LECCE – Le strade del Lecce e di Liverani si sono divise ad appena quattro giorni dall’inizio della nuova stagione agonistica. Si è persa nel frattempo una settimana importantissima per delineare lo scheletro della squadra che verrà, creando ritardi e difficoltà che non erano certo preventivabili. Domenica prossima è stato infatti fissato il raduno dei 23 calciatori attualmente in rosa, ma ai quali ora manca il condottiero. Una separazione che ha destabilizzato l’ambiente della tifoseria salentina già perplesso dopo le dimissioni del dottor Palaia, annunciate oggi in tarda mattinata.

Un altro fulmine a ciel sereno che ha creato sorpresa e sollevato una serie di interrogativi a cui, al momento, è difficile dare risposte. Alla base della decisione della società di dare il benservito all’allenatore che ha conquistato il doppio salto dalla Serie C alla Serie A ci sarebbero dubbi espressi dallo stesso tecnico romano alla dirigenza leccese sul progetto a lungo termine illustrato dal presidente Saverio Sticchi Damiani in sede di presentazione alla stampa del nuovo responsabile dell’area tecnica giallorossa, Pantaleo Corvino, avvenuta in città lo scorso 10 agosto.

Dopo l’incontro tra il mister e Corvino di una settimana fa che sembrava aver aperto un nuovo ciclo, lo stesso Liverani avrebbe poi tardato a firmare il prolungamento del contratto fino al 2023 con il club di via Costadura, con un ingaggio da 500mila Euro a stagione, proprio a causa di alcune sue perplessità. Una scelta che ha spiazzato la dirigenza leccese, smaniosa di mettersi al più presto al lavoro per asllestire una squadra all’altezza della situazione. Da qui l’irrigidimento sfociato nell’esonero che ora apre il toto-allenatore per la panchina del Lecce.

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