LECCE – Sono ore di decisioni importanti e sofferte per Checco Lepore, ad oggi ancora capitano (anche se poco impiegato) del Lecce, come testimonia l’eloquente riflessione condivisa su facebook e riportata nell’immagine qui pubblicata.
Il numero 10 giallorosso è tentato dalle offerte di trasferimento che gli sono arrivate da più parti d’Italia, ma l’idea di avvicinarsi ai posti in cui vive la sua famiglia (Varese) potrebbe avere la meglio in una scelta che mette comunque e comprensibilmente in conflitto cuore e ragione.
C’è infatti l’ambizioso Monza di Silvio Berlusconi a far vacillare il calciatore, che gode dell’affetto e della stima della maggior parte del tifo giallorosso e che ha il Lecce tatuato non solo sulla pelle. C’è in ballo un contratto in scadenza, che il sodalizio brianzolo è pronto a prolungare di altri 12 mesi. In più, e non è roba di poco conto, la possibilità di dire ancora la sua scendendo in campo e non restando in panchina come accade con mister Liverani.
La doppia esperienza con addosso la maglia della sua città, unita ai risultati sportivi ottenuti in entrambe le occasioni, ne fanno uno dei simboli della squadra salentina. Lepore col Lecce ha infatti centrato la promozione in Serie A nella stagione 2009/’10 (11 presenze, 1 gol all’Ancona) con Gigi De Canio come allenatore e quella dell’anno scorso in Serie B, la più sofferta e vissuta da protagonista, con tanto di fascia da capitano al braccio. Passando per il ritorno a casa del 2014, grazie al contratto che gli offrì la dirigenza Tesoro.
In questo torneo, in un Lecce rivoluzionato in estate ed in cui gli “eroi” della cavalcata verso la Cadetteria sono finiti pressoché tutti in naftalina, gli spazi anche per lui si sono notevolmente ridotti e, nonostante per la società non fosse tra gli elementi in uscita, la proposta del club brianzolo ha cambiato le carte in tavola.
Lepore è pronto a dire addio al “suo” Lecce ed all’ambiente giallorosso consapevole di aver scolpito il suo nome nell’albo d’oro del sodalizio salentino. Una storia lunga 10 anni, costellata da un totale di 168 presenze e 23 reti, con la Coppa Ali della Vittoria e quella della promozione in Serie B in bacheca a suggellare una bellissima storia da raccontare.