungo in panca (si legga Oudin) meriterebbe più considerazione visto il rendimento dei titolarissimi.