MILANO (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce non riesce a ripetere le prestazioni offerte in altre occasioni e contro l’Inter subisce una netta sconfitta figlia di una serie infinita di errori tecnici da parte della maggior parte dei giallorossi schierati da Baroni, le cui scelte iniziali non convincono. Prestazione al di sotto delle possibilità e delle attese che non dà soddisfazione agli oltre 4.000 tifosi giallorossi presenti nel solo Settore Ospiti.

FALCONE voto: 5,5
Para quel che può in avvio di gara, se la cava quindi su un colpo di testa di Dzeko fuori di poco, ma poi è impallinato da Mkhitaryan che ha tutto il tempo di prendere la mira e piazzare la sfera all’incrocio su pasticcio della retroguardia leccese. Nella ripresa subisce il raddoppio di Lautaro Martinez al 53′ su cui non ha ancora responsabilità, visto che l’attaccante è liberissimo di calciare da centro area. Si adegua al clima della serata ed anche lui risulta un po’ troppo impreciso sui rilanci di piede.

GENDREY voto: 5,5
Ha non poche responsabilità nell’azione che porta alla prima rete interista partecipando attivamente nella serie di errori in appoggio prima ed in copertura poi che costano lo svantaggio ai giallorossi. Nel primo tempo si fa apprezzare per un paio di disperati recuperi in piena area in cui rischia di vedersi fischiare il penalty contro. Belli i duelli con Gosens di cui limita come può la pericolosità.

TUIA voto: 6,5
Tra i pochi a salvarsi nel grigio pomeriggio milanese vissuto dal Lecce. Da subito duella sia con Lautaro Martinez che con Dzeko sulle palle alte che spiovono negli ulimi sedici metri. In avvio di match sventa una minaccia sull’attaccante argentino con una scivolata decisiva. Cerca almeno di limitare la pericolosità della notevole quantità di palloni che arrivano fin nel cuore dell’area leccese per tutta la prima frazione di gioco. Si fa apprezzare come il più reattivo finché resta in campo, visto che a 25′ dalla fine deve abbandonare il terreno di gioco.

→ (dal 65′) ROMAGNOLI voto: 6
Dopo quello di Ceccaroni a Bdergamo due settimane fa, arriva l’esordio in maglia giallorossa anche per lui. Uno scampolo di partita ma senza errori. E già questo oggi è apprezzabile.

UMTITI voto: 5
Inanella una serie di indecisioni sia in marcatura che in disimpegno non da lui e che potevano costare care nei primi 45′ alla sua squadra. Cerca di dare la scossa ai compagni dopo il primo svantaggio ma la percentuale generale di errori tecnici è tale che porvi rimedio oggi era pura utopia. Si arrangia in copertura alla meglio in una delle sue meno convincenti prestazioni.

PEZZELLA voto: 4
Replica le scarse prestazioni offerte finora quando è stato chiamato in causa, confermandosi in grave involuzione tecnica e psicologica. Fuori posizione in copertura, lento in ripartenza, non dà sostegno alle due fasi della manovra dei salentini e dalle fasce l’Inter entra che è un piacere per tutta la durata dell’incontro. Non lo scuote neppure il conforto dei compagni che ne vedono le difficoltà nel restare sul terreno di gioco. Dalla sua fascia di competenza arriva l’assist per il gol di Lautaro che chiude definitivamente i conti.

GONZALEZ voto: 5
Molle e in ritardo nei contrasti in un confronto improbo contro il ben più munito centrocampo di Inzaghi. Gli capita nel primo tempo una buona chance per calciare dal limite verso la porta avversaria ma la mira è da dimenticare. Si dimena da una parte all’altra della linea mediana e fin dentro l’area di rigore leccese rincorrendo i centrocampisti nerazzurri che però gli scappano puntualmente via che è una meraviglia.

→ (dall’82’) HELGASON voto: S.V.
Un tiro in curva allo scadere del recupero è il bilancio dei dieci minuti che disputa da esordiente a San Siro.

HJULMAND voto: 5,5
Guidare oggi la squadra giallorossa era compito arduo per chiunque. Maglie allargate e tempi di intervento al rallentatore sono lo specchio dei primi 93′ che il Lecce disputa a San Siro. Prova a metterci una pezza ma è come tentare di tappare la falla di una nave che affonda con un fazzoletto. Nel finale di match cerca gloria con una spizzata nel cuore dell’area interista che si spegne di poco a lato.

MALEH voto: 4,5
Preferito in partenza a Blin, al 10′ ha una buona palla tra i piedi ma l’indecisione tra il calciare in porta ed il cercare un compagno da servire fa sfumare il tutto. Da lì in poi è un calvario che porta ad un crescendo di errori. Travolto dal dinamismo dell’Inter, torna negli spogliatoi con i capogiri. Inizia il secondo tempo senza dare segnali di riscossa e viene sostituito solo dopo il 2-0 per dare un po’ più di nerbo al reparto centrale giallorosso.

→ (dal 57′) BLIN voto: 6
Commette subito dopo essere entrato sul rettangolo verde un possibile fallo da rigore che l’arbitro Manganiello ed il Var però non ravvedono. È ad ogni modo assai più mobile del compagno di cui prende il posto e si fa vedere con puntuali inserimenti in area avversaria a cercare uno spunto in una gara complicatissima.

STREFEZZA voto: 5
Ci vorrebbe il miglior Strefezza di sempre per animare un reparto offensivo abulico ed abbastanza abbandonato a se stesso, con pochissimi rifornimenti o puntualmente imprecisi. Da parte sua ci mette una condizione non ancora ottimale e finisce per risultare quasi uno spettatore per tutto il primo tempo. Nella ripresa perde un’infinità di palloni senza che gli avversari debbano sudare più del lecito per toglierglieli ed esce meritatamente dopo il raddoppio dei padroni di casa.

→ (dal 57′) OUDIN voto: 6
Ancora una volta entra bene in partita da subetrato nonostante la modestissima prestazione della squadra salentina. Prova a dare anche lui la scossa al resto dei giallorossi andando alla conclusione verso la porta di Onana e recuperando qualche buon pallone sulla trequarti con cui innesca alcune ripartenze.

CEESAY voto: 6
Al quarto d’ora del primo tempo prova a sorprendere Onana con un diagonale di sinistro in rapida ripartenza ma il portiere nerazzurro fa buona guardia. Lì davanti va a pressare i portatori di palla di Inzaghi e vince più duelli. Ci mette almeno la voglia anche se non diventa letale come nella gara dell’andata. Finisce in calando ma la situazione complessiva non era certo incoraggiante nel suo complesso per riuscire a brillare.

DI FRANCESCO voto: 5,5
Al rientro dalla squalifica deve galleggiare lungo la fascia sinistra leccese, lì dove non gode certo della migliore assistenza e collaborazione da Pezzella e Maleh. Punta la retroguardia nerazzurra caricando spesso a testa bassa come un toro, ma la difesa interista lo disinnesca senza eccessivi affanni. Si dimostra almeno caparbio nell’andare in pressing sui

→ (dall’82’) BANDA voto: S.V.
Prova a dare un calcio alla tristezza per la morte della nonna che lo ha tenuto in Zambia fino a poche ore addietro. Ci mette la solita buona volontà anche se alla fine non punge neppure lui.

All. BARONI voto: 5
Le scelte di formazione che propone in avvio di partita lasciano qualche dubbio puntualmente confermato da ciò che poi dice il campo. Un Lecce così scialbo non lo si vedeva da tempo. Pur essendoci una notevole differenza di valori tra le due squadre, fa specie assistere ad una ininterrota sequela di errori marchiani in appoggio, marcatura, conclusione e scelta della giocata da fare da parte della maggior parte dei giallorossi. Insistere sul proporre elementi che mal si prestano all’interpretazione dell’idea di gioco diventa così autolesionismo.

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