LA SPEZIA (di Giovanni De Leonardis) – Momenti di grande commozione al “Picco” di La Spezia durante il minuto di silenzio nel ricordo di Gianluca Vialli, campione di calcio in campo e di vita fuori. Visibilmente emozionato Marco Baroni, che di Vialli fu compagno di squadra nella Nazionale Under 21.

Si gioca sotto una pioggia battente, che ha reso il terreno di gioco via via più pesante ed ha inevitabilmente condizionato le trame di gioco ed il controllo di palla. Mister Baroni deve rinunciare allo squalificato Hjulmand e schiera Blin in cabina di regia, inserendo Maleh interno sinistro e Di Francesco dal primo minuto. Confermati il resto degli undici vittoriosi mercoledì scorso contro la Lazio, con Strefezza che sostituisce Hjulmand in qualità di capitano.

Gotti risponde con il consueto 3-5-2, recupera Dragowski tra i pali dopo il grave infortunio di inizio campionato e si affida alla coppia Gyasi – Nzola come terminale offensivo. Il Lecce è aggressivo da subito, conquista due calci d’angolo nei primi sessanta secondi e nei primi minuti costringe Dragowski alla parata prima su tiro a giro di Strefezza e poi su tiro di Colombo, potente ma centrale.

Al minuto 12 il Lecce va in credito con la buona sorte; su corner Blin di testa colpisce la traversa, la palla torna in campo, se ne impossessa Gonzalez il cui tiro colpisce ancora la traversa. Lo scampato pericolo desta lo Spezia che comincia ad affacciarsi dalle parti di Falcone. L’estremo giallorosso deve prima alzare sulla traversa un colpo di testa di Bastoni, poi vede uscire di poco un altro colpo di testa di Nzola che nell’occasione riesce ad anticipare Umtiti. Al 35′, su azione di calcio d’angolo, Gonzalez va al tiro ma Dragowski ripara in angolo. Si tratta dell’ultimo sussulto di un primo tempo che l’arbitro, il padovano Chiffi, chiude senza recupero.

In avvio di ripresa, Nzola si avvia in ripartenza verso la porta leccese, contrastato dal solo Baschirotto in un 1 contro 1; l’attaccante angolano non prova a saltare l’uomo ma tenta il tiro che trova Falcone pronto alla ribattuta. Passano 5 minuti e Dragowski deve volare per deviare in angolo una bordata dalla distanza di Strefezza.

Poco dopo sempre Nzola (che oggi ha dimostrato di non essere vice capocannoniere della Serie A per caso) tira alto da posizione defilata. Al 61′ una ben congegnata azione di ripartenza del Lecce porta Maleh al tiro, ben servito in area da Di Francesco e libero da marcature. Purtroppo colpisce male e l’azione sfuma. Baroni butta nella mischia Bistrovic e Banda per Maleh e Di Francesco.

Dopo una manciata di minuti, Falcone si produce in una tanto difficile quanto inutile parata sul liberissimo ma in fuorigioco Gyasi. Col passare dei minuti il campo diventa sempre più pesante, la pioggia non cessa di cadere, le squadre sono volenterose ma visibilmente stanche. La girandola di sostituzioni da ambo le parti non produce effetti. Mister Baroni inserisce Oudin e Ceesay per Strefezza e Colombo, ma l’inerzia della gara non cambia.

Il Lecce quindi conquista meritatamente il quinto risultato utile consecutivo in casa di una diretta concorrente ed inserisce un altro tassello nel mosaico della permanenza in Serie A. Certamente Dragowski è stato il portiere più impegnato, sicuramente i giallorossi possono recriminare sulla doppia traversa colpita nel primo tempo, ma la visione globale di tutta la partita suggerisce che il risultato a reti inviolate è equo. Aspettando sabato prossimo il Milan Campione d’Italia.

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