LECCE – Quella del Lecce nel 1988/1989 fu una delle pagine più belle della società salentina e dello sport in generale. Neopromossa, alla sua seconda partecipazione di sempre nel massimo campionato, riuscì a piazzarsi al nono posto in classifica a soli tre punti dalla Coppa Uefa. Come conferma la guida scommesse calcio di scommesse777.com la 9ª posizione è ancora oggi la migliore mai raggiunta nel massimo campionato italiano. Il merito va dato alla squadra, certamente, ma anche e soprattutto al compianto e sempre amatissimo allenatore Carlo Mazzone, capace di valorizzare giocatori come Juan Alberto Barbas, Marco Baroni, Pedro Pablo Pasculli e tanti altri. La stagione, in verità, non iniziò nel migliore dei modi: la prima partita si giocò in trasferta, sul campo dell’Hellas Verona e il risultato finale fu un 2-1 per i padroni di casa con la doppietta dal dischetto di Giuseppe Galderisi e la rete del momentaneo pareggio di Pasculli. L’attaccante argentino andrà in rete altre 6 volte nel corso di quella stagione, diventando il miglior realizzatore dei salentini.
Le successive tre partite fecero registrare una vittoria, un pareggio ed un’altra vittoria ai danni, rispettivamente, di Napoli, Roma e Pisa. Seguirono poi quattro sconfitte consecutive prima di trovare la terza vittoria in campionato contro la Lazio, in un match giocato in casa allo Stadio “Via del Mare“. Poi ancora due sconfitte consecutive e di nuovo una vittoria, contro il Pescara in casa, prima di chiudere il girone di andata con altri due pareggi, due sconfitte ed una vittoria.
I punti ottenuti al giro di boa furono solamente 13 e la posizione in classifica non era certo delle migliori: terz’ultimo posto a pari merito con il Pisa ed a soli due punti dall’Ascoli fanalino di coda. Il girone di ritorno fu decisamente più positivo e la squadra, condotta da Conte e Moriero, fu caratterizzata da una difesa più solida ed una continuità di rendimento che faceva ben sperare. Dopo il pareggio casalingo contro il Verona a reti inviolate ci fu il travolgente 4-0 in casa del Napoli, ma da lì seguì un filotto di otto risultati utili consecutivi, tra cui la vittoria casalinga per 2-0 contro la Juventus, la vittoria in casa contro la Sampdoria ed il pareggio, sempre casalingo, contro il Milan.
Come confermato anche dagli esperti di scommesseseriea.eu, solamente l’Inter di Trapattoni, poi campione d’Italia, riuscì a mettere in pausa la serie di risultati utili, vincendo a “San Siro” per 2-0, ma poi continuò la serie di risultati utili fino a fine campionato con cinque pareggi e una vittoria. A fine stagione il tabellino riporterà 31 punti in 34 partite giocate, con 8 vittorie, 15 pareggi e 11 sconfitte, 25 gol fatti e 35 subiti (ottava miglior difesa del campionato). Un campionato storico, entrato nel novero dei migliori di sempre al quale, però, non fece seguito una continuità di rendimento nelle stagioni seguenti. Prima un 12° posto nella stagione 1989/’90, poi il 15° posto in quella successiva e la conseguente retrocessione in serie cedetta diedero il via a un continuo sali-scendi tra Serie A, Serie B e Serie C.
Da allora mai, dopo una promozione in massima serie, sono seguite più di tre stagioni senza retrocessione. Quella di quest’anno è la seconda dopo la promozione del 2021/’22 e le probabilità di rimanere ai massimi livelli anche l’anno prossimo sembrano buone. Anche i bookmakers sono positivi e valutano la retrocessione dei giallorossi meno probabile di quella di Empoli, Udinese, Frosinone, Verona, Cagliari, Sassuolo e Salernitana.
Alla fine del campionato mancano ancora 10 partite, che sono caratterizzate da numerosi scontri diretti e che potranno diventare quindi fondamentali per capire quale sarà il futuro della squadra finora allenata da mister D’Aversa e pronta a passare alle cure di Luca Gotti. A voler essere molto ottimisti, possiamo dire che il 9° posto dista soli 15 punti e che, immaginando un finale di stagione come quello del 1988/89, potrebbe essere un obiettivo da raggiungere. Noi ci speriamo…
