LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nulla da fare per il Lecce che cede nettamente alla Juventus per 3-0 nella prima gara del girone di ritorno giocata allo Stadio “Via del Mare” davanti ad oltre 28.000 spettatori. I giallorossi tengono testa ai bianconeri solo per poco più di un tempo poi, una volta passati in svantaggio, non hanno forza e mezzi per recuperare il gap e devono alzare bandiera bianca.  

FALCONE voto: 5,5
In avvio di match la Juventus prova ad impensierirlo ma prima Krstovic salva la sua rete  con una respinta sulla linea, poi Kostic spara alto da buona posizione, quindi Vlahovic non inquadra lo specchio da buona posizione. Passata la sfuriata, controlla senza ulteriori affanni lo scorrere del primo tempo. La ripresa inizia invece molto male: respinge in maniera non impeccabile su botta di Yildiz da cui scaturisce la prima rete di Vlahovic. Poco dopo incassa infatti la seconda rete dell’attaccante lasciato solo sul secondo palo su assist di McKennie e poi viene trafitto da Bremer che chiude i conti con una palla su cui doveva uscire perché dentro l’area di porta. 

GENDREY voto: 5,5
In difficoltà in partenza sullo sgusciante Kostic che lo supera più volte in velocità mettendo pericolosi palloni a centro area. Inizia pian piano a prendergli le misure e trova pure il modo di farsi vedere nella metà campo bianconera a portare palloni fin nell’area avversaria dove, tuttavia, manca di precisione al momento dei cross. Seconda parte di match con poco mordente in cui stenta a ripetere ciò che di buono aveva fatto vedere fino ad allora, lasciando colpevoli falle lungo la fascia destra da cui arrivano i gol avversari. 

BASCHIROTTO voto: 5,5
Gladiatorio nei duelli corpo a corpo con Vlahovic a cui concede molto poco nei primi 45′. Sempre pronto a spazzare ogni minaccia senza badare alla forma, è attento e reattivo come richiede l’occasione. Anche lui assiste impotente alla sfuriata di Vlahovic che decide con la sua doppietta la sfida, così come è in ritardo sul colpo di testa vincente di Bremer dello 0-3. 

PONGRACIC voto: 5,5
Senza paura nel contendere ogni pallone spiovente negli ultimi venti metri. Gioca con personalità ed a testa alta impostand0 dalle retrovie la manovra dei giallorossi. Allo scadere si procura una ferita lacero-contusa al sopracciglio per una scarpata di Vlahovic. Il rientro in campo tarda e la Juventus rischia di farsi pericolosa facendo perdere la pazienza alla panchina del Lecce con Trinchera che ne fa le spese con l’espulsione. Secondo tempo in sofferenza come tutto il resto della squadra. 

GALLO voto: 5,5
Nella serata in cui ha ricevuto dal presidente Sticchi Damiani la maglia celebrativa per le 100 presenze con il Lecce, propone bei duelli in velocità con McKennie al quale concede qualche chance solo nelle pime battute della gara. Chiude bene alcune iniziative bianconere lungo il suo versante e spinge sporadicamente in avanti in una serata in cui i padroni di casa preferiscono manovrare sull’out opposto. Quando la partita si sblocca in favore della formazione ospite lascia il posto a Dorgu con qualche responsabilità sul groppone, come nel caso della rete che porta in vantaggio i piemontesi.

→ (dal 65′) DORGU voto: 6
Prova almeno a impensierire Szczesny con un tiro a giro dal limite che risulterà l’unica vera parata del portiere in tutta la gara ed a mettere un paio di traversoni in area juventina non sfruttati al meglio. 

KABA voto: 6
Primo tempo tutta sostanza per la mezzala francese che aiuta i compagni a disinnescare le incursioni degli ospiti nella metà campo leccese. Fa da diga in mediana davanti l’area di rigore e non disdegna qualche sortita in attacco a cercare di sfruttare le occasioni create dai salentini. Tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca ed a giocare a fari accesi. 

RAMADANI voto: 6
Galvanizzato dalla nascita del suo bambino alla vigilia del match, offre una prestazione di quantità e qualità. Corre come un matto sui portatori di palla avversari e ne irretisce il giro palla che la squadra di Allegri lascia infatti più al Lecce per tutta la prima frazione di gioco. Si danna l’anima quando la Juve passa in vantaggio ma non dà la scossa ai compagni. Ci prova dalla distanza ma Szczesny disinnesca sul primo palo.

