LECCE (di Gabriele de Pandis) – Il sostituto di Manuel Scavone viene da lontano, dalla fredda Russia. Lo sloveno Zan Majer, svincolatosi dal Rostov, è pronto a sposare la causa giallorossa. Le visite mediche andate a buon fine nella giornata di oggi hanno definitivamente posto l’ultimo tassello all’accordo tra le parti. Il 26enne sbarca così in Italia dopo una prima parte di campionato con sole panchine in campionato e 2 presenze in coppa nazionale. La Premier Liga russa, seppur mantenendo la ovvia pausa invernale per motivi climatici, si svolge anch’essa nel periodo agosto-maggio.
La stagione passata, però, rappresentò la crescita dell’atleta, passato dagli sloveni del Domzale, dove ha militato dal 2012, al Rostov. 13 presenze (9 da titolare) gli han permesso di far parte dello scacchiere di Valeri Karpin, che lo ha impiegato da mezzala destra e regista.
Il Domzale è stata quindi la tappa più importante della carriera di Majer, portato nella massima serie slovena dopo la Druga Liga (Serie B) vinta con il NK Aluminij a 19 anni. Le cinque stagioni con i gialloverdi sono caratterizzate da 148 presenze, 11 reti e 7 assist. Due di queste reti le realizza nei preliminari di Europa League, giocati nel 2015/’16 (out al primo turno coi serbi del Cuckaricki) e 2016/’17. Le vittime di Majer? I Lusitanos (Andorra) col gol del definitivo 1-2 e lo Shakhtjor Soligorsk (Bielorussia), battuto nel secondo turno. Il sogno-gironi, quell’anno, finì contro il West Ham, battuto in Slovenia ma vittorioso 3-0 ad Upton Park.
Majer gode già di un particolare estimatore in Italia: Rodolfo Vanoli, calciatore del Lecce dal 1984 al 1989 ed oggi allenatore del Bisceglie, che ha commentato a gianlucadimarzio.com il suo incrocio con il neocentrocampista giallorosso, incontrato da avversario. Vanoli allenava l’Olimpia Lubiana, mentre Majer militava nel Domzale.
“È forte tecnicamente, grintoso: chiesi ai miei dirigenti di prenderlo come rinforzo, ma alla fine fu tolto dal mercato e non riuscimmo a toglierci questo sfizio. È un calciatore pronto per vestire la maglia giallorossa – rivela Vanoli -. Quando l’ho visto, mi sono fatto di lui l’idea che potesse essere un ottimo play. Per caratteristiche, però, può anche ricoprire il ruolo di mezzala. È molto forte tecnicamente, ha un buon tiro e si fa sentire anche in fase realizzativa. Poi sa tirare i calci piazzati. In Slovenia li batteva lui. Ci vorrà un po’ di tempo perché si adatti al nostro calcio”.
La stagione 2017/’18, quella del passaggio in Russia, ha permesso a Majer anche l’esordio in nazionale. Il 2 giugno 2018, l’allora calciatore del Rostov si è ritagliato 20’ nell’amichevole Montenegro-Slovenia, vinta dagli ospiti 0-2.
Il centrocampo non è di certo il reparto più povero della Slovenia, selezione che comunque manca dalle grandi manifestazioni dai Mondiali in Sudafrica del 2010 (qualificazione agli ottavi fallita nel Gruppo C con Inghilterra, Stati Uniti e Algeria nonostante i 4 punti).
L’oggi CT Matjas Kek può contare su centrocampisti del calibro di Kampl del Bayer Leverkusen, Stulac del Parma, Khrin del Nantes (ex Inter) e Zajc, fresco rifinitore del Fenerbahce dopo l’ascesa di Empoli. Majer cercherà di lasciare il segno a Lecce anche per tornare a sgomitare contro i titolarissimi.
Il neo-acquisto è il settimo calciatore sloveno della storia del Lecce. Se appare ovvio il ricordo di Sebastjan Cimirotic, sfortunatissimo a causa di una serie di infortuni gravissimi che stopparono a 3 il bottino dei gol in 25 presenze, non si può dire lo stesso degli spauracchi Patrik Bordon e Anej Lovrečič, che completano il quadro insieme ai pionieri Enrico Engel, Giordano Scher e Bruno Scher, tutti nati a Capodistria e calciatori del Lecce nel periodo tra le due Guerre Mondiali.
Cimirotic arrivò a Lecce dopo i gol segnati in patria (Olimpia Lubiana) e all’Hapoel Tel Aviv. Indelebile è la rete che l’attaccante segnò a Trieste per decidere un’Italia-Slovenia 0-1 ben poco amichevole (video), come indimenticabile rimane una gran giocata conclusa con una traversa paurosa colta allo stadio “Friuli” di Udine. (video).
Bordon, punta centrale, sbarcò nel Salento nel 2007/’08 a 19 anni dal Koper. Le presenze? Appena 1, ma soltanto in Avellino-Lecce del campionato Primavera.
Prometteva bene invece Lovrečič, play dal piede educato, anch’egli proveniente dal Koper. La comunanza continua con l’1 alla voce caps, ma in Serie B. Era Rimini-Lecce (2-3) e lo sloveno sostituì Ardito per dare fosforo e geometrie al centrocampo in un match conquistato al 90’ grazie al gol di Tulli.
Una curiosità. In quel Lecce allenato da Beppe Papadopulo, Lovrečič portava la maglia numero 10. Ora, a seguito della partenza di Lepore per Monza, la casacca è libera. Majer ci farà un pensierino nonostante il precedente non proprio glorioso?
[…] – È già iniziata l’avventura di Zan Majer con il Lecce. Giocherà col numero 34, nonostante il 37 fosse quello preferito ma, per il […]