LECCE – Mister Roberto D’Aversa analizza così l’1-1 raggiunto dal suo Lecce nel confronto casalingo contro il Bologna: “Le proteste di Thiago Motta? Lo stimo molto e non voglio commentare la sua uscita. Il rigore c’era e forse anche uno prima per fallo di mani di Calafiori che non ho rivisto. Ma oggi il Lecce, fino all’occasione del gol incassato su punizione, avrebbe meritato molto di più. Sul penalty non possono esserci dubbi. Capisco l’amarezza loro, ma il pareggio è giusto. Abbiamo sbandato dopo lo svantaggio, ma più per un aspetto mentale che fisico. Avevamo perso lucidità e convinzione, allungandoci un po’. È vero che la vittoria ci manca da un po’ di tempo, ma prima di questa gara il Lecce aveva +6 punti rispetto all’anno scorso e non si può pretendere di calciare in ogni partita 18 volte in porta. In campo, in Serie A, ci sono anche le altre squadre e non si può pretendere di dominare. Oggi bisognava essere aggressivi per sopperire alla tecnicità del loro centrocampo. Quando abbiamo abbassato i ritmi abbiamo sofferto. Ci siamo però ripresi quanto perso l’ultima volta in casa. Era giusto far calciare a Piccoli dopo le 2 reti annullate tra Milan e Verona. Il punto, sotto l’aspetto mentale fa bene, dà morale ed era ormai quasi insperato. Almqvist non si è fatto di nuovo male, ma deve recuperare la forma migliore giocando un poco per volta. In più, abbiamo fuori Kaba, ma aver rimontato ancora una volta una situazione di svantaggio dimostra che i ragazzi hanno carattere nonostante la vittoria manchi da un po’. Il finale? Dal campo avevamo visto che c’era fallo da rigore, ma abbiamo aspettato di capire se Dorgu fosse o meno in fuorigioco. Memori di quanto successo col Milan, prima di esultate abbiamo aspettato. Il Bologna poteva chiuderla prima, ma col sostegno del nostro pubblico l’abbiamo pareggiata. Per quanto fatto fino ad oggi e con i punti persi per strada, il Lecce potrebbe avere gli stessi punti del Bologna. Bisogna cercare di rifare quanto abbiamo fatto all’inizio di stagione. Strefezza? Ha fatto un’ottima gara, soprattutto nel primo tempo in cui ha giocato bene di raccordo in sintonia con Krstović. Sotto porta diventa devastante ma giocare contro un avversario che si è difeso a 5 non era semplice. Preferisce magari giocare sulla fascia opposta ma ha i numeri per incidere comunque. Il primo tempo di oggi è tra i migliori della stagione insieme a quello contro la Lazio. Dorgu? Thiago Motta ci ha fatto il favore di togliere Ndoye che gli aveva creato tante difficoltà. È stato invece determinante alla fine…”

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