LECCE – Parola a Pantaleo Corvino, direttore generale dell’area tecnica dell’U.S. Lecce, che si è affidato a Il GialloRosso per un’intervista a tutto tondo in cui ha affrontato diversi temi, quali le prossime mosse di mercato per dare nuovi innesti a mister Roberto D’Aversa, soffermandosi sull’affare Wladimiro Falcone da poco chiuso con la Sampdoria, facendo il punto sulla situazione di prima squadra e Primavera, nonché parlando delle critiche ricevute per l’ingaggio di calciatori stranieri che ha portato al terzo scudetto per la formazione Under 19.

Il dirigente ha commentato la lotta salvezza in Serie A e la vittoria dei ragazzi di Federico Coppitelli nella passata annata, affermando: “Bissare la salvezza sarà assolutamente una vera e propria sfida, siamo pronti però per un’altra impresa miracolosa, come quella compiuta nella nostra ultima stagione. Abbiamo chiuso un ciclo straordinario, segnato dalla conquista della permanenza in A e dallo scudetto della Primavera, passata in due anni dalla A/2 al terzo tricolore. La vittoria della Primavera avrebbe meritato però molta più considerazione nel calcio nazionale. È stata criticata perché la squadra era composta da ragazzi stranieri. Nessuno ha messo in evidenza il fatto che abbiamo attinto al mercato nazionale con virtuosismo e non con il portafoglio, facendo leva dunque sulle nostre idee per concretizzare tante operazioni che ci permettono di garantire sostenibilità e qualità tecnica. Questa è la strada che seguiremo. Ci teniamo questa prestigiosa vittoria che per la prima volta proietta il Lecce nella sfera calcistica europea con la UEFA Youth League“.

Il responsabile dell’area tecnica Corvino ha dunque fatto il punto della situazione calciomercato in casa Lecce: “Si è concluso un ciclo e se ne aprirà un altro in cerca di soddisfazioni. Al primo di A si sfruttano l’entusiasmo e il desiderio di novità: mi riferisco ad ambiente, squadra e calciatori. Subentra poi una pericolosa assuefazione, che fa perdere di vista le numerose difficoltà da affrontare facendo mancare le indispensabili motivazioni. Il rischio va sventato. L’obiettivo primario era sostituire Falcone e Colombo e non si tratta di una cosa di poco conto. Il problema portiere lo abbiamo risolto riportando Wladimiro, portiere di sicuro affidamento. Siamo stati bravi a riprendere Falcone con una trattativa non priva di difficoltà e a costi contenuti. Attacco? Noi stiamo lavorando e le difficoltà non mancano dato che il Lecce non può permettersi il lusso di acquistare una punta che garantisca la doppia cifra di gol, perciò dobbiamo impegnarci e fare ricorso alle idee. Faccio presente che nello scorso campionato la doppia cifra l’abbiamo ottenuta lo stesso, ma con due giocatori diversi, infatti Ceesay e Colombo hanno segnato 11 gol. Conta il risultato anche se lo si raggiunge con due cognomi diversi. Dobbiamo sopperire ai limiti finanziari con la fantasia”.

Il d.g. ha infine ribadito con fermezza la linea verde del progetto giallorosso: “Riponiamo la fiducia nei giovani. Tanti sono già stati aggregati alla prima squadra per la preparazione, cosicché D’Aversa valuterà meglio e quindi saranno utili in prospettiva. Scopriremo i nuovi Gonzalez, ci sono. I nuovi? Venuti lo conosciamo, Rafia è invece un centrocampista offensivo che saprà affermarsi in massima serie mentre Almqvist è un attaccante esterno bravo. Smajlovic è un difensore centrale di diciannove anni su cui vogliamo scommettere. Siamo infatti obbligati a prenderci qualche rischio. Qui non ci sono giocatori incedibili, ma non abbiamo bisogno di vendere. Se ci saranno delle offerte di grandi club valuteremo tenendo conto anche delle aspirazioni dei singoli“.

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