TARANTO – Sono circa 50mila (ma è un numero destinato a crescere) le firme della petizione online lanciata sulla piattaforma Change.org. La richiesta è di intitolare a Nadia Toffa il reparto Oncoematologico pediatrico dell’Ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto.
La conduttrice de “Le Iene” scomparsa il 13 agosto scorso proprio a causa di un cancro, era cittadina onoraria di Taranto e si era spesa molto a favore dei bambini tarantini colpiti da questo tipo di malattia, legando il suo nome al quartiere Tamburi (il più esposto alle emissioni del siderurgico) e sposando la raccolta fondi “Ie jesche pacce pe te” (Io esco pazzo per te).
“Intitolare il reparto di oncoematologia pediatrica di Taranto a Nadia è un gesto che ha un grande valore simbolico – spiegano i sostenitori della petizione Alessandra Marotta e Tiziano De Pirro – Nadia ha cercato di proteggere questi bambini quando era in vita, ci piace pensare che oggi possa continuare a farlo in un modo diverso, anche se non è più con noi”.
Pochi giorni fa, Alessandra Marotta ha perciò lanciato la petizione sul web “Intitolare a Nadia Toffa reparto di Oncoematologia Pediatrica del SS.Annunziata di Taranto”; il numero delle firme cresce a vista d’occhio, sta per arrivare a 50mila (in meno di una settimana). L’intento è far arrivare un messaggio forte al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ed alla Asl di Taranto, chiedendo aiuto anche al consigliere regionale Renato Perrini che ha sempre accolto Nadia Toffa durante le sue visite nel capoluogo jonico.
Nel testo della petizione si legge: “La conduttrice de Le Iene Nadia Toffa è scomparsa il 13 agosto a causa di un tumore. Era cittadina onoraria di Taranto su delibera del Consiglio comunale della città jonica. Questo riconoscimento le era stato dato per le sue battaglie in difesa della salute dei tarantini, dei bambini in particolare modo, costantemente minacciata dall’inquinamento del polo siderurgico. Grazie a Nadia Toffa, Taranto ha un reparto Oncoematologico Pediatrico. Credo che sia giusto dare a questo reparto il suo nome per ringraziarla dell’impegno e della speranza che ha regalato a genitori e bimbi di Taranto poco fortunati”.