LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Lecce-Cosenza, posticipo della 31ª giornata del campionato di Serie B, vede i giallorossi centrare il filotto perfetto di vittorie in casa in altrettanti impegni consecutivi concessi dal calendario. Nelle pagelle, eroi di giornata risultno gli autori dei gol: Tabanelli e La Mantia, arrivati rispettivamente a 7 e 15 centri personali. Ma ci sono anche le prestazioni di Jacopo Petriccione, Fabio Lucioni e Panagiotis Tachtsidis a meritarsi la menzione.
VIGORITO: Dopo un solo minuto di gioco vede interrompersi l’imbattibilità che durava da due match. Garritano lo beffa a freddo poi non corre più altri pericoli e controlla senza patemi fino al 94′. VOTO: 6
VENUTI: Tanta corsa sulla fascia destra e tanti palloni messi in mezzo ma senza la necessaria precisione. Deve stringere i denti in marcatura per non farsi prendere d’infilata sulle veloci ripartenze degli uomini di Braglia. Il secondo tempo lo vede più libero di portarsi in attacco con più convinzione e crea superiorità sul suo binario di competenza. VOTO: 6,5
LUCIONI: Orfano di Meccariello, stenta a trovare la giusta intesa con Marino e il Cosenza ringrazia mettendo a ferro e fuoco l’area leccese nei primi venticinque minuti. Tocca a lui prendere per mano la retroguardia. Da manuale un recupero davanti Vigorito sotto la Nord che gli vale applausi scroscianti. VOTO: 7
MARINO: Prova da incubo al rientro da titolare. Si perde l’avversario in occasione del gol del vantaggio ospite e commette diverse leggerezze che potevano costare care. Si riprende comunque strada facendo e concede poco. VOTO: 5,5
CALDERONI: Solita spinta in avanti ma tanta sofferenza in copertura dove patisce l’iniziale velocità di Bittante e compagni. Dalla sua fascia il Cosenza sfonda con preoccupante continuità. Sale di tono nella ripresa come tutto il Lecce e mena le danze lungo la sua zona di competenza. VOTO: 6,5
PETRICCIONE: Il pressing cosentino gli toglie aria e spazio per ragionare e dettare il passaggio. Il clima da battaglia impone concretezza e lui si cala presto nel ruolo. Suo l’assist per La Mantia nel gol del 2-1 giallorosso. Grande spirito di sacrificio e condizione fisica ottima. VOTO: 7,5
ARRIGONI: Ritorna in campo dal 1′ con la fascia di capitano al braccio in una gara complicata come ci si aspettava. Da ex sente particolarmente la sfida e ci mette un po’ prima di trovare le giuste misure. Esce dopo un’ora di gioco senza sussulti particolari. VOTO: 6 ↔ (dal 13′ st) TACHTSIDIS: Delizioso il tocco di prima con cui smarca Mancosu nell’azione del terzo gol leccese. Prezioso e raziocinante come serviva in qualla fase del match. VOTO: 6,5
TABANELLI: Settimo sigillo stagionale per il numero 23 giallorosso che stavolta si regala una staffilata dal limite per fare esplodere di gioia il “Via del Mare“. L’atteggiamento dei silani lo impegna anche in copertura e si merita applausi a scena aperta per un recupero su Embalo lanciato a rete. VOTO: 7,5
MANCOSU: Come per Petriccione, anche su di lui la guardia montata dai calabresi è arcigna e spietata. Girovaga sulla trequarti, ma stasera paga anche lui un po’ di stanchezza. Almeno fino al momento in cui prende per mano la sua squadra e per gli ospiti iniziano i dolori. Non va in gol e allora si traveste da assist-man. VOTO: 7
FALCO: Scheggia il palo con un colpo di testa che rappresenta il suo unico acuto del primo tempo. Stranamente impreciso, perde diversi duelli e sbaglia tanto in appoggio e nei tiri verso la porta avversaria. Diventa comunque prezioso quando tiene palla e fa respirare la squadra. VOTO: 6 ↔ (dal 13′ st) MAJER: Ingresso buono per fare densità a centrocampo. S.V.
LA MANTIA: Nonostante apparisse stanco e sia stato servito poco e male dai compagni nel primo tempo, nella ripresa sale in cattedra e mette a segno una doppietta che vuol dire primo posto per la sua squadra. Fino ad allora la difesa del Cosenza lo aveva messo spesso in fuorigioco, ma quando ha deciso di lasciare il segno ha colpito con puntualità. Doppietta che significa anche record personale di reti. VOTO: 8 ↔ (dal 28′ st) PALOMBI: Stavolta gioca qualche minuto in più rispetto alla gara col Pescara. Porta palla in un paio di ripartenze anche se non va al tiro. S.V.
All. LIVERANI: Che il Cosenza fosse uno dei più scorbutici avversari lo aveva messo in preventivo. Stesso discorso per la condizione della squadra che non poteva essere brillante dopo gli impegni ravvicinati di questo periodo. Ma questo gruppo ha cuore immenso e carattere, in più accetta la sofferenza quando è il caso per poi colpire al momento opportuno e portare a casa un successo che profuma tanto di Serie A. Fondamentale l’ingresso in campo di Tachtsidis che spezza gli equilibri. VOTO: 7,5