MILANO (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce incassa un 3-0 carico di rabbia e delusione a San Siro contro il Milan e mastica amaro per le decisioni arbitrali che impongono ai giallorossi di giocare in 10 per oltre un tempo. Prima sconfitta per mister Gotti sulla panchina leccese, ma prestazione da cui trarre insegnamenti per il futuro. Il carattere non è macato ma a punire i salentini sono stati ancora una volta gli episodi sfavorevoli e qualche disattenzione in marcatura di troppo.
FALCONE voto: 6
I clean sheet consecutivi si fermano a quota 2. Incassa infatti al 6′ la rete di Pulisic al primo tentativo rossonero, complice anche una deviazione di Ramadani che imprime alla sfera una traiettoria imparabile. Un minuto dopo è reattivo sullo statunitense respingendo di pugni un’incornata da distanza ravvicinata. È salvato quindi da una deviazione di Venuti su tiro dal limite di Hernandez che termina sull’esterno della rete. Nulla può invece sul raddoppio dei padroni di casa quando la sfera si insacca alla sua sinistra dopo il leggero tocco di tempia di Giroud. Fino all’intervallo non corre poi altri rischi. Ripresa infuocata con il gol di Leao incassato con tutto il Lecce fermo a chiedere ed aspettare che il pallone fosse messo fuori per soccorrere Almqvist, quindi è la traversa a negare allo “sportivissimo” Hernandez di segnare il quarto gol, come fa ancora dopo qualche giro di lancette su un suo altro tiro dai 25 metri. Chiude quindi lo specchio a Jovic e non subisce altre reti in una sfida resa ancor più complicata del dovuto da fattori esterni.
VENUTI voto: 5,5
Schierato a sorpresa esterno di difesa a destra al posto di Gendrey per contenere le folate di Theo Hernandez e Leao, prova a sorprendere con un rasoterra Maignan al 12′ ma la conclusione è lenta e centrale. Compie il suo dovere per oltre un’ora, quindi accusa qualche difficoltà di troppo e qualche problema fisico e viene sostituito a 20′ dalla fine, qando Leao inizia a soverchiarlo.
→ (dal 69′) GENDREY voto: 6
Gli tocca vedersela contro Leao in un duello che all’andata sfumò dopo pochi minuti per l’infortunio del portoghese. Tiene la posizione e cerca di portare qualce pallone oltre centrocampo nello spezzone di match che disputa. All’82° salva quasi sulla linea una deviazione di Jovic che non era stato messo in fuorigioco proprio dalla mancata applicazione dell’off-side da parte sua.
BASCHIROTTO voto: 6
Ringhia su Giroud e su quanti si affacciano in area di rigore del Lecce. Quando i rossoneri cercano di sorprendere i giallorossi in ripartenza, esce bene a chiudere gli spazi e le linee di passaggio. Cerca di non farsi saltare nei rapidi scambi negli ultimi 18 metri e ci riesce fino al triplice fischio.
PONGRACIC voto: 6,5
Alla vigilia era certo che il Lecce potesse andare a vincere al “Meazza”. La realtà, tuttavia, raccoonta un’altra storia e non solo per demeriti giallorossi… Conferma grande pulizia negli interventi difensivi che lo vedono protagonista. Limita la pericolosità degli avanti milanisti e non perde mai bussola neppure quando la sua squadra resta in inferiorità numerica.
GALLO voto: 5,5
Pomeriggio complicato in marcatura su uno scatenato Chukwueze. Banda infatti non ha le stesse caratteristiche di Dorgu, che nelle precedenti due gare ha giocato su quella stessa corsia, e concede metri fatali al nigeriano quando va al raddoppio. Le cose migliorano nella ripresa quando Dorgu passa dalla sua parte a dare concretamente più copertura. Tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca.
RAMADANI voto: 6,5
Involontaria la deviazione sulla botta di Pulisic dal limite che sblocca in apertura il match. Nell’occasione non riesce a schermare la porta di Falcone e tocca di quel tanto la botta dell’americano che prende una traiettoria imprevedibile. Da lì in poi è un mastino che ringhia sui portatori di palla di Pioli. Esce in marcatura sul vertice alto del centrocampo milanista e pennella un paio di traversoni in area non sfruttati a dovere dai compagni.
BLIN voto: 5,5
Resta beffato dalla deviazione aerea di Giroud che lo anticipa nello stacco e trova al 20′ il gol del 2-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Non riesce a contenere l’attaccante rossonero, con il Lecce che così continua ad incassare reti su palle inattive. Assorbita la doppia scoppola iniziale, comicia a schermare meglio la difesa salentina, ma viene ben presto ammonito dall’ineffabile direttore di gara per una presunta smanacciata e seguenti proteste ai danni di Chukwueze. Nel finale di gara viene richiamato in panchina per evitare ulteriori problemi disciplinari.
→ (dal 76′) BERISHA voto: s.v.
Solo pochi minuti in campo per il baby che ha ben impressionato mister Gotti negli allenamenti. Giusto il tempo di toccare un paio di palloni e poco altro.