GONZALEZ voto: 5,5
Poca apparenza e tanta sostanza nei primi 45′ che gioca sempre badando a non concedere ripartenze mortifere ai centrocampisti bianconeri. Tenta di farsi luce al limite per provare la conclusione ma la Juventus concede poco o nulla in tal senso. in campo fino al vantaggio ospite poi lascia il posto a Blin che era già pronto a bordo campo a subentrare.

→ (dal 60′) BLIN voto: 5,5
Prova senza sussulti da rincalzo per il centrocampista francese in cui ha l’ingrato compito di fare l’ingresso in campo subito dopo lo 0-1 realizzato dai bianconeri. Il che, contro questo avversario, significa remare controcorrente e per di più in salita. Inoltre, nel finale di match, Bremer lo sovrasta sullo stacco imperioso che vale lo 0-3.

OUDIN voto: 5
All’inizio gioca benino sia pure da esterno d’attacco, ma non incide quando i giallorossi ripartono puntando l’area avversaria. Poche giocate a illuminare la manovra e pochi spunti degni di nota, eccetto una svirgolata clamorosa su bella apertura in diagonale di Gendrey che però cicca dal vertice sinistro dell’area di rigore juventina. Passano i minuti e non decolla fino ad essere richiamato in panchina tra qualche fischio delle tribune.

→ (dal 65′) PIEROTTI voto: 5
Se D’Aversa lo preferisce a Strefezza, mandandolo in campo dopo quattro allenamenti con i nuovi compagni, significa che l’italo-brasiliano è davvero ai saluti. Giudicarlo al suo esordio per quanto fatto vedere stasera sarebbe ingeneroso. Tocca diversi palloni ma è sempre impreciso e confusionario. Per il bene suo e del Lecce si spera fosse solo ancora spaesato.

KRSTOVIC voto: 5
Grinta ne ha e lo dimostra al 10′ quando sventa sulla linea un’incornata dei bianconeri sugli sviluppi del primo corner a loro favore dell’incontro. Poco prima aveva tentato di interrompere il digiuno di gol con un tiro dal limite fuori misura. Per il resto lotta su ogni pallone lanciato dalle retrovie dalle sue parti ma è nervoso al momento della sostituzione quando lascia il campo imprecando, senza salutare il compagno subentrante e colpendo con una manta la panchina. Quella rabbia servirebbe semmai in campo.

→ (dal 72′) PICCOLI voto: 5,5
Palloni giocabili zero, tant’è che va a cercarselo da solo fin nella propria metà campo. Meriterebbe forse maggiore attenzione e cominciare magari dal 1′. 

ALMQVIST voto: 6
Nel complesso è un primo tempo soddisfacente quello che propone anche se si vede che ancora per cercare la botta o il servizio per i compagni di reparto. Si vede che non è il migliore Almqvist ammirato in avvio di stagione. Salta infatti Kostic un paio di volte ma poi manca di spunto per arrivare fin dentro l’area. In apertura di secondo tempo il Lecce reclama il rigore per un fallo su di Bremer su di lui ma Doveri prima e VAR poi lasciano proseguire. Sarà quello l’ultimo acuto poiché viene sostituito poco dopo.

→ (dal 72′) SANSONE voto: 5,5
Prova qualche dribbling al limite e la battuta a rete ma tutta roba senza la minima pericolosità. 

All. D’AVERSA voto: 5
Giocare per tutta la gara sperando di imbrigliare la Juventus e costringerla al pareggio è pura utopia. Ancor di più aspettarsi in questo momento di scarsa vena realizzativa la giocata vincente per trovare magari il vantaggio. Il Lecce tiene botta solo per un’ora alla corazzata di Allegri che, una volta trovato il gol che stappa il match, domina senza attenuanti. I dolori per i giallorossi iniziano proprio lì, con uno svantaggio da recuperare, dimostrando di non avere energie ed idee per tentare l’impresa come accaduto in passato. I risultati continuano a non venire e la classifica langue. Serve ritrovare verve soprattutto in attacco dove di giocate vincenti non se vede neppure l’ombra ed ora subentra anche il nervosismo, come nel caso di Krstovic. Tutte variabili da gestire al meglio per non compromettere il cammino fin qui compiuto. Dal mercato urgono innesti all’altezza della situazione perché le alternative al momento a disposizione sono insufficienti a garantire un prosieguo di campionato senza traumi.

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