SASSUOLO (di Giovanni De Leonardis) – Al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia va in scena il “lunch match” della 33ª giornata del campionato di Serie A tra il Sassuolo ed il Lecce. Alla luce delle vittorie di ieri di Verona ed Empoli, la sfida assume particolare importanza in chiave salvezza, soprattutto per i padroni di casa, relegati al penultimo posto in classifica e, di conseguenza, con l’urgenza della vittoria. Diverso lo stato d’animo del Lecce, reduce dalla vittoria contro l’Empoli e forte dei suoi 32 punti in classifica, che invece può gestire la partita con maggiore serenità e senza l’assillo dei tre punti ad ogni costo.

Nel Lecce indisponibili per infortunio, Dermaku, Banda e Kaba (stagione finita per tutti e tre, per Dermaku nemmeno iniziata), Almqvist per squalifica e Ramadani per faringite. Rientra Krstovic dopo il turno di squalifica. Mister Luca Gotti decide di schierare il 4-4-2 con doppio centravanti (Piccoli e Krstovic), linea di mediana con Blin e Rafia, Oudin e Dorgu esterni e solita linea difensiva (Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Gallo); ovviamente Falcone tra i pali. L’allenatore degli emiliani, Davide Ballardini, non ha a disposizione per infortunio Berardi (stagione finita), Pedersen e Castillejo e schiera il consueto 4-2-3-1 con Pinamonti unico riferimento avanzato. Arbitra l’esperto Doveri della sezione di Roma 1, al VAR ci sono Pairetto ed Irrati. Giornata primaverile a Reggio Emilia, presenti oltre quattromila tifosi leccesi.

Il Lecce parte con il piede sull’acceleratore e dopo un quarto d’ora è in vantaggio per 0-2.
Già al minuto 6 Blin gira di testa un corner calciato da Oudin ma la palla risulta di poco alta sulla traversa. Tra il minuto 11 ed il minuto 15 i due gol del Lecce. Il primo scaturisce da un calcio di punizione di Oudin da posizione defilata nella metà campo avversaria; sulla traiettoria, indirizzata sul secondo palo, la difesa non interviene, Consigli non esce e Gendrey di testa la incrocia sul palo opposto: 0-1!

Il Sassuolo accusa il colpo e dopo soli quattro minuti il Lecce raddoppia; dalla metà campo leccese parte dai piedi di Pongracic una verticalizzazione per Gallo che si invola sulla sinistra e mette un traversone in area emiliana, Erlic si limita a guardare, Consigli ancora una volta non esce e così Dorgu si trova a calciare liberamente; piattone destro e 0-2 sotto la curva dei festanti supporters giallorossi. Solo una settimana addietro dopo un quarto d’ora il Sassuolo vinceva 2-0 sul Milan, quest’oggi dopo un quarto d’ora è sotto con lo stesso punteggio contro il Lecce, ma questo appartiene all’imponderabilità del gioco del calcio. Per i padroni di casa peggio di così la partita non poteva cominciare. Solo dopo la metà del primo tempo i neroverdi cercano di rendersi pericolosi ma il colpo di testa di Pinamonti al 24° e il tiro di Defrel poco dopo non inquadrano la porta di Falcone. In finale di tempo è ancora il Lecce ad andare vicino alla terza marcatura prima con Piccoli, che smarcato in area da Krstovic costringe la difesa ad un affannoso recupero, poi con Gendrey che gira verso la porta un cross di Dorgu ma la palla sorvola la traversa. Lo 0-2 accompagna le squadre all’intervallo e si può senza dubbio affermare che il risultato è coerente con quanto visto in campo.

Ballardini lascia negli spogliatoi Viti, Bajrami e Defrel per Doig, Volpato e Mulattieri. I cambi non sortiscono l’effetto sperato perché il Lecce è assoluto padrone del secondo tempo. Squadra corta, attenta, buona circolazione di palla, in vantaggio sulle seconde palle e con capacità di fare male quando si presenta l’occasione. In avvio di ripresa Krstovic di testa costringe Consigli alla parata a terra. Al 54° ancora un cross di Oudin per la testa di Dorgu e Ferrari salva quasi sulla linea di porta a Consigli battuto.

Si tratta solo del preludio allo 0-3 che giunge al minuto 60: rapida ripartenza del Lecce che dalla difesa, ancora con Pongracic, si appoggia su Krstovic, il montenegrino da centrocampo verticalizza per Piccoli che si invola verso la porta avversaria, Ferrari non riesce a contrastarlo, Consigli esce alla disperata ma l’attaccante giallorosso gli fa passare la palla sotto il corpo. Il triplice vantaggio di fatto chiude la partita. Il Lecce controlla la partita con un efficace giro palla e va vicino al poker con Piccoli (due volte), con Oudin e con Krstovic. Per il Sassuolo in tutta la ripresa solo un debole colpo di testa di Mulattieri che Falcone para facilmente ed un tiro dalla distanza di Pinamonti che esce alla destra della porta leccese. Le sostituzioni da una parte e dall’altra non hanno modificato l’inerzia di una partita che è sempre stata saldamente nelle mani dei salentini.

Al fischio finale di Doveri (buona la sua direzione), la squadra giallorossa (ed anche il presidente Sticchi Damiani) si raduna sotto la curva dei tifosi leccesi per il tripudio generale, preludio di una salvezza ormai a portata di mano. L’esatto contrario avviene sulla curva opposta, con i giocatori del Sassuolo a capo chino sotto i propri tifosi. Nel calcio, come nella vita, l’eterno contrasto di sentimenti tra chi vince e chi perde.

I tre punti odierni, l’ottima prestazione nonostante le assenze, i 35 punti in classifica, gli stratosferici numeri della gestione Gotti (10 punti in cinque partite con 4 clean sheet) lasciano ben intravedere un altro anno di Serie A nell’immediato futuro. Ma ci sono ancora 5 partite da disputare, 15 punti a disposizione per ciascuna delle contendenti, non ci si può certo fermare fino a quando l’aritmetica non certificherà chi si salva e chi retrocede. E sabato, testa al Monza!

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