GONZALEZ voto: 6,5
Gioca nuovamente titolare e tenta la via del gol dopo appena 2 minuti ma il suo tiro esce di poco a fil di palo a Maignan battuto. A tratti si ecclissa per farsi poi rivedere al 25′ quando devia col fianco un bel cross in area di Venuti ma senza risultare pericoloso. Clamorosa la traversa che coglie al 28′ su assist al bacio di Ramadani ma il suo colpo di testa a scavalcare il portiere impatta sulla trasversale. Recupera palloni interessanti in mediana, ma viene poi avvicendato dopo l’intervallo per ridisegnare la formazione leccese.
→ (dal 46′) ALMQVIST voto: 6,5
Grande velocità al servizio della squadra che accende al 52′ innescando un contropiede potenzialmente letale vanificato da un tocco all’indietro di Piccoli che non vede Dorgu tutto solo sovrapporsi a sinistra. Al 56′ è protagonista del più brutto episodio antisportivo della gara da parte del Milan quando Hernandez lo colpisce con una ginocchiata alla testa ma, con lo svedese a terra in piena area, il pallone non viene mandato fuori, e sul prosieguo, con mezza squadra giallorossa che invitava gli avversari a fermare il gioco, Leao segna il 3-0. Una farsa a cui il presidente Sticchi Damiani preferisce non assistere abbandonando lo stadio a mezz’ora dal triplice fischio applaudendo ironicamente l’operato della compagine arbitrale e degli avversari. Passata la buriana, ci riprova di testa da posizione defilata ma Maignan blocca. Poi è sfortunato quando scivola rischiando una distorsione al momento di calciare dal limite poco dopo. Al 79′ tenta ancora la via del gol da lontano ma il portiere gli dice sempre di no. Tra i più propositivi tra i giallorossi.
DORGU voto: 6,5
Schierato a piede invertito sulla fascia destra, giostra largo a ridosso di Kristovic. Per tutto il primo tempo si destreggia bene creando sovrapposizioni e mettendo qualche cross in mezzo alla ricerca della spizzata dei compagni. Attento anche in copertura dove lotta con Hernandez e Adli, contendendo palloni su palloni nella fascia mediana del terreno di gioco ed a ridosso dell’area di rigore giallorossa. Nel secondo tempo viene dirottato sulla fascia sinistra quando entra in campo Almqvist che si piazza invece a destra. Partecipa alle due fasi con applicazione fino al cambio nel finale.
→ (dall’85’) PIEROTTI voto: S.V.
Giusto per il gusto di entrare in campo a “San Siro” e sfiorare la gioia del gol con una bordata da venti metri che mette in difficoltà Maignan che gli devia la conclusione in corner.
KRSTOVIC voto: 5,5
Si fa vedere al 42′ quando calcia rasoterra dal limite dell’area di rigore impegnando Maignan in presa bassa alla sua sinistra. Gioca per il resto abbastanza isolato lì davanti senza il supporto di Almqvist e Piccoli come nelle precedenti partite. Poi, allo scadere di frazione, viene assurdamente espulso da Massimi di Termoli per un’entrate imprudente su Chukwueze che punisce col rosso l’impatto tra l’attaccante leccese ed il nigeriano lasciando il Lecce in 10 nel recupero del primo e per tutto il secondo tempo.
BANDA voto: 5
San Siro non gli porta bene. Con l’Inter venne espulso, oggi viene schierato pur non al meglio della condizione, commette davvero tanti errori tecnici quando i compagni gli servono il pallone. Non va mai alla conclusione in porta e non offre la necessaria assistenza a Gallo in copertura lungo il versante mancino. Accusa dopo la metà del primo un altro acciacco, stavolta ad una caviglia, che ne limita ulteriormente l’apporto. All’intervallo resta giustamente negli spogliatoi.
→ (dal 46′) PICCOLI voto: 5
Mandato in campo ad inizio ripresa per ridare un punto di riferimento all’attacco, sbaglia numerosi controlli e appoggi, sembrando a tratti avulso dalla manovra. Al 52′ non vede Dorgu tutto solo sulla sinistra in una bella ripartenza veloce dettata da Almqvist e vanifica il tutto con un passaggio all’indietro. Al 93′ ha un’ultima occasione per realizzare il gol della bandiera ma la sua incornata è lenta e centrale e non fa male.
All. GOTTI voto: 5,5
Prova a sorprendere anche Pioli mischiando inizialmente le carte e cambiando modulo per tornare ad un indigesto 4-3-3. Schiera Venuti terzino destro e Dorgu esterno d’attacco lungo la stessa corsia per tamponare le ripartenze rossonere, ma il Milan fa male attaccando dal fronte opposto dove Banda non supporta a dovere Gallo. Episodi contrari indirizzano per di più l’esito della gara, soprattutto l’espulsione di Krstovic che toglie al Lecce il terminale di riferimento in attacco. Le ennesime occasioni da rete non sfruttate potevano scrivere un’altra storia per questa trasferta. Predica calma alla squadra quando i nervi si fanno tesi dopo il terzo gol di Leao, poi bada a non perdere altri pezzi pensando all’Empoli.