LECCE – Un litorale lungo più di venti chilometri, tra spiagge e paesaggi incantevoli. Una meraviglia per turisti e residenti: Lecce può contare su cinque località balneari (San Cataldo, Frigole, Torre Chianca, Spiaggiabella, Torre Rinalda) tra le più belle e suggestive dell’intero territorio salentino, a volte però dimenticate, quasi fossero marine di serie B. Puntare alla loro riqualificazione e rivitalizzazione rappresenta un obiettivo primario per ridare slancio a tutto il litorale leccese offrendo – giocoforza – un magnifico assist per i numerosi turisti che si  riversano in città, in particolar modo durante la stagione estiva. Da questo punto di vista diventa fondamentale trovare soluzioni significative sul piano dei collegamenti stradali.

È necessario intensificare le linee urbane da e per le marine leccesi – sottolinea Mirko Zacheo, coordinatore provinciale di Io Sud aumentando le corse giornaliere e allungando gli orari di frequenza (anche fino alla mezzanotte nei weekend estivi) per dare modo ai villeggianti in partenza da Lecce di restare il più a lungo possibile nelle località balneari per trascorrere un’intera giornata in tutta tranquillità e spensieratezza. Si tratta di un tassello fondamentale affinché San Cataldo, Frigole, Torre Chianca, Spiaggiabella, Torre Rinalda possano far concorrenza reale alle più rinomate e  decantate località di villeggiatura del Salento. È del tutto ovvio – aggiunge Zacheo – che tale ipotesi progettuale dovrà essere necessariamente far parte del nuovo Piano traffico cittadino all’interno del quale i collegamenti con le marine dovranno giocare un ruolo significativo per le ricadute importanti che potranno avere per il turismo locale”.

Un’altra proposta avanzata dal Coordinamento provinciale di Io Sud per dare impulso a questo importante segmento dell’economia cittadina è quella di consegnare alle strutture ricettive del capoluogo salentino un pacchetto di abbonamenti a prezzo simbolico da offrire ai propri clienti per agevolare e incentivare l’utilizzo dei bus in partenza da Lecce verso le località costiere. Per dare gambe a questa idea, tuttavia, è necessario che il Comune di Lecce faccia la sua parte e si faccia carico del progetto sul piano organizzativo ed economico individuando le necessarie risorse da mettere a disposizione.
L’auspicio – conclude Zacheo – è che le nostre proposte possano essere accolte dagli amministratori di Palazzo Carafa. Le risorse ci sono. È sufficiente utilizzare una significativa fetta del milione 200mila euro entrato nelle casse del Comune grazie ai proventi rinvenienti dalla tassa di soggiorno”.
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