LECCE – Torna a parlare Saverio Sticchi Damiani, presidente dell’U.S. Lecce, che a Il GialloRosso, in una lunga intervista, ha toccato diversi argomenti: dalla possibile costruzione di un nuovo impianto sportivo commentando le quote dei soci giallorossi, alla situazione Arabia Saudita in chiave calciomercato, passando poi per le prime impressioni su quel che sarà della lotta salvezza nella prossima stagione e chiudendo infine con il futuro del Lecce Primavera, fra la separazione con Chevanton ed i prossimi impegni nazionali ed internazionali in Supercoppa Italiana e Youth League.
Queste le parole del patron salentino sui nuovi avversari che daranno lotta per la permanenza in Serie A: “Per la salvezza sarà senza dubbio più difficile, la presenza di club come Cagliari e Genoa esclude il termine ‘neopromosse’ visto che si tratta di realtà ben consolidate nella massima serie. Dopo la permanenza noi partiamo con un certo vantaggio perché i migliori, tolto Umtiti, sono rimasti e sono di proprietà, hanno maturato poi più esperienza. A ciò può essere aggiunto ulteriore valore tecnico, il resto viene di conseguenza. Arabia Saudita? Di fronte a queste realtà emergenti il calcio italiano deve cambiare ingredienti. Mi permetto di suggerire il modello Lecce e quindi la nostra strategia, ovvero rischiare delle potenzialità, investire nei settori giovanili, puntare sui giovani, metterli in campo e valorizzarli, migliorare le strutture. Ciò garantirebbe spettacolo. Oggi in Italia tanti club non possono fare mercato se prima non vendono. Non è questo il caso del Lecce“.
Il presidente Sticchi Damiani ha poi commentato la situazione soci del Lecce oltre alla possibilità di costruire un nuovo stadio: “Ovviamente Alvin Sariaatmadja e Pascal Picci sono ancora e sempre soci del Lecce i quali hanno il 10% e proprio Picci è venuto a vedere la finale della Primavera. La loro partecipazione è confermata, ma un loro impegno ulteriore è per ora da escludere, e comunque non servirebbe un’aggiunta di quota. Diverso sarebbe portare un progetto di crescita che converrebbe a tutti, come un nuovo stadio. Realizzare un nuovo impianto sportivo costerebbe circa 60 milioni di euro e con un progetto moderno porterebbe utili all’investitore, al club e al territorio. Senza dimenticare inoltre che uno stadio di proprietà farebbe lievitare il valore del club. Per quanto riguarda il nuovo centro sportivo siamo in attesa delle autorizzazioni. Abbiamo già opzionati i terreni dove sorgerà, vicino Lecce”.
Pronta ad accendere i propri motori anche la formazione salentina U-19, priva della figura di Cheva nello staff e chiamata a scendere in campo il prossimo 22 agosto contro la Roma Primavera per la Supercoppa Italiana: “Per ciò che riguarda Chevanton, si è trattato di una separazione consensuale, avvenuta con la massima serenità. Come Delvecchio, anche Cheva ha mantenuto un forte legame con la società e con Corvino, per entrambi si è trattato di una scelta. Hanno dato tanto a questo club e continueremo a seguirli. Oggi il Lecce si troverà a giocare per la prima volta una competizione europea dell’UEFA. Prima ci sarà un impegno non meno importante come la Supercoppa Italiana Primavera, prevista per il 22 agosto al Via del Mare. Affronteremo la Roma e poi andremo in Europa dove ci presenteremo con le carte in regola per dire la nostra”.