LECCE – Parola a Federico Coppitelli, ex allenatore del Lecce Primavera con cui nella stagione 2022/2023 ha vinto uno storico scudetto e che poi ha lasciato per andare all’Osijek, formazione di Serie A croata con la quale si è però separato al termine dell’annata recentemente finita. Il tecnico romano ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Tuttomercatoweb.com, andando ad analizzare dunque diverse tematiche, fra cui la sua ultima esperienza lontano dall’Italia, l’acquisto a titolo temporaneo di Francesco Camarda dei giallorossi, ma anche ciò che gli riserverà il suo futuro come allenatore, non chiudendo le porte ad un ipotetico incarico in patria.
Questa la disamina di Coppitelli sulla sua avventura all’Osijek, per poi passare al tema dell’esagerata – o meno – fame di vittoria nelle giovanili: “Quella in Croazia è stata una esperienza bellissima. Tendiamo a snobbare certi campionati quando non sono di prima fascia, quando invece ci sono realtà molto importanti. Io ho vissuto lì 9 mesi lunghi, bellissimi, abbiamo giocato due volte a Spalato contro l’Hajduk davanti a 50mila spettatori e due volte a Zagabria. Tre volte abbiamo battuto la Dinamo, ho giocato in Conference League… Un’esperienza che mi ha arricchito molto. Troppa fame di vittoria nelle giovanili? Non ho mai capito questa cosa. Da sempre ho lavorato nei settori giovanili, penso semplicemente che si possa fare un grande lavoro, lavorare sui giocatori e, contemporaneamente, cercare di vincere. Negli altri sport è così, nel tennis esistono le classifiche dei bambini di 8 anni, senza voler fare paragoni. Poi dal bianco al nero c’è una scala di grigi enorme, ma non mi piace che si demonizzi questa cosa. Esposito e Camarda? Ogni situazione va valutata chiaramente e non sta a me dire a tavolino cosa sia giusto per tutti. Dico solo che prima fanno certi step, prima secondo me capisci dove il loro percorso possa trovare delle difficoltà. E poi chiude così sul suo futuro: “Ho avuto la possibilità di parlare con tanti dirigenti, vedo che in tanti club puntano sempre di più sui giovani e questo mi piace. Vediamo cosa si può incastrare bene, sono ambizioso. Per quanto riguarda l’Italia, beh, chiaramente da italiano un ritorno mi stuzzica sempre”